lampada emergenza

i miei genitori hanno 3 lampade d'emergenza beghelli 1599 con batterie al Pb e lampade fluorescenti

alcune hanno le batterie esaurite altre anche componenti bruciati

componenti discreti, senza circuiti integrati

la batteria viene grossolanamente tenuta sotto carica da un trasformatore che si autolimita a circa 0.4-0.5A la tensione alternata scende da 13.5V a vuoto a circa 6.5V a 0.5A poi

diversi componenti surriscaldano al punto che tutte le lampade hanno circuito stampato e plastica ingiallita in diversi punti

il tutto mi sembra un'enorme porcheria che, oltre a dimezzare la

corrente in abbondanza specialmente quando le batterie sono esaurite e ciucciano corrente senza caricarsi

pensavo di sostituire il tutto con un nuovo circuito e lampade a led riutilizzando solo il case della lampada attuale

qualcuno conosce schemi decenti?

pensavo di usare un alimentatore a partitore capacitivo per alimentare i circuiti di controllo e il trickle charge (secondo diversi costruttori di batterie al Pb gel dovrebbe essere lo C/1000 quindi per una batteria di 4Ah -> 4mA) che colleghi il trasformatore per una carica regolata a 2 fasi solo quando la tensione della batteria (dopo

basta controllare la tensione sotto carico?

dovrei usare un oscillatore che ogni tot ore colleghi un carico per un breve istante, misuri la tensione e eventualmente setti un flipflop che faccia lampeggiare un led e interrompi la ricarica della batteria?

a questo punto converrebbe far gestire tutto da un microcontrollore?

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not1xor1
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Il 22/10/2015 10:44, not1xor1 ha scritto:

hanno installato le lampade... quindi in media durano solo 2-3 anni

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not1xor1

job act (job creation) ciao

"not1xor1" ha scritto nel messaggio news:n0acav$gn8$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org... Il 22/10/2015 10:44, not1xor1 ha scritto:

hanno installato le lampade... quindi in media durano solo 2-3 anni

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delo

Il 22/10/2015 14:34, delo ha scritto:

semmai obsolescenza programmata (oltre che un bell'aiuto al riscaldamento globale)

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not1xor1

Sono daccordo con te, ma se non le cambi da solo crei il lavoro di chi te le cambia e il lavoro di chi le produce...ecc... (nel video sull'obsolescenza programmata citano proprio una ditta della germania est che produceva lampadine a cui colleghi dell'ovest dicevano se farete prodotti troppo buoni resterete senza lavoro)... (oltre alla bomibllas de livermore accesa da 100 anni a cui hanno fatto una festa sti americani!) ciao

"not1xor1" ha scritto nel messaggio news:n0anc4$b4g$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

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delo

hanno installato le lampade... quindi in media durano solo 2-3 anni

li il problema e la carica e il finecarica , purtroppo tutti ( spero di no ) usano il sistema di caricare gli accumulatori al piombo a 6v con tensione di

12 v con un resistore in serie. il risultato e di avere un finecarica di molto superiore ai 7.5v con morte prematura dell'accumulatore. se lo vuoi ricostruire parti dal caricabatterie , dovrai costruirti un alimentatore stabilizzato che ti dia esattamente 6.8-6.9 v questa e la tensione di carica in tampone ( si puo lasciare l'accumulatore sempre collegato senza rovinarlo ) poi sta solo alla tua fantasia costruire un sistema per accendere led o lampade fluorescenti , puoi anche usare quello che gia hai eliminando il circuito di carica esistente.
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kfm

Il 22/10/2015 17:48, kfm ha scritto:

per la precisione serve un alimentatore limitato in corrente con

ore

in ogni caso non dura all'infinito poi con il trasformatore sempre alimentato penso consumi abbastanza...

l

pensavo ad un semplice step-up e a dei led bianchi

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not1xor1

Buttale o al max tieni il contenitore e il trasformatore. Sono decenni che quel genere di lampade sono progettate ad minchiam in modo da far durare poco la batteria; la prima che ho visto era della buonanima di mio nonno ed aveva le celle al piombo formato torcione corto, tanto per dare un'idea del tempo passato, ed immancabilmente le ha surriscaldate fino a danneggiarle in breve tempo.

Io le svuoterei di tutto tranne l'alimentatore e le ricostruirei con una cella a litio abbastanza potente, per es. 26650, un moduletto per la ricarica, uno step up e i led necessari; trovi tutto sulla baia.

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asdf

Il 22/10/2015 10:44, not1xor1 ha scritto:

ho anche io 2 lampade uguali... la stessa fine... nonostante abbia comperato 2 batterie nuove e sostituite..!! in mancanza di luce rimanevano accese solo per pochi minuti...

poi dicono le cineserie :-( G

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Joe

Il 22/10/2015 23:12, asdf ha scritto:

infatti anche altre lampade portatili hanno circuiti simili (ne ho un'altro paio smontate con un elemento della batteria Pb-gel in corto)

pensavo di prendere tutto da tme per non starmi a sbattere tanto su ebay tra tanti prodotti quasi sempre senza datasheet e troppo spesso

che non finiscano nelle mani di qualche avido impiegato delle poste

come quelle al Pb

da una rapida occhiata ai datasheet di qualche IC progettato per lo

complessivo di materiale forse anche inferiore

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not1xor1

Il 23/10/2015 07:27, Joe ha scritto:

i,

basta pensare che dopo la morte di Olivetti e di Tchou gli avvoltoi di mediobanca, pirelli, fiat, ecc... si gettarono sul cadavere dell'industria di Ivrea e quell'emerita merda di valletta disse che la divisione elettronica (quella che insieme ai ricercatori

era "un cancro da estirpare"

puntato tutto su uno sviluppo economico basato solo sulla svalutazione della lira a discapito della ricerca scientifica

e ancora oggi ci raccontano la frottola che basta tornare alla lira per rilanciare il paese o che bisogna puntare sulla cultura "umanista", o che basta la moda, il turismo, i prodotti tipici... :-(

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not1xor1

Non per niente Beghelli sono gli stessi che vendevano qualche anno fa le pile NiMh tenute costantemente sotto carica nell'espositore del negozio.

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asdf

per quei lavori ho comprato questo e mi trovo bene, ci ho messo delle batterie al litio all'aspiratore per le briciole :)

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setti la tensione a vuoto e poi la corrente massima, stop.

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E quindi uscimmo a riveder le stelle. 
Erano cinque: mi toccai le palle. [Paolo Pellegrino]
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Herik

Il 27/10/2015 22:46, Herik ha scritto:

wer-module-detail

quello che mi serve...

ah... ma tu intendi come caricabatteria...

risolto con un LDO lineare con spie dello stato di carica e di batteria difettosa (per batterie al Pb-gel)

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not1xor1

Il 28/10/2015 08:00, not1xor1 ha scritto:

ower-module-detail

Lo sai che a differenza delle batterie al Pb la corrente di carica deve essere monitorata per interrompere la carica quando scende sotto il valore riportato nei datasheet (da qualche datasheet che ho

considerando la pessima efficienza dei trasformatori che volevo recuperare mi sto orientando ad usare un modulo switching 230VAC-5VDC (seguito da regolatore di carica) "acceso" tramite un fototriac solo quando la tensione della batteria scende sotto i 4V

sono ancora indeciso se alimentare il circuito di controllo tramite la batteria stessa o tramite la rete elettrica con partitore capacitivo

con circa 1mA, zener da 5V, Vref e comparatore a basso consumo e condensatorone per i 5mA di accensione del fotoaccoppiatore dovrei cavarmela

decine di mW e la batteria sarebbe stressata di meno

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not1xor1

Volevo solo aggiungere la mia esperienza: le batterie al piombo ed anche quelle al piombo gel, devono lavorare per poter vivere a lungo. Cioe' devono caricarsi e scaricarsi continuamente . restare ferme o in tampone solo per pochi giorni, altrimenti la vita media si accorcia ad 1-2 anni. se lavorano continuamente possono durare anche 5 anni.

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Giuseppe OmegaT

Il 29/10/2015 18:02, Giuseppe OmegaT ha scritto:

ente.

dia

di batteria...

decisamente rozzo... senza alcun controllo di tensione e corrente

comunque ho letto che, per il Pb, secondo alcuni converrebbe

a 1C

ma ancora sono indeciso tra diverse soluzioni vorrei anche fare in modo di consumare il minimo di energia

al momento mi sto orientando verso un circuito di controllo alimentato

mantenere la carica della batteria entro dati parametri (dipendenti

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not1xor1

_________________ Ricordo che dove lavoravo c'erano delle lampade (purtroppo non ricordo la m arca) che a intervalli mi sembra mensili eseguivano un ciclo di prova per c ontrollo accumulatori; Comunque qualcosa di simile a queste:

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.Piero

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pminelli3

Beh, mi pare un po' troppo poco. Le batterie tampone dell'antifurto, durano mediamente dai tre ai sei anni e non e' che gli stacchiamo la rete (anzi. S'incazza come una biscia, se lo facciamo). Lo vedo, perche' scrivo a pennarello la data di installazione. Carica a 13,6V, alimentatore analogico classico d'altri tempi. Qualche batteria viene cambiata anche se va, sisammai che faccia brutti scherzi, dopo 5 anni.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

Il 30/10/2015 06:57, snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

interessante... ma ci vorrebbe anche un microcontrollore... ero partito dall'idea di fare qualcosa di semplice e sbrigativo riutilizzando almeno il trasformatore del circuito originale, ma mi sto perdendo per strada :-)

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not1xor1

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