Un pò di cose da comprare per iniziare!

In un messaggio precedente vi chiedevo consigli sui libri da utilizzare per cominciare a capire un p=F2 di elettronica. Visto che alla parte teorica vorrei aggiungere un p=F2 di pratica mi consigliate un p=F2 di materiale per poter cominciare? Vorrei iniziare con una breadboard, quali componenti potrebbero servirmi inizialmente? Pensate che convenga montare qualche schema prelevato in rete o sforzarsi ad eseguire qualcosa da solo? In quest'ultimo caso non saprei dove andare a parare, consigli in merito? Di solito come si inizia? Bho devo ancora capire in quale casino mi sto andando a ficcare ;-) Grazie per le risposte. Ciao

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Giovanni Ruggieri
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"Giovanni Ruggieri" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@hd10g2000vbb.googlegroups.com...

A me è servito molto anche smontare e dissaldare, oltre che assemblare e saldare (anche perchè ai miei tempi la mancetta era scarsa e quello era l'unico modo per recuperare componenti) ..._))

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James T.Kirk

Il 22/06/2011 15.54, Giovanni Ruggieri ha scritto:

Di solito ci si chiarisce le idee su cosa piace/cosa si vuole fare.

L' elettronica e' vasta e non si puo' pretendere di imparare "tutto di tutto", e neanche "un po' di tutto", almeno all' inizio.

Quindi, tra digitale e lineare, piccolo segnale o potenza, bassa o alta frequenza, logica combinatoria o sequenziale, tu stesso devi scegliere, almeno per un primo passo.

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Englishman

Giovanni Ruggieri ha scritto:

Io cominciai con qualcosa del genere!... :)

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Synth Mani

Giovanni Ruggieri ha scritto:

Servira' un alimentatore (un comune 12V 1A stabilizzato da presa va bene) e magari un tester (non troppo economico). Da non dimenticare un set di cavetti con coccodrilli alle estremita', e connettori mammuth e nastro isolante per tenere i collegamenti in ordine sul tavolo.

Volendo fare esperimenti "sui generis" ci sono una manciata di tipi di componenti "universali", ma per non trovarsi con cose che magari non si usarenno conviene prendere (abbondando comunque un po') di volta in volta quelli che servono.

Tipicamente la cassettiera dell'hobbysta finisce per contenere:

- resistenze 1/4W e quando serve alcune di potenza superiore

- trimmer (meglio multigiri), eventuali potenziometri lineari o, per i controlli volume, logaritmici

- condensatori elettrolitici / ceramici / al poliestere

- diodi raddrizzatori (1N4007) / di segnale (1N4148) / zener / led

- transistor per piccoli segnali (2N2222, 2N2907) / di media o grande potenza a seconda della necessita' BD139/140, TIP33/34, BDX53/54

- amplificatori operazionali (LM358, TL081, NE5532)

- il timer/oscillatore multiuso NE555

- gli stabilizzatori di tensione 7805, 7812, LM317 ecc. Il tutto integrabile "alla bisogna" con:

- reti resistive

- trimmer capacitivi (per oscillatori e circuiti a radiofrequenza)

- induttanze / quarzi

- optoisolatori / fotodiodi / fotoresistenze / display

- rele' / triac / scr

Eppoi le serie di integrati logici 7400 e 4000 e le logiche programmabili (tra cui i microcontroller).

Intanto qualche prova e misura sui componenti e collegamenti fondamentali, o qualcosa che ti interessa nell'immediato, un oscillatore audio, un lampeggiatore, un timer ecc, l'importante e' divertirsi, anche magari bruciacchiando qualche cosa :)

Non c'e' un di solito... anche se di solito (:D) e' normale montare qualche kit, capendoci abbastanza poco ma indubbiamente utile per per prendere un po' la manualita'. Un classico e' il ricevitore onde medie a rivelazione diretta, oppure un oscillatore audio, o ancora l'alimentatore autocostruito (regolabile o meno) che oltre ad esperienza diventa anche "strumento" di lavoro. Un piccolo amplificatore ti puo' permettere di "esplorare ad orecchio" un segnale audio presente in diversi punti di un circuito (funzione signal tracer), un oscillatore ti permette invece di "iniettarlo" nel circuito (funzione signal launcher).

Claudio_F

PS: riguardo al bruciacchiare ocio che alcuni componenti possono scoppiare (elettrolitici per sovratensione, led per sovratemperatura), altri si crepano con un discreto rumore, altri fumano soltanto ;)

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Claudio_F

Di solito non so, io ho iniziato smontando vecchie radio a valvole e il primo oggetto che ho costruito e' stato un semplicissimo alimentatore, pero' ero tredicenne.

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Arrangiologo

Il 22/06/2011 19.03, Claudio_F ha scritto:

sarebbero i compensatori di una volta?

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ishka

Claudio_F :

Senz'altro la prima, almeno le prime due volte.

Su Jameco ci sono tante idee: .

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Francesco Potortì

Anche quelli di adesso :)

E gia' che mi ci fai pensare... invece trimmer induttivi (a parte le medie frequenze e qualche nucleo con ferrite regolabile) mai visti o sentiti...

Claudio_F

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Claudio_F

Synth Mania ha scritto:

A proposito di kit e primi passi (o secondi...), io ho trovato questo sito, in inglese, con alcuni "tutorial", non so se era già stato segnalato (c'è anche il progetto per un alimentatore stabilizzato da 30V-5A che forse interessava qualcuno, in precedenza)...

Synth Mania

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Synth Mani

Synth Mania ha scritto:

Intendevo dire QUESTO sito:

:) :)

S.M.

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Synth Mani

Intanto ringrazio tutti per le risposte, e sopratutto ringrazio Claudio_F p= er le sue postate anche nell'altro post. A tal proposito vorrei riprendere delle cose che tu hai scritto di la. In p= articolare: "Per "mettere giu' qualche circuitino" come teoria ad un hobbysta basta e avanza la legge di ohm, il calcolo delle potenze, la sovrapposizione degli effetti e la carica/scarica di un condensatore. Poi la conoscenza dei componenti fondamentali e le configurazioni di base (serie/paralleli, polarizzazione, funzioni logiche nel campo digitale) Poi vedere tanti e tanti schemi per riuscire a scomporli in blocchi funzionali vedendo come tensioni e correnti vengono usate e manipolate."

Di quello che scrivi =E8 proprio quest'ultima cosa che mi mette in difficol= t=E0. Cio=E8 mi riesce semplice capire come accendere un led ma gi=E0 mi se= mbra estremamente complicato capire come accenderne, in alternanza, due. Fo= rse per il mio livello =E8 normale, ma mi chiedo per riuscire a capire ci= =F2 che livello devo raggiungere? Cosa mi tocca studiare? Sinceramente sto cercando di capire qualcosa dai libri e per adesso sono ar= rivato alle due leggi di Kirchhoff, ma da questo che ho appreso mi risulta = estremamente difficile applicarlo o capire a che cosa potr=E0 essere utile. Montare dei circuiti potr=E0 essere sicuramente utile per migliorare la man= ualit=E0, ma io desidererei capire perch=E8 quel determinato circuito riesc= e a fare quella ben determinata cosa.=20 Mi rassicurate sul fatto che studiando riuscir=F2 a capire come =E8 fatto u= n circuito o come idearne uno da solo? Siccome penso la risposta sia afferm= ativa allora chiedo quando dovr=F2 studiare per ottenere ci=F2? Quanti libr= i mi servono? Saluti e scusate per il lungo post pieno zeppo di perplessit=E0 ;-)

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Giovanni Ruggieri

Quanti libri mi servono? Saluti e scusate per il lungo post pieno zeppo di perplessità ;-)

io ho inziato con i manuali hoepli ( internet non esisteva nell 1980) adirittura da quelli con circuiti a valvole , circuiti che non ho mai realizzato ma che sono molto istruttivi. i manuali hoepli erano molto pratici , con esempi e schemi pratici , quello che basta per un hobbysta che deve iniziare . qualche manuale lo trovi anche su google libri , tanto per farsi un idea .

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kfm

Giovanni Ruggieri ha scritto:

La sintesi e le idee vengono con la pratica e osservando come altri=20 hanno svolto il lavoro (allo stesso modo in cui aver letto manuali di=20 grammatica non significa saper scrivere un romanzo).

Pian piano... l'apprendimento e' continuo ed incrementale. Parti da un circuito reale e cerca di capire cosa non capisci, il perche' ed infine quale parte di teoria potrebbe servire, eventualmente studiando un caso simile semplificato. Con qualche verifica pratica=20 ottieni il tuo "blocchetto di lego" che sai quando e dove attaccare.

Ah, qui lo dico e qui lo nego, molte cose all'inizio le puoi=20 blackboxare, rimandando i dettagli al momento in cui la blackbox non=20 sara' piu' adeguata e richiedera' un approfondimento.

Claudio_F

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Claudio_F

Ti serve il giusto equilibrio fra le due cose. Trovato questo, solo tu sai se per te possa essere meglio studiare prima e mettere in pratica poi, oppure il contrario e buttarti a capofitto nella pratica per studiare dopo la teoria di quello che hai osservato. Sono entrambi approcci validi e troverai sostenitori dell'uno o dell'altro a seconda di chi ti risponderà: un ingegnere tradizionale preferirà il primo approccio perchè più consono alla cultura accademica mentre un hobbysta il secondo che è più immediato e, se vogliamo, più divertente.

Personalmente sceglierei il secondo. Ho grande rispetto per il mondo accademico, ma di ingegneri ne ho visti tanti, e fra quelli che ho visto solo un numero compreso fra zero e uno erano in grado di fare qualcosa di non puramente teorico, seppur banale come ad esempio riparare una radiolina AM.

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asdf

asdf ha scritto:

Un giorno un aspirante ingegnere chiese a mio padre: "Mi faccia vedere com'è fatto un tester, devo far finta di saperlo usare, altrimenti il professore non mi ammette all'esame!"... :) :)

Synth Mania

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Synth Mani

asdf :

Al'università non si impara certo a riparare una radio, ma neanche cose molto più semplici. Lo studio è orientato ad altri scopi, per cui il metodo accademico non è adatto a un hobbysta. Quel che serve a un hobbysta è mettersi in mente di realizzare qualcosa, procedere a informarsi e poi provare. Io ho cominciato con un varialuce. Molto semplice e soddisfacente, unico neo richiede di smanettare con i 220V, il che è pericoloso :)

Poi mi feci fare un doppio regalo di Natale ed ebbi una scatola Philips con i contatti a molla e un po' di transistor, diodi, resistenze e condensatori, con la quale si potevano fare alcune decine di circuiti. Lì imparai tantissimo, pur se il manuale era avarissimo di spiegazioni. Da lì passai alle riviste.

Poi smisi per iscrivermi a ingegneria :)

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Francesco Potortì

Ma da hobbysta, cio=E8 da chi non ne fa una professione, applico consapevolmente le leggi di Kirchhoff o il teorema di Th=E9venin? In che modo si procede, sempre considerando che si voglia mettere su qualcosa di originale e non solo assemblare un circuito?

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Giovanni Ruggieri

consapevolmente le leggi di Kirchhoff o il teorema di Thévenin? In che modo si procede, sempre considerando che si voglia mettere su qualcosa di originale e non solo assemblare un circuito?

io questi 2 signori non so nemmeno chi siano . probabilmente ho delle enormi lacune , questo pero non mi impedisce di progettare piccoli circuiti, riparare tv , progettarmi da solo i pcb . in fondo non devo costruire e riparare gli ufo di area 51. io ero e sono un patito della radiofrequenza , ed ho cominciato costruirmi radio a cristallo , per poi passare ai radiomicrofoni , a ricevitori piu complessi. l'elettronica digitale e venuta in seguito e se posso la evito. procurati un tester , un saldatore , stagno , poi impara a costruirti i circuiti stampati . procurati un manuale di elettronica e/o radiotecnica , se trovi quelli della hoepli , come ho gia scritto sopra , oppure quelli di nuova elettronica , non sono il massimo ma a livello hobbystico e per iniziare vanno benissimo. inoltre per iniziare trova uno schema semplice , gia fatto , e prova a costruire il circuito e fallo funzionare , la progettazione partendo da zero verra in seguito , anche dopo anni . inoltre di fondamentale importanza e conoscere la legge di ohm ( sono un paio di divisioni e di moltiplicazioni ) ed imparare ad usare il tester ( per non magari misurare gli ampere in una presa a 230v ) .

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kfm

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