Mi piacerebbe un vostro parere

Son capitato per puro caso sulla pagina del link, gli argomenti trattati nel sito (esoteria, catastrofismo etc. etc.) non mi dicono nulla di buono (son di tutt'altra "parrocchia"), ma ho visto sto "circuito" e chiedo un parere se possa o meno funzionare (sono molto scettico):

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El_Ciula
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Il 21/12/2011 22.58, El_Ciula ha scritto:

interessante. Sono troppo stanco per pensare (già mi riesce poco di mio), potrebbe andrare.

Lascio il condizionale perché non conosco il "gradiente elettrico della terra" citato all'inizio...qualcuno mi spiega cos'è? io so solo che mi ha fatto venire in mente i Tethered...

Ciao Ste

--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

"El_Ciula" ha scritto nel messaggio news:4ef25686$0$6830$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

qualcosa ricordavo, e ho con difficoltà trobato questo:

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Il passaggio è "...realizzare generatori elettrici in orbita che utilizzino l'interazione del filo conduttore con il campo magnetico terrestre..." Non mi pare di aver assistito a sviluppi, nonostante sia trascorso un po' di tempo. Magari funziona, ma la potenza ottenuta è trascurabile.

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marcopolo

Il 21/12/2011 23.40, marcopolo ha scritto:

credo che le cose siano distinte...in uno si parla di elettricità statica (lo stendibiancheria)...l'altro è un conduttore che si muove in un campo magnetico...

Ste

--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

"PeSte" ha scritto

... un conduttore che si muove in

Quello del tethered è un esperimento che (da ignorante) mi ha sempre lasciato perplesso. Penso in particolare alla legge di conservazione dell'energia e alla coppia frenante che si dovrebbe instaurare nel sistema quando si utilizza il generatore. Per il primo punto: un sistema satellite-guinzaglio-massa non è forse un sistema che viaggia per inerzia? Se sì, se comincio a sottrargli energia prima o poi dovrà rallentare, e alla fine, precipitare... O no? Per il secondo punto: il guinzaglio non dovrebbe, una volta iniziato l'assorbimento di energia, rallentare, e in definitiva, incominciare a descrivere una spirale? Ci sarebbe, a contrastarla, la forza centrifuga della massa "appesa"; è forse la forza di trazione sul filo causata da questa coppia frenante che ha fatto fallire per due volte l'esperimento per rottura del cavo?

Ciao OlMirko

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strelnikov

"strelnikov" :

Sì, infatti non è un sistema di propulsione.

Su c'è un resoconto, più dettagli sulle rotture si trovano ad .

Entrambe le rotture furono dovute a banali errori di costruzione.

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Francesco Potortì

Francesco "Potortì" ha scritto:

Vabbè, ma la divagazione la fa sempre da padrona...

Dell'idea del link che non c'entra un tubo con quella spaziale che ne dite?

Avete mai visto una roba simile?

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El_Ciula

asdf ha scritto:

Perchè parli di fulmini?

Questi non li menzionano.

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El_Ciula

"El_Ciula" ha scritto

Il punto che mi lascia perplesso è il sistema dello spark gap per eccitare il trasformatore. Un sistema del genere deve avere un rendimento infimo... Bisognerebbe escogitare qualcosa per trasformare l'elevata impedenza di ingresso, che so, capacità commutate? Mi viene in mente, giusto a livello d'idea, un ipotetico grosso condensatore variabile come serbatoio, direttamente connesso all'antenna, da alzare progressivamente man mano si carica per mantenere il carico continuamente adattato. Partirei con pochi pf, poi, caricatolo a qualche kV, manterrei la tensione costante avvicinando le armature man mano si carica. Infine, periodicamente, farei fare alla capacità un grosso step (*100?) per trasformare l'energia immagazzinata a una tensione più utilizzabile da uno switching, che caricherebbe la batteria. Svuotatolo, riallontanerei le armature e ricomincerei il ciclo. Non so se mi sono capito bene... In alternativa, aggiungerei condensatori discreti in parallelo, ma ne nascerebbero picchi di corrente che temo abbatterebbero di nuovo il rendimento...

Ciao OlMirko

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strelnikov

Ma Franklin lavorava coi fulmini.

Quel sistema non utilizza i fulmini.

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Francesco Potortì

Vero, hai ragione. Lo schemino è praticamente identico ad uno "per i fulmini" visto credo due o tre anni fa su un sitarello di quelli che raccolgono schemi in giro e poi li ripubblicano privi del testo originale e senza citare la fonte.

