Ciao a tutti,
mi serve una mano per
1) diagnosticare ;-)2) individuare possibili interventi
su un impianto elettrico domestico...risalente a più di 20 anni fa. In buona sostanza, è un impianto SENZA TERRA. Almeno, io non ho visto tracce di cavi giallo-verde in alcuna presa. Ho cercato di seguire i fili sino ad un ipotetico quadro centrale della palazzina...ma niente. All'esterno della stessa, c'è un cabinazzo piccolino (sarà alto un metro da terra, largo un 50cm) dell'ENEL che potrebbe essere la cabina MT/BT, ma non avendone mai vista una capirete che mi pongo il dubbio ;-) Ad ogni buon conto, non c'è modo per me di capire se quella è la classica cabina con il centro-stella del trasformatore ben picchettato a terra. Mi servirebbero suggerimenti su come ricavare queste informazioni...Si può telefonare all'ENEL? Ci sono segni distintivi da riconoscere?
Ma facciamo un passo indietro: questo impianto, come detto, è vecchio. Quel che è successo, relativamente di recente (credo 6-7 anni orsono) è che ne è stato aggiunto un pezzo, per sistemare una cucina in una veranda. Questo nuovo impianto, ha un conduttore di terra che - a quanto ho capito
- è stato collegato alle "masse", ossia alle tubature. Piccolo particolare: questo filo rimane, ancorché attaccato a 'ste masse, APPESO!! Ossia, non va a finire da nessuna parte.
Quello che si verifica, è che tra FASE e TERRA ci sono circa 25V. Questa misura è stata fatta col tester "casalingo", non so se sia lo strumento giusto per queste occasioni. Se, peraltro, andiamo a toccare lavello e forno, becchiamo la scossa :-(
Allora, parte uno: diagnostica. Perché questo filo di "TERRA", appeso, si trova a 25V rispetto alla FASE? L'idea che mi son fatto è questa: anche se in maniera del tutto peregrina, questa serie di MASSE (le tubazioni) collegate insieme, trovano un percorso verso il picchettone, verso il centro-stella del trasformatore, che è messo pure in contatto col NEUTRO. Il problema è che la resistenza di questo percorso, dalle MASSE al centro-stella del trasformatore, ha resistenza *molto elevata* (rispetto alla resistenza del corpo umano, ad esempio). Cioè, ovviamente, si comporta al contrario di una buona terra, o anche solo di una terra che funzioni come tale. Quando inseriamo una resistenza tra FASE e "TERRA" (rigorosamente tra virgolette!), abbiamo un partitore resistivo tra questa resistenza che abbiamo frapposto e la resistenza del percorso tra il punto di misura ed il centro-stella del trasformatore. In pratica, essendo quest'ultima abbastanza grossa, probabilmente si inizia a sentire pure l'effetto di carico del Voltmetro (che "normalmente" è trascurabile, essendo dell'ordine del MOhm).
Non so se le mie considerazioni siano giuste, tra l'altro non ho ancora capito perché toccando due punti che teoricamente dovrebbero esser connessi insieme (non verificato), ossia lavello e forno, si continuano a misurare 'sti 25V...e a prendere la scossa! E' un collegamento così mal fatto che ogni pezzo aggiunge una resistenza "non trascurabile"?
Comunque, questo era per l'Ulisse che c'è in noi ;-) Passando a cose più pratiche, mi son chiesto: volendo dotare questa casa di un impianto di terra, cosa bisognerebbe fare? Rivolgersi all'ENEL e chiedere come è messa la cosa nella palazzina? Si può far da sé? Una volta che si mette mano, è necessaria la certificazione? Sono gli abitanti di questa palazzina semplicemente fuorilegge (in buona fede)?
Grazie in anticipo per eventuali consigli!
Michele