Valvole o relè in parallelo...

Dovrei comandare pi=F9 valvole in parallelo, posso utilizzare un singolo transistor che comanda tutte le bobine e un diodo di ricircolo oppure queste in fase di carica o scarica possono influezarsi e creare casini? E' sufficiente un singolo diodo di clamping opportunamente dimensionato?

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Bicio
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Il giorno Tue, 14 Oct 2008 07:49:40 -0700 (PDT), Bicio ha scritto:

Dipende, se il diodo lo metti per proteggere il transistor ne basta uno vicino allo stesso, se invece devi anche ridurre i disturbi irradiati, meglio mettere un diodo vicino ad ogni elettrovalvola.

Naturalmente il transistor va scelto con una corrente di collettore adeguata, praticamente ogni bjt in TO220 va bene. Non pensare di far commutare delle elettrovalvole ad un BC107.

-- ciao Stefano

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SB

icino

ttere

Da ignorante: che distrurbi puo' generare la bobina di un'elettrovalvola comandata da un dispositivo a stato solido?

Grazie.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Il giorno Tue, 14 Oct 2008 09:31:49 -0700 (PDT), Tomaso Ferrando ha scritto:

Quando il circuito si apre, l'induttanza della bobina provoca un picco di corrente che si richiude sul diodo volano.

Se il diodo è lontano e l'extracorrente deve percorrere un filo lungo si genera per forza un impulso elttromagnetico, mentre se è vicino questo disturbo sarà molto minore.

-- ciao Stefano

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SB

i genera

o sar=E0

Ma non e' un'extratensione che si presenta ai capi del dispositivo che realizza l'interruzione del circuito?

Come fa a generarsi una corrente maggiore di quella che scorreva nella bobina in regime stazionario?

Grazie.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Tomaso Ferrando ha scritto:

Qui non si parla di valori della corrente, ma di dI/dt

Boiler

--


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Boiler

Il giorno Tue, 14 Oct 2008 10:20:42 -0700 (PDT), Tomaso Ferrando ha scritto:

Se c'è il diodo no, perchè l'energia immagazzinata nell'induttanza non riesce a generare una tensione ma solo una corrente.

Per generare un impulso elettromagnetico basta una rapida variazione di corrente, come ha giustamente detto Boiler.

-- ciao Stefano

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SB

Tra le altre cose, non c'era anche un segno "-" davanti?

Saluti autoindotti.

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Tomaso Ferrando

n riesce a

Be', per "bucare" il diodo, un minimo di tensione servira'...

Variazione, infatti. Mica e' necessario che aumenti. (vedi puntine- spinterogeno).

Saluti.

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Tomaso Ferrando

al tensione generata da una bobina =E8 v=3D-L*di/dt, nel momento in cui si stacca la corrente con l'interruttore, il valore di questa derivata va molto alto (il delta di corrente =E8 =3D Corrente a regime - 0), per cui la tensione ha un grosso picco negativo. Questo picco si ripercuote sull'interruttore al quale =E8 collegata l'induttanza, ma se questo =E8 un transitor bisogna stare attenti che il picco negativo non sia cos=EC alto da bruciarlo.Per risolvere il problema si collega un diodo in parallelo all'induttanza che assorbe questa tensione negativa (mentre in funzionamento normale risulta come un circuito aperto). Altre info le puoi trovare digitando in google "diodo di clamping"

Tornando a noi, allora posso collegare tutte le bobine con un singolo transistor oppure in fase di scarica possono influenzarsi?

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Bicio

Quando il circuito si apre, l'induttanza della bobina tende a mantenere costante la sua corrente. Non avendo pi=F9 la strada del transistor, la corrente prende quella del diodo.

o sar=E0

E' il contrario. Se il diodo =E8 lontano dalla bobina (vicino al transistor), il di/dt della corrente di linea =E8 lento sia in apertura che in chiusura. Il di/ dt veloce =E8 solo tra transistor e diodo, che sono vicini, e quindi hanno poco da irradiare, mentre la linea non lo subisce. Se il diodo =E8 vicino alla bobina, tutta la linea subisce il di/dt veloce in apertura.

Poi in ambedue i casi la linea subisce lo stesso dv/dt tra filo di andata e di ritorno. Ma a svantaggio per la soluzione diodo vicino alla bobina c'=E8 il fatto che in apertura la linea dal lato transistor non =E8 smorzata.

Ciao.

lucky

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lucky

Direi che si pu=F2 tranquillamente usare un singolo diodo. Non riesco a immaginare quali influenze possano verificarsi; anzi correnti transitorie varie e poco prevedibili (ma IMHO assolutamente non critiche) si potrebbero manifestare mettendo un diodo ogni bobina. Il diodo deve portare la stessa corrente che circola nel transistor quando =E8 chiuso, niente di pi=F9. E deve avere una tensione inversa almeno pari alla tensione di alimentazione.

