trasformatori audio autocostruiti

Salve a tutti,

vista la difficolta' di reperibilita' (ed i costi) dei trasformatori audio (sia quelli di discreta potenza per le valvole che quelli piccoli che si usavano nelle radioline a transistor molti anni fa), mi chiedevo se e' possibile costruirseli per conto proprio, magari molto rudimentali...

in particolare il fattore realmente critico credo siano le dimensioni... e' possibile utilizzare anche piccoli toroidi (magari i classici mescola grigia del tipo fino ad 1Mhz) al posto dei lamierini, magari solo in ricezione o modesta trasmissione?

Come ci si deve comportare per ottenere il rapporto desiderato e calcolare il numero di spire (es. 8ohm / 1Kohm su primario / secondario)?

Ho visto talvolta utilizzare semplici trasformatori per alimentatori, ma per i miei propositi sono decisamente troppo grandi

Grazie a chi vorra' darmi spiegazioni.

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Ubik3
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Non e' una cosa proprio semplice ed empirica...

Su questo sito puoi trovare qualche informazione interessante:

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Saluti.

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Tomaso Ferrando

per l'audio dicono che il top siano i lamierini a granuli orientati. io nn ho mai visto trasformatori torroidali per le valvole.. esistono!?

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xdecax

Ah neanche io li ho mai visti... mi chiedevo solo se teoricamente e' possibile ottenere qualcosa...

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Ubik3

Trasformatori di uscita valvolari toroidali ne esistono, anzi sono al top della qualit=E0. Il nucleo =E8 quello al silicio a grani orientati, lo stesso utilizzato per i trasformatori di rete. Per un ampli 4xEL34 il nucleo =E8 grosso modo quello di un trasformatore di rete da 200VA. Il vantaggio di usare il nucleo toroidale =E8 la elevata induttanza primaria e la bassa induttanza dispersa tra primario e secondario che si riescono ad ottenere. Credo che la costruzione manuale sia estenuante, ma non impossibile. I nuclei toroidali in ferrite non sono assolutamente adatti, avendo una permeabilit=E0 e una una Bmax troppo basse.

Ciao.

lucky

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lucky

Ciao Per i trasformatori audio serve che la reattanza induttiva , alla frequenza minima in uso, sia fra 3 e 5 volte l'impedenza di chiusura di qiel avvolgimento. Di qui ricavi l'induttanza necessaria, Poi avvolgi 10 spire sul nucleo che vorresti usare , misuri l'induttanza e fai il conticino delle spire ricordando che l'induttanzsa varia col quadrato del numero di spire... e che ha anche una resistenza !!. E capirai che le dimensioni che ti preoccupano...sono necessarie , e i tnuclei in fetrrite non sono adatti. !! Comunque trovando i nuclei (lamierini) , il filo smaltato, e una semplice avvolgitrice ,difficolta' non ve ne sono.

Per alimentatori, per aver nuclei piccoli occorre passare ai sistemi switching.ad alta frequenza, dove la reattanza dipendendo dalla frequenza ,si realizza con modeste induttanze.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

Ubik3 ha scritto:

Capisco il piacere del "fai da te", ed ho apprezzato moltissimo il tuo sito che parla di variabili a "sigaro" etc. Però, nel caso di piccoli trasformatori audio, la vedo proprio dura. Soprattutto per il numero di spire necessarie e il diametro del filo, che credo sia inferiore al decimo di millimetro. Sto giunto affrontando un problema simile, ma forse più semplice, che consiste nell'avvolgere, ben allineate, 700 spire di filo da 0.1-0.2mm su una bacchetta di ferrite. Penso dovrò progettarmi una bobinatrice dedicata. Per i nuclei toroidali lascerei proprio stare. Ho visto un disegno che fa vedere come funziona la macchina avvolgitrice ed è veramente "pazzesca".

Ciao. Giuliano

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JUL

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