voltmetro e amperometro a vero valore efficace

Se non ricordo male, quando si parla di tensione e corrente si intende sempre il valore efficace di queste grandezze.

Ovviamente dove ha senso...

Saluti.

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La misura delle grandezze alternate (corrente e tensione) è sempre espressa in valore efficace (a meno che non sia specificato diversamente); ad esempio la tensione di rete in Europa è 230V efficaci. I voltmetri e gli amperometri dunque indicano sulla scala o sul disply il valore efficace, ma di solito sia quelli analogici sia quelli digitali sono sensibili al valore medio sul semiperiodo della grandezza misurata, ma dato che il rapporto tra valore efficace e valore medio (sul semiperiodo) della grandezza dipende dalla sua forma (infatti se ricordo bene tale rapporto si chiama fattore di forma), la misura è corretta solo se in ingresso allo strumento c'è una grandezza sinusoidale (perchè gli strumenti sono tarati sulle grandezze sinusoidali), altrimenti no. Per ovviare a questo inconveniente ci sono strumenti che sono sensibili al valore efficace e dunque la misura è corretta qualsiasi sia la forma d'onda della grandezza in inresso. Ciao

Pierluigi.

"GaLoIs" ha scritto nel messaggio news:eISpe.50780$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

negli

Sfruttano l'effetto termico per calcolare il valore efficace che quindi diventa indipendente dal fattore di forma; i voltmetri/amperometri non a vero veff sono tutti "calibrati" sul fattore di forma di un'onda perfettamente sinusoidale.

_frank_ ha scritto:

I più comuni moderni strumenti RMS, applicano alla lettera la definizione di "vero valore efficace", cioè estraggono la radice quadrata del valor medio al quadrato del segnale di ingresso, per via analogica o digitale. Per un approfondimento sul tema, ti consiglio la lettura del data sheet dell'integrato AD637 della Analog Devices, che è, appunto, un convertitore a vero valore efficace

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GaLoIs ha scritto:

corrente che produce lo stesso effetto termico su una rsistenza di una corrente continua, indipendentemente dalla sua forma o frequenza, ad esempio i tubi catodici dei televisori devono essere alimentati a 6,3 V. continui, o alternati purchè il valore efficace sia di 6.3V. In pratica generalmente sono alimentati da un secondario del trasformatore EHT, dove la forma d'onda non è per niente sinusoidale (impulsi di "riga")di circa

22 V. picco picco, ma produce gli stessi effetti sul filamento da "accendere" di una tensione continua di 6,3 V...

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