microfono a carbone

Stimolato dalla costruzione di semplici progetti che utilizzano le valvole, mi chiedo come siano in realta' realizzate le capsule microfoniche a carbone, e se e' possibile (anche con modesti risultati) l'autocostruzione.

Naturalmente non mi aspetto di poter utilizzare la carbonella da barbecue :-) ma mi piacerebbe conoscere i principi di funzionamento di questo oggetto e le possibili rudimentali autocostruzioni...

Mi chiedo inoltre quanta corrente e tensione possono sopportare nel loro funzionamento...

Reply to
Ubik3
Loading thread data ...

Ubik3 ha scritto:

all'interno della capsula c'=E8 polvere di carbone che in base alle compressioni dovute alle onde sonore viene compressa e rarefatta in questo modo si ha una resistenza variabile che approssima (male) i suoni captati.

non saprei

Reply to
Manuel Fantoni

formatting link

Buona ricerca.

Saluti.

--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Reply to
Tomaso Ferrando

Ubik3 ha scritto:

Le capsule microfoniche a carbone erano utilizzate in modo massiccio nei telefoni di alcuni decenni fa, erano costituite da una membrana che trasferiva le onde sonore come variazioni di pressione su un cilindretto metallico pieno di polvere di carbone. Queste variazioni di pressione sono in grado di modificare la resistenza elettrica della polvere di carbone. Per cui se il microfono =E8 alimentato con una debole corrente i suoni captati dal microfono si trasformano in variazioni di tensione possono essere amplificati o comunque trasportati su una coppia di fili.

Mi ricordo vagamente che le capsule telefoniche avevano una resistenza di base di 100-200 ohm e le correnti in gioco erano al max qualche milliampere

Ciao fausto

Reply to
Fausto

Ringrazio tutti!

in effetti una ricerca preventiva su google mi aveva portato a questa interessante immagine:

formatting link

il blocchetto (credo sia di carbone) somiglia terribilmente a quello che si trova nelle batterie stilo (o similari)... o mi sbaglio?

Sembra pero' compatto...

Reply to
Ubik3

Presumo comunque che lo stesso blocchetto delle pile stilo di cui parlavo possa, se pulito ed in qualche maniera polverizzato, essere usato per questo scopo...

Reply to
Ubik3

Ubik3 ha scritto:

non credo ti convenga usare quel materiale, credo che sia estremamente tossico e poi il carbone deve essere secco nelle batterie credo che sia abbastanza impregnato

Reply to
Manuel Fantoni

"Ubik3" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@e3g2000cwe.googlegroups.com...

..se ti riferisci all'elettrodo positivo delle zinco-carbone si, perchè è grafite..il resto mi pare sia un composto a base di ossido di manganese e lo lascerei perdere...

Reply to
Stefano

Caspita, se e' tossico sono sistemato molto male... sventro le zinco carbone da anni per i blocchetti che uso per l'elettrolisi...

Ti ringrazio per l'avvertimento... mi informero' :-o

Reply to
Ubik3

=E8

lo

Si si... il composto lo getto subito via :-)

Grazie per le info, faro' delle prove!

Reply to
Ubik3

Ubik3 ha scritto:

Secondo me quello della foto è un tipo di microfono primordiale ce fa uso di una barretta di grafite carbone di storta basando la variazione resistiva sul variare della pressione di contatto sui supporti. Nei microfoni a carbone convenzionali, alla membrana è attaccato un sacchettino clndrico di tela finissima, di diametro molto inferiore a quello della stessa membrana, pieno di granulato di carbone; al fondo del sacchetto c'è un dischetto metallico che forma l'altro terminale e che è fissato al fondo del contenitore. _______________ | | | | | ---- | -------|-------

Puoi triturare in granuli da 1/2 fino a 1 mm., carboni da pila, che non sono certo pericolosi da maneggiare: il biossido di manganese è insolubile ed è tossico solo per ingestione o inalazione, non per contatto con la cute. Paolo

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Reply to
pieffe

Il giorno 5 Sep 2006 02:40:59 -0700, "Ubik3" ha scritto:

Mi hai ricordato una cosa di tanti ma tanti anni fa... :-)

Usavo i barattoli di plastica rigida per conservare il caffè, praticavo due fori sul fondo, facevo passare due elettrodi di carbone, sigillavo i fori con il Bostik, collegavo un alimentatore agli elettrodi e via...

Hai mai provato con acqua e sale da cucina? Ottieni ipoclorito di sodio (la varecchina).

Una versione più "sofisticata" era la cella per elettrolisi con setto poroso tra anodo e catodo, setto realizzato con più strati di carta da cucina o fazzoletti di carta o... carta igienica (!)

Con acqua e sale da cucina si otteneva in una metà una soluzione di gas cloro, e nell'altra metà una soluzione di idrossido di sodio (attenti alle dita!)

Reply to
Luigi

Ubik3 ha scritto:

Mi hai fatto tornare in dietro tanti anni quando l'elettronica era il mio hobby preferito.

Un microfono a carbone molto rudimentale lo realizzavo con due lamette da barba parallele fissate di taglio su una scatola di cartone e una barretta di grafite (la mina delle matite) messa sopra di traverso. Più rudimentale di così...

Ciao

--
Tino
http://www.mynewsgate.net/mp.php?u=18227
Reply to
Tino

Vi ringrazio tutti per i preziosi suggerimenti!

Per paolo (pieffe): uno dei due terminali e' la 'base' metallica in fondo al microfono (non c'e' dubbio), ma l'altro terminale e' dentro il sacchetto o nella membrana metallica? credo quasi sicuramente dentro il sacchetto, ma mi e' venuto il dubbio (forse il sacchetto fa da componente capacitiva, quindi il terminale va sulla membrana?).

Questo attrezzino ha attirato la mia attenzione da quando sto iniziando a scoprire il bel mondo delle valvole... per quanto rudimentale ha proprieta' molto interessanti e singolari (ricorda un po' il coherer...) e, per quanto la resa audio sia scarsa, puo' trovare utili e semplici applicazioni...

Esempio? un rudimentale interfono: il microfono a carbone, una batteria da 9V, un piccolo altoparlantino ed un piccolo trasformatore audio da radiolina d'altri tempi, una decina di metri di cavetto bipolare... tutto qui. Nessuno componente attivo (beh... la batteria) e, provato... funziona!

Per non parlare dell'uso come modulatore per le valvole... praticamente basta lui da solo!

Quando ne parlo con altri appassionati di elettronica, mi guardano con compