Verifica della messa a terra dell'impianto elettrico.

Anche se non ho trovato di preciso quale è il NG esatto per questa domanda io ci provo qui:

Ho un impianto elettrico che apparentemente sembra essere a norma con la presa di terra, in tutte le prese luce è presente il cavo verde/giallo e all'ingresso della casa ho un quadro luce con interruttori generali separati per prese e luci ed in più il salvavita. Ora come faccio a sapere se quei fili di terra sono realmente collegati con la messa a terra? Esiste un test particolare che posso fare col mio tester digitale?

Ho sentito dire di qualcuno che avendo problemi con il PC per dispersioni varie, ha messo a terra la presa interessata collegando al foro centrale un cavo elettrico poi attaccato ad un chiodo da 10 cm piantato ad angolo fra pavimento e muri per una profondità di 6cm circa. Soluzione temporanea o perdita di tempo?

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PortoBello2008
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"PortoBello2008" ha scritto nel messaggio news:ge2khv$fv8$ snipped-for-privacy@nnrp-beta.newsland.it...

Ci prendi in giro? Dimostra che non stai trollando. Poi riparliamo di qualche misura fattibile con il tester.

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Giorgio
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gs

gs ha scritto:

Non posso garantire nulla riguardo alla trollosita' del post inziale, ma non mi stupirei piu' di tanto nel vedere certi "impianti creativi". Ad esempio, conduttore di PE in tutte le prese che poi muore dentro al morsetto equipotenziale senza andare affatto a terra! In quel caso un chiodo piantato a terra può già iniziare a fungere da dispersore, e le correnti dei condensatori di filtro sugli switching potrebbero trovare una via di fuga.

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SilverLeo

Il 27 Ott 2008, 08:30, "gs" ha scritto: [...]

Non posso garantire per 'OP, ma io giuro solennemente di non essere un troll. :-) Potresti cortesemente illustrare qualche tecnica per verificare l'effettiva messa a terra di un impianto?

Purtroppo sto messo male: ho provato a collegare la terra dell'impianto ai tubi dell'acqua e del riscaldamento, ottenendo un bello scatto del salvavita... :-( Ho aperto tutte le prese, interruttori e cassette dell'appartamento in cerca di corti, ma non ne ho trovati. Mi sono rassegnato a chiamare un elettricista competente che, ahimè, sabato mattina non è venuto, ed è un problema sul quale sto sbattendo la testa da un po'...

Grazie in anticipo. Ciao.

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Matricola

"Matricola" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

Premessa: con un tester, possiamo solo provare a capire se "la terra" c'è o non c'è. Non possiamo misurare la resistenza di terra del dispersore (il valore che ci serve per il coordinamento delle protezioni differenziali).

Comunque tester impostato su tensione alternata. Possibilmente collegato ad inizio impianto con magnetotermici o carichi spenti. Se il fondoscala non è automatico, si parte da fondo scala >=250V. Eventualmente poi si riduce. In modo da leggere con maggiore precisione le misure dove si dovrebbero trovare pochi volt. Se il conduttore di protezione dell'impianto è effettivamente collegato ad un dispersore (efficiente), dovresti trovare:

-misura tra fase e neutro circa 230V

-fase e terra circa 230V

-neutro e terra circa 0V (diciamo fino a 5 volt).

Se la misura fase-terra segna zero o valori anomali (qualche decina di volt), il conduttore di terra non è collegato. Oppure il dispersore è "finto". Quindi chiama l'elettricista per una verifica migliore . Se tra neutro è terra trovi più di 5 volt, ma la misura fase-terra è circa

220-230V, allora probabilmente il conduttore di neutro a monte (nella distribuzione ENEL) è sottodimensionato. Oppure il neutro (centro stella del trasformatore) nella cabina di trasformazione media/bassa tensione, non è correttamente messo a terra. Chiama l'elettricista (e spera abbia un amico in ENEL).

Per completare, se fase-terra e anche neutro-terra hanno ddp di circa 127 volt, niente di preoccupante. Sei solo alimentato da una vecchia rete di distribuzione fase-fase 220/230V. Il conduttore di terra sembra comunque essere collegato ad un dispersore. Se invece fase-terra e "neutro"-terra segnano entrambi 0 volt, oppure valori "strani" (di solito qualche decina di volt per accoppiamenti capacitivi), allora sei alimentato da rete fase-fase 220/230V. Ma non c'è collegamento a terra. Chiama l'elettricista.

NB con le misure indicate, non è possibile capire se effettivamente l'impianto di terra sia collegato ad un dispersore (intenzionale o di fatto), oppure -erroneamente o per ignoranza- SOLO a qualche tubo dell'acqua/gas metallico. Motivo in più per ritenerle approssimative.

Nell'attesa dell'elettricista. E' OT e va fatto SOLO se hai dimestichezza con lavori elettrici. A maggior ragione visto che dovresti operare su un impianto guasto. Prova preliminare: spegni il differenziale e misura la ddp tra i tubi dell'acqua ed il conduttore di terra del tuo impianto. Dovrebbe essere zero. Riaccendi il differenziale e riesegui la misura. Se, come hai scritto, nelle tue prove è intervenuto il differenziale, dovresti avere un valore diverso da zero.

Stacca TUTTI gli elettrodomestici a spina (lavatrice, boiler, frigo), ecc. Se sei fortunato è uno di questi. Hai apparecchi/linee esterne? sono altri probabili imputati.

Altrimenti ripeti la prova disalimentando sezioni di impianto. Scollegando le partenze nel quadro oppure nella prima scatola di derivazione. Ovviamente spegni l'interruttore generale nel quadro (o meglio il contatore) ed accertati sempre di lavorare senza tensione prima di toccare i conduttori. Lo scopo è individuare il circuito/la zona del guasto. Una volta trovata, procederai suddividendo ulteriormente. Cercando le derivazioni di quel circuito.

Ovviamente vanno scollegati sia i conduttori di fase che quelli di neutro. Se colori /sezioni sono misti, e decidi comunque di provare, segna i fili in modo da poter ripristinare. Non c'è niente di peggio che dover cercare un guasto su un impianto "pasticciato".

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Giorgio
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gs

Il 27 Ott 2008, 23:07, "gs" ha scritto:

[...] Ti ringrazio infinitamente per il tempo che mi hai dedicato. La tua risposta è più esauriente di quanto potessi mai aspettarmi. :-)

o
[...]

Mi sorge un dubbio. A seguito dell'adeguamento dell'impianto da parte di Enel (portato a 3kW), non sarebbe mica opportuno tarare diversamente la soglia di intervento del differenziale?

Ancora grazie. Ciao,

Gabriele.

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Matricola

"Matricola" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

No. La taratura del differenziale, in un appartamento tipo, deve essere di

30 mA. Al limite si deve verificare la potenza del differenziale e dei magnetotermici. Esempio:

Potenza installata 3KW differenziale 2x25A 30mA magnetotermico luce 2x10A magnetotermico forza 2x16A magnetotermico forza cucina e lavatrice 2x16A

nel caso tu abbia una vasca/doccia idro, fatti installare un differenziale magnetotermico dedicato da 2x16A 10mA

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Lemmy Kilminster

"Matricola" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

La soglia di intervento differenziale (=Idn) non dipende dalla potenza dell'impianto. Quindi a questo fine non dovrebbero essere necessarie modifiche. Per scrupolo controlla che abbia Idn

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gs

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