piu che le tensioni sta attento al filo di terra dell'oscilloscopio , uno dei due fili di rete. o fase o neutro per forza di cose andra alla massa della sonda e quindi alla massa dell'oscilloscopio che e messa a terra . se la fase va sulla massa della sonda in un attimo ti fonde tutto , ancora prima dell'intervento del termico ed eventua le differenziale . isola l'oscilloscopio con un trasformatore di isolamento ( alimentazione ) e non collegare la terra , collega la sonda e poi dai tensione al circuito sotto esame avendo cura di mettere il neutro del circuito in esame sulla massa della sonda .
Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, Giovanni Di Maria il 24/03/2015 ha pensato bene di dire:
da misurare, vero? Mentre per non avere tensione di rete sull carcassa tramite massa della sonda, dovrei NON collegare la terra dell'oscilloscopio (sulla spina) alla presa a muro. Corretto?
io le farei assieme per sicurezza . non hai specificato che cosa sara il circuito sotto esame . se devi misurare la purezza della sinusoide della rete , non ti resta che isolare l'oscilloscopio. se devi fare misure su un apparecchio o macchina magari di piccola potenza ( alimentatori switching o simili) allora ti conviene alimentare il circuito sotto esame con un trasformatore di isolamento e staccare da terra ( se esiste) il circuito in esame , l'oscilloscopio lo usi cosi come sta , direttamente collegato alla rete 230 con la terra. se non si puo fare ,meglio che niente e il staccare la terra dell'oscilloscopio e fare attenzione che il neutro sia sempre la massa della sonda , io metterei come ti ho gia scritto , anche in mezzo un trasformatore di isolamento e senza terra .
Cerca di farti prestare un oscilloscopio decente con gli ingressi isolati, ormai sono quasi tutti cosi', e usa una sonda opportuna. A parte questa situazione ideale, bisognerebbe sapere che tipo di misure devi fare. Se non sono cose troppo particolari, io userei un trasformatore che abbassi la tensione e isoli dalla rete. Meglio se il primario e' per tensione superiore alla 220, per esempio 380 o piu', per maggiore linearita' del nucleo. In ogni caso devi calibrare la scala dell'oscilloscopio in funzione del rapporto di trasformazione. Lascerei perdere altre soluzioni di collegamenti diretti dell'oscilloscopio alla rete.
1) Procurati un oscilloscopio a doppio ingresso.
2) Verifica per ogni ingresso che tensione massima supporta cercane uno da almeno 300V RMS
3) Usa due sonde sonde X10 (verifica che siamo di cat II o meglio III).
4) collega il centrale della sonda 1 al neutro , collega il centrale della sonda 2 alla fase.
5) attiva la funzione A-B ( o equivalente)
6) Il segnale visualizzato e' la differenza di potenziale tra fase e neutro.
7) Non staccare la terra dalle prese!!
In ogni caso evita tutti i consigli sopra, in ogni caso otterresti misure senza senso, forse l'unico consiglio sarebbe un trasformatore isolatore ma non per l'oscillosopio ma per il tuo circuito, come si faceva con i televisori....
Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, GIulia il 24/03/2015 ha pensato bene di dire:
Scusami ma vorrei capire:
misurare mantenendo credo abbastanza fedelmente, la forma d'onda.
sinusoide di rete (non mi interessa la misura in tensione ma solo la forma d'onda) con il segnale per pilotare un SSR in uscita da Arduino per valutarne la sincronia. Con il partitore andrei a misurare una tensione "umana" :') per l'apparecchiatura.
Per quanto riguarda problemi di fase o neutro sul telaio dell'oscilloscopio ( e qundi sulla terra della presa) penso si possa ricorrere ad un trasformatore di isolamento da cui prelevare l'alimentazione dell' oscilloscopio stesso e quindi separarlo galvanicamente dalla rete (= 0 scatti del differenziale ).
Se uso un oscilloscopio digitale di quelli di ultima generazione vedi Atten o Rigol o
essere a posto con contatti inopportuni tra me e una fase(o neutro). Sto dicendo boiate?
Parlavi di misure tramite trafo sul circuito da misurare: potrebbe essere una soluzione in quanto come dicevo sopra devo solo visualizzare la forma d'onda e sovrapporla con quella in uucita dall'arduino. Parliamone.
puoi usare un qualunque trasformatore a 230 di primario con un qualunque valore di secondario. io ho fatto quello che vuoi fare tu e non ho notato nessuna differenza nella sinusoide fra la misura direttamente a 230 e quella sul secondario del trasformatore , adirittura ti posso dire che una volta ( molti anni fa ) la sinusoide era vera , perfetta , oggi la sinusoide e distorta o perlomeno ha un piccolo picco , come un dentino, in una delle semionde. credo a causa degli inverter collegati in rete , una volta c'erano solo i buoni vecchi alternatori. non dico che fare la misura direttamente sul 230 sia una cosa sana da fare , ma io ho fatto la misura molte volte , ho un vecchio oscilloscopio hitachi da15 mhz , non so come sono fatti gli alimentatori di quelli moderni ma questo ha dentro un classico trasformatore con primario a 220, staccata la terra e praticamente come avere un trasformatore di isolamento. si fa attenzione a collegare il neutro alla massa ( mai la fase in nessun caso) e si fa la misura . uso questo sistema per controllare le forme d'onda sui carichi pilotati da triac ( si vedono bene gli spikes e se la rete RC funziona bene). poi ognuno faccia come vuole , importatnte e essere consapovole di cosa si fa e come la si fa .
Di Nuova Elettronica c'era una sonda differenziale, fatta apposta per questo, ho cercato ora e sembra la num. 235 di rivista Dacci un'occhiata, banda passante bassa, ma anche il costo e' basso, fatto a colpi di fotoaccoppiatori e operazionali Oppure ci sono sui 400 euro le sonde classiche
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