u.p.s diventa inverter ??

Prego un V.S. parere, in merito Vorrei modificare un piccolo U.P.S., in modo da poterlo utilizzare su un camper, come se fosse un inverter, ho pensato di eliminare la batteria interna dell?ups, e collegare i fili direttamente alla batteria del veicolo. L?uso di tale dispositivo sarà chiaramente rispettoso dei valori di carico indicati sulla targhetta dell?u.p.s. Secondo Voi quali sono le controindicazioni?

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Rossi Stefano
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Potrebbero esserci delle controindicazioni di tipo termico perche' spesso gli ups sono progettati per lavorare per tempi limitati, mentre tu vorresti usarlo per servizio continuo.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Gli U.P.S. sono composti sostanzialmente da un "alimentatore/caricabatterie", batteria, inverter. Se verifichi che: La batteria che togli ha la stessa tensione di quella dell'auto (12V, ci sono UPS che mandano alla sezione inverter 24V), la batteria dell'auto ha gli A/h necessari. Non hai problemi. Ti sconsiglio però di lasciare la macchina in moto durante l'uso, non so le potenze di cui stai parlando e del modello di UPS. Ciao

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Marnic

Si tende a confondere gli UPS con i soccorritori di rete. Gli UPS lavorano (TUTTI) anche quando è presente la tensione di rete, la sezione AC/DC è (per definizione) dimensionata per caricare la batteria E alimentare il carico, la sezione DC/AC prende la sua alimentazione sia dalla sezione AC/DC sia dalla batteria, in questo caso non hai nessuna interruzione dell'alimentazione nel caso di assenza rete I soccorritori hanno le stesse sezioni ma un relè di minima tensione commuta l'uscita verso il carico da rete a batteria/inverter in caso di assenza tensione, il carica batteria è dimensionato SOLO per ricaricare la batteria (1/10 della potenza dichiarata del soccorritore) ecco perchè costano meno, in questo caso si ha un piccolo buco di tensione (e molto probabile variazione di fase), spesso carichi tipo PC non risentono di questo grazie al loro alimentatore (condensatori).

In entrambi i casi la norma prescrive che la potenza dichiarata sia per servizio continuativo e a 20°C di temperatura ambiente.

Ciao

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Marnic

Rossi Stefano ha scritto:

L'importante è collegarlo alla batteria di servizio, e non a quella del motore.

ciao

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Fabio

Hai ragione. Tipicamente quelli da pc a basso costo non hanno la sezione invertente in funzione continuamente.

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Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

Marnic wrote: >>Potrebbero esserci delle controindicazioni di tipo termico perche' >>spesso gli ups sono progettati per lavorare per tempi limitati, mentre >>tu vorresti usarlo per servizio continuo. >>

Non è proprio così, diciamo che hai diverse topologie di ups, gli ups che alimentano il carico sempre da inverter sono chiamati "on line", quelli che alimentano il carico da inverter solo, quando manca la rete sono chiamati "off-line". Spesso negli ups evoluti puoi decidere quale dei due modi di funzionamento vuoi avere. In ogni caso hai sempre un interruttore statico o meccanico tra inverter e carico. Se la rete è buona puoi rimanere su di essa e commutare su inverter in caso di mancanza rete o se la rete stessa esce da valori stabiliti, come ad esempio ampiezza e/o distorsione. Questo è molto sentito in impianti con ups di grande potenza in quanto il rendimento da rete è superiore al rendimento da inverter e questo si traduce in un risparmio di gestione.

Per quanto riguarda la commutazione del carico da rete a inverter ( e viceversa) non è detto che essa debba realizzata con un rele o teleruttore, può essere anche un interuttore statico, con tempi di chiusura molto più ridotti rispetto a un interuttore meccanico.

Inoltre anche se sei in condizione di ups "on line" puoi avere la situazione in cui sei costretto a commutare il carico su rete (spesso chiamata rete di riserva) proprio per non perdere il carico, vedi il caso di improvvisi sovraccarichi. La gestione negli ups di questo interruttore, spesso chiamato di riserva ,è molto delicata e per certi aspetti critica.

Dipende ancora molto dalla tipologia dell'ups. Quello che tu descrivi è una configurazione molto comune e usata, ma non è l'unica. Ad esempio se l'ups in questione ha un "power factor corrector", devi usare un carica batteria dedicato allo scopo. Non puoi più usare il raddrizzatore controllato o parzialmente controllato che hai nella situazione che tu descrivi.

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stefano delfiore

Vedo che te ne intendi, e questo è molto bello! diciamo che traducendo UPS si intendevano quelli che oggi si chiamano "on-line" poi e anche le norme (che per altro le fanno i costruttori) hanno esteso il termine UPS alla "funzione d'uso" generando di fatto confusione: ha funzione d'uso un off-line quanto un on-line per l'illuminazione ad esempio non è così se devi alimentare un carico sensibile alla fase o alle micro interruzioni, nelle navi in banchina ad esempio è frequente un parallelo tra generatori di bordo e presa da terra (carico sensibile alla fase), in questo caso gli off-line non sono UPS per funzione d'uso. Concordo sulla delicatezza della "rete di riserva"; nata dal concetto di permettere la manutenzione dell'UPS senzastaccare il carico, anche qui qualche assurdo pensatore ne ha voluto fare una sicurezza della sicurezza; quando trovo un progetto con questa commutazione in automatico chiedo al progettista se ha verificato quante volte vi sia la probabilità di un sovraccarico in coincidenza con assenza rete e comunque dove pensa di andare a prendere l'alimentazione per la rete di riserva 8-| (centrali nucleari a parte) Siamo partiti da un camper per arrivare ad una centrale nucleare :-))))) Il mio post si riferiva alla possibilità del servizio continuativo e la distinzione era molto semplificata, molto più corretta la tua. Certo che i costruttori ci mettono del loro per fare casino (e vendere gli off-line come on-line) Grazie Ciao

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Marnic

fa piacere discutere con persone che conoscono l'argomento e vedo che anche tu lo conosci bene.

In

Per rete di riserva intendo un ingresso separato dell'ups al quale puoi collegare ad esempio l'uscita di un gruppo elettrogeno. In mancanza di una rete dedicata lo si collega alla rete di ingresso. Per la manutenzione dell'ups è l'interuttore di bypass che, scollega completamente l'ups dalla rete e dal carico e, mantiene il carico sulla rete di ingresso.

il sovraccarico lo puoi avere anche in condizioni di presenza rete, l'inveter non è più in grado di "dare" tutto quello che chiede il carico, quindi si deve passare su rete di riserva. E' chiaro che l'uscita dell'ups deve essere sempre in fase con la rete, altrimenti la commutazione potrebbe fare dei danni. La rete di riserva spesso, non è poi altro che la rete di ingresso ma, questa generalmente ha più capacità di sovraccarico dell'inverter.

In effetti hai ragione si è partiti da semplici inverter, quasi sempre, con uscita in onda quadra e, siamo arrivati a discutere sulla gestione dello statico di riserva di ups ben più complessi. grazie a te

ciao Stefano

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stefano delfiore

OK

--------------- Mode OT on

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Bah, diciamo che "elettricamente" parlando la cosa funziona, credo si entri (e questo spiega l'OT iniziale) nel campo della filosofia di pensiero, mi ci butto sperando di non disturbare il 3D. Io intendo, e gestisco progettualmente, il sovraccarico come un guasto e come tale va eliminato in modo selettivo. Fatta questa premessa, se vuoi discutibile, facciamo un esempio: Hai 10 carichi sotto continuità, uno di essi va in sovraccarico; a questo punto passeresti 9 carichi "buoni" ad una rete senza continuità, si può fare, ma è una scelta quanto meno opinabile, rimane poi un punto.... il sovraccarico, è ancora lì, rischi che la cosa peggiori e le protezioni di quella linea stacchino tutto.

Personalmente preferisco suddividere su linee diverse i carichi alimentati da UPS e intervenire sul singolo in caso di guasto. Se il sovraccarico è una regola di funzionamento normale.... va da sè che non si tratta di sovraccarico ma di condizione che va opportunamente dimensionata (Iz del cavo, tipo di curva degli sganciatori e anche potenza a monte). Ripeto è un opinione e soprattutto non può prescindere troppo dal contesto impiantistico, ci sono sicuramente casi dove il male minore è passare tutto sotto rete normale. Ciao

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Marnic

Sotto questo punto di vista (guasto di un carico) concordo pienamente con te, bisogna scollegare quel carico.

ciao Stefano

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stefano delfiore

Il Thu, 13 Nov 2003 13:40:17 +0000, Franco scrisse:

potrebbe sempre aggiungere una ventolina a 12 V. Magari forando il case dell'ups a mo' di gruviera nei punti opportuni e inserendo la suddetta esternamente se manca spazio dentro.

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AAARRRGH

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