Ciao.

lucky

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lucky

Il giorno Tue, 14 Oct 2008 10:57:19 -0700 (PDT), Tomaso Ferrando ha scritto:

a
1/2V, mentre se non ci fosse il dido potrebbe salire a centinaia di V fino alla rottura del transistore.

Che aumenti rispetto a cosa? Si genera una corrente che si chiude sul diodo e basta.

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Tue, 14 Oct 2008 23:51:56 -0700 (PDT), lucky ha scritto:

L'energia magnetica è fisicamente nella bobina, non nel transistor. Quando quest'ultimo si apre la bobina genereràrà un picco di corrente che si chiude sul diodo, quindi se il diodo è lontano il filo è percorso dal picco di corrente e tende ad irradiare maggiormente.

Si, ma quello che genera l'impulso è il di/dt, che passa attraverso il diodo.

E che svantaggio sarebbe, se l'extracorrente passa da un'altra parte?

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Tue, 14 Oct 2008 23:46:46 -0700 (PDT), Bicio ha scritto:

Si, basta che il transistor abbia una corrente di collettore IC ed una tensione di lavoro VCEO adeguate.

-- ciao Stefano

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SB

non riesce a

o alla

Si, ma e' una sovratensione, non una sovraccorrente. Praticamente quella che fa scoccare la scintilla tra i contatti dell'eventuale interruttore che interrompe l'alimentazione alla bobina. Non e' la scintilla la causa del "disturbo"?

i

Non lo so, di "picco di corrente" ne hai parlato tu...

Non e' che si generi una (extra)tensione che fa circolare sul diodo la corrente che prima circolava nella bobina che rimane "carica"?

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Guarda che sbagli impostazione. La bobina non genera picchi di corrente, al contrario tende a mantenere costante la corrente che gi=E0 la percorre.

Sul diodo si chiude la corrente che gi=E0 circolava nella bobina prima della interruzione.

No. Se il diodo =E8 lontano (dalla bobina, ndr) il filo =E8 percorso dalla stessa corrente che gi=E0 vi circolava prima della interruzione e che dal momento della interruzione scende lentamente, nessun picco di corrente nel filo. Se il diodo =E8 vicino alla bobina la corrente nel filo passa bruscamente dal valore prima della interruzione a zero. E' con il diodo vicino alla bobina che il filo subisce la brusca variazione di corrente.

Una linea non smorzata sottoposta a dv/dt oscilla ed irradia.

Parlare di extracorrenti e picchi di corrente in una bobina =E8 fuorviante. Le bobine fanno da volano alla corrente e generano extratensioni e picchi di tensione.

Ciao.

lucky

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lucky

Il giorno Wed, 15 Oct 2008 00:54:37 -0700 (PDT), Tomaso Ferrando ha scritto:

Se la vedi così va bene lo stesso, quello che dimporta è che il disturbo lo genera la corrente.

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Wed, 15 Oct 2008 01:09:50 -0700 (PDT), lucky ha scritto:

Si, finchè la corrente non si interrompe.

Se non ci fosse il diodo all'apertura del circuito la tensione tenderebbe a salire, sino al limite a fare un arco, per questo il diodo è anche a volte chiamato 'spegniscintilla'.

Dal momento che il diodo impedisce alla tensione di salire, deve per forza essere percorso da una corrente, altrimenti non si spiega come farebbe a limitare la tensione.

E se il diodo è lontano il filo è percorso dal picco di corrente e tende ad irradiare, mi sembra evidente.

Si, ma per emettere occorre potenza, per cui ci vuole anche una corrente.

Vero, in mancanza del diodo però. Le extratensioni e i picchi di tensione.quando si richiudono su un diodo generano picchi di corrente, ovviamente.

-- ciao Stefano

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SB

a

Ok.

a

Infatti "prende" la corrente che gi=E0 circolava nella bobina e che prima era "presa" dal transistor.

nde ad

E qui torni a sbagliare. La corrente nel filo non manifesta alcun picco. Se il diodo =E8 vicino al transistor la corrente nel filo scende lentamente. Se il diodo =E8 vicino alla bobina, la corrente nel filo scende bruscamente. In quale dei due casi vorresti impropriamente parlare di picco di corrente nella linea?

Un picco di corrente lo possiamo vedere nel diodo, nel quale alla interruzione la corrente passa bruscamente da zero al valore Ib (corrente nella bobina) per poi scendere lentamente fino a zero. Il picco di corrente nel diodo =E8 lo stesso sia con diodo vicino alla bobina che con diodo vicino al transistor. Ma tale picco non c'=E8 in linea, n=E9 in un caso n=E9 nell'altro.

Naturale. Infatti nel caso in esame (diodo vicino alla bobina) la linea =E8 sottoposta bruscamente a una dv/dt e a una di/dt. Ma basterebbe anche solo imporre una delle due, l'altra la fa la L e la C distribuite sulla linea.

Ciao.

lucky

Reply to
lucky

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