Ciò però non rende l'accrocco più funzionale di quelli che cercano di sfruttare l'energia dei fulmini, anzi. ...E la candela è pure collegata nel posto sbagliato: dovrebbe essere messa fra "antenna" e terra a fungere da crowbar, non in serie.

Il problema di questi arnesi non è se il principio funzioni o meno, perchè anche un filo di 10 cm raccoglie energia (se così non fosse nessuna radio funzionerebbe) ma se e quanto convenga l'implementazione, cioè se quello che si raccoglie coprirà le spese di materiali, tempo e dimensioni. E la risposta è no.

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asdf

asdf ha scritto:

Hai qualche altro schema per capirci qualcosa?

Io non lo vorrei realizzare, ma mi sa tanto che se capita un giorno che non ho un tubo da fare ci scappa, ma almeno avere qualcosa che se pur inutilmente funzioni...

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El_Ciula

E la candela è pure collegata

No, perché?... Al limite discuterei se metterla sotto o sopra al nodo del condensatore. Oppure la collegherei come dici tu, e metterei il condensatore in serie al primario della bobina.

Ciao OlMirko

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strelnikov

Purtroppo no perchè mi tengo alla larga da certe cose. Ma di roba simile se ne trova parecchia in giro. Più recentemente avevo trovato un'altra cosa del genere: un moltiplicatore di tensione a diodi e condensatori che avrebbe dovuto captare i campi elettrici o elettromagnetici e amplificarne la tensione per alimentare apparecchi o caricare batterie. Ricordo solo che il sito che lo aveva pubblicato era greco e qualuque tentativo di commentare sull'assurdità della cosa otteneva la cancellazione dei post. Alla fine il sito è finito nel killfile mentale e buonanotte.

Provaci, non bisogna mai essere prevenuti. Male che vada hai perso qualche ora, e se poi funziona potrai sbugiardare me e tutti quelli che non ci credono in pubblico. Direi che ne vale la pena:)

Io ho già dato: il ricevitore per ascoltare le voci dei morti me lo sono costruito a 12 anni, e naturalmente non ci ho sentito un tubo (forse perchè il tubo era ancora vivo:).

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asdf

La candela in parallelo fra antenna e terra è un accorgimento usato da molti decenni per avere un minimo di protezione sulle antenne riceventi in caso di extratensioni. Ecco un esempio:

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Ovviamente la candela deve essere del tipo non resistivo, e comunque non credo possa riparare dai fulmini diretti: un fulmine fonde praticamente tutto quello che tocca, candele incluse, ma se cade molto vicino ed induce una tensione abbastanza forte, la candela ne scarica buona parte a terra proteggendo gli apparati, facendo però passare indisturbati i segnali che interessano. Praticamente è come se facesse da varistore.

Collegata in serie, come da schema, finchè la tensione non raggiunge il valore necessario per far scoccare la scintilla (centinaia-migliaia di volt) a valle non arriva nulla, perciò sembra proprio messa lì per far funzionare la cosa solo con i fulmini.

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asdf

asdf :

Meglio, da scaricatore a gas. Ma con l'aria come gas, e priva di taratura se non occhiometrica. Giusto?

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Francesco Potortì

asdf ha scritto:

Si, ma non c'entra con lo schema, le candele le usano pure come scaricatori sulle linee elettriche nei casolari in montagna, 2 candele come per l'antenna che hai mostrato una su fase l'altra su neuto che si "chiudono" a terra con un bel picchettone.

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El_Ciula

"asdf" ha scritto

Secondo me è stata messa lì con l'intento di generare un impulso per il primario della bobina. Google dà l'aria secca a 3KV/mm. Solo camminando con le suole di gomma ho prodotto scintille ben più lunghe. Per me è plausibile che, con aereo opportuno e in giorni di aria secca, qualche impulso ogni tanto venga generato, tanto per verificare il principio. Per aumentare l'energia di tali impulsi si potrebbe sfruttare la carica nel condensatore, spostando la candela al di sotto del nodo del condensatore stesso, oppure collegando il condensatore in serie alla bobina e la candela tra antenna e terra. Quando la V ai capi del condensatore supera la soglia della candela, questo si scarica facendo passare corrente nel primario. Eventualmente si potrebbe sostituire la candela con uno scaricatore a gas, del tipo di quelli che si trovano negli accenditori per fornelli. Se non ricordo male, hanno soglie attorno ai 250-300V.

Ciao OlMirko

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strelnikov

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