Cavo parabola connesso con il filo della messa a terra, help!

Ciao a tutti, vorrei informarmi sul collegamento che mi ha fatto l'antennista tra il cavo della parabola e il filo della messa a terra. Ho aperto la scatola dei fili che si trova a 2 metri dal decoder digitale ed ho visto il cavo della parabola tagliato e precisamente: il filo di massa (l'involucro metallico dorato) del cavo della parabola è stato collegato tramite una saldatura con il filo della corrente elettrica giallo-verde della messa a terra. Poichè non riesco a vedere bene National Geographic che ha alte frequenze, ho imputato a tutto questo il problema. Io ora vorrei toglere la saldatura e fare il collegamento con i connettori "F" ma non so se collegare di nuovo la massa dell'antenna parabolica con quel filo di messa a terra, oppure non preoccuparmene e collegare solo il filo tagliato con il connettore "F" . Quanto è importante la connessione della messa a terra? grazie

bye Jones

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Jones
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ma scusa il collegamento lo ha fatto un antennista o un calzolaio?

Il collegamento a massa non ha alcun significato e comunque non è quello che non ti permette di vedere Discovery, il problema è il puntamento non perfetto, difatti basta un millimetrico errore per perdere un transponder.

comunque scollegalo pure, il problema è sapere se il disco (parabola) è a terra, non l'illuminatore

ciao

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birixio

Devo essere sicero? La saldatura l'ho fatta io! Infatti l'antennista mi aveva correttamente connesso il cavo della parabola con un attacco "F" e collegato la massa con un filo della messa a terra. Io ora vorrei metterlo come prima e vorrei sapere da voi se devo collegare semplicemente i due cavi dell'antenna parabolica oppure collegare la massa con il filo della messa a terra.

Puo' darsi che il puntamento non sia perfetto, comunque informo che la parabola è più grande di quella che normalmente si compera. Io ho paura che sia la saldatuta fatta male, perchè 10 giorni orsono vedevo tutto ok.

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Jones

Dal punto di vista della sicurezza e normativo il collegamento a terra è richiesto, non so poi se influisca sulla ricezione dei canali (questo dovrebbe dipendere anche dalla "rumorosità" dell'impianto di terra, cosa che normalmente non viene curata in quanto non influisce apprezzabilmente su molte apparecchiature, escluso appunto quelle di telecomunicazione e elaborazione dati)

Semmai il collegamento non dovrebbe andare ad incidere sulla continuità del cavo coassiale, penso che basti togliere la guaina isolante per un tratto di qualche cm e stringerlo insieme al conduttore di terra (deve essere da 4mmq) con 1-2 fascette metalliche, non necessariamente vicino alla parabola per cui va bene anche nel primo luogo chiuso da cui passa, in modo da evitare infiltrazioni d'acqua e ossidazioni varie.

Saldature fatte sullo schermo potrebbero rovinare l'isolante

MazE

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MazE

"MazE" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

attenzione la normativa non obbliga una connessione a terra dell'illuminatore, anzi chi conosce l'elettronica sà che l'illuminatore NON deve essere messo a terra altrimenti si crea una massa flottante rispetto al ricevitore che crea loop che a loro volta crano problemi di ricezione su alte frequenza.

Diverso è il discorso della messa a terra della Parabola (il disco in metallo) il quale se correttamente fissato al tubo di ferro , che viene a sua volta messo a terra non comporta problemi, adesso esistono anche parabole in vetroresina che quindi non hanno bisogno di connessione a terra.

Poi scusate la domanda ma se come viene detto da qualche persona, bisogna mettere lo schermo a terra come mai non lo fai anche con l'antenna tv.

Dai un pelo di serietà.... mi accorgo che molti si "inventano "tecnici senza conoscere un minimo di elettronica ed elettrotecnica

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birixio

NON

al

terra.

Infatti anche l'impianto della TV terrestre deve essere connesso a terra, se fai caso sulle centraline (quelle buone, non certo quelle in plastica del ferramenta) di amplificazione - equalizzazione - ecc., che solitamente si installano nel sottotetto, c'é un morsetto dedicato per la terra, il quale é connesso alla carcassa metallica dello stesso e di conseguenza anche alla schermatura del cavo.

Poi se ci pensi bene, collegando a terra il palo metallico dell'antenna terrestre, nel 99% dei casi connetti a terra anche la schermatura del cavo, vista la conformazione dell'antenna.

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Andrea

chiedo venia sul terrestre, non è il mio settore ma sulla trasmissione digitale ti posso garantire che la messa a terra non serve e non è obbligatoria, visto che l'illuminatore è in classe II quindi isolato e la tensione al massimo è 24 V in CC nel caso di polarizzazione verticale.

Comunque sul terrestre appena a casa vado a vedere i "vecchi" libri universitari sulle telecomunicazioni, domani farò sapere meglio

ciao

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birixio

Jones wrote in news: snipped-for-privacy@4ax.com:

A maggior ragione è necessario un puntamento accurato: parabola più grande = maggiore direttività.

Può essere. Cosi come può essere che una parabola non fissata molto bene vada fuori puntamento a causa del vento.

C'è anche un altro punto da tenere conto (e questo è successo sul mio impianto): eventuali disadattamenti di impedenza (e un connettore montato male può esserne causa), si traducono in riflessioni sulla linea (onde stazionarie). Le riflessioni in generale non sono gradite dal segnale digitale, ma quello che può capitare in particolare è che per certe frequenze (dipendente anche dalla lunghezza del cavo) il segnale si annulli.

AleX

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AleX

"birixio" wrote in news:eTyEc.27885$c snipped-for-privacy@twister1.libero.it:

Il problema della messa a terra non dipende tanto dalla normale tensione di lavoro, ma piuttosto al rischio fulmini.

AleX

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AleX

Vorrei solo informare che ho tolto la saldatura ed ho connesso il cavo con i connettori "F", senza fare l'attacco per la messa a terra. Ora tutto funziona egregiamente, anche National Geographic! Quindi non era un problema di parabola ma solo di connessioi. Grazie ancora per i vostri consigli,

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Jones

Il Wed, 30 Jun 2004 11:16:20 GMT, "birixio" ha scritto:

almeno negli impianti condominiali lo schermo del coassiale, sat o meno, VA MESSO A TERRA per la sicurezza e le norme lo ribadiscono

MazE

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MazE

Il giorno Wed, 30 Jun 2004 14:46:48 GMT, AleX ha scritto:

La messa a terra deriva dall'esigenza di limitare la tensione di contatto a

50Vca, oppure 70Vcc, in caso di guasto interno dell'apparecchiatura, non di fulminazione. Un comune impianto di terra non è efficace contro le fulminazioni, l'energia in gioco è troppo grande.
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Luigi C.

Luigi C. wrote in news: snipped-for-privacy@4ax.com:

Interpretata cosi si escluderebbe la necessità di messa a terra se il sistema di antenna non fosse collegato a centralini attivi (=alimentati da rete) e il ricevitore fosse alimentato a batteria. Ma siamo certi sia cosi? Non dimentichiamo la necessità di rendere equipotenziali tutte le masse metalliche, come ad esempio gli infissi in alluminio delle finestre.

Certo che no. Ma è richiesta l'equipotenzialità in caso di induzione per prossimità (=non fulminazione diretta). Poi se il fulmine ti prende in pieno l'antenna che sia messa a terra o meno non fa più differenza...

AleX

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AleX

norma Europea EN 50083-1 classificata in Italia come CEI 12-43.

La norma EN 50083-1 prescrive, all'articolo 10, la protezione contro sovratensioni atmosferiche di antenne che siano a più di due metri al disotto della sommità del tetto e a meno di 1,5 metri di distanza dall'edificio. Per la protezione dell'impianto di antenna vi possono essere due casi relativi a edifici dotati o meno di impianto da protezione contro i fulmini. nel primo caso è obbligatoria la connessione a terra del palo di sostegno al punto equipotenziale più vicino dell'impianto di protezione contro i fulmini. In edifici senza protezione da fulmini si devono collegare a terra il sostegno dell'antenna e le calze dei cavi coassiali. Questo collegamento deve essere fatto evitando la formazione di anelli. Un conduttore di terra adeguato deve essere realizzato con una cordina di rame da 16 millimetri quadri. Altri dettagli si possono trovare nelle seguenti norme CEI 12- 43;

81- 1(novembre 95); 81- 1 V1; 81- 4.

quindi non è sempre obbligatorio ma solo in determinati casi, comunque non insisto ognuno tanto alla fine fà come gli pare...

ciao Birixio :-)

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birixio

Il giorno Wed, 30 Jun 2004 23:37:36 GMT, AleX ha scritto:

Per quanto riguarda la tensione di contatto, il ricevitore è collegato, tramite il cavo coassiale, all'lnb, che è racchiuso in un contenitore di plastica, e quindi isolante. In assenza di guasti all'isolamento del cavo (che passa lungo il braccio della parabola e lungo il palo), il palo e la parabola sono isolati rispetto all'lnb e al ricevitore.

Se lo schermo del cavo, per effetto di un guasto (perdita di isolamento), va in contatto con il palo e la parabola, è necessario comunque un altro guasto (ad es. all'alimentatore del ricevitore) per mettere sotto tensione parabola e palo non collegati a terra.

Per precauzione si può collegare a terra il palo della parabola, il che dovrebbe garantire anche una certa protezione contro le sovratensioni indirette di origine atmosferica.

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Luigi C.

Il Thu, 01 Jul 2004 09:08:28 GMT, "birixio" ha scritto:

io mi riferivo ai problemi di protezione dai contatti indiretti, senza andare a scomodare la protezione dalle scariche atmosferiche, che appunto implica una serie di considerazioni sulla necessità o meno del collegamento equipotenziale.

Su it.industria.elettrotecnica.normative la domanda è ricorrente e a suo tempo riuscii miracolosamente anche io una volta a dare una risposta abbastanza esaustiva e sintetica.

Per la problematica dei contatti diretti c'è anche da tenere conto della questione degli chassis in tensione dei TV (senza terra, vedi la spina), ricordo che almeno 1 morto l'hanno fatto ed era pure un bambino e nemmeno aveva toccato direttamente una presa ...

MazE

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MazE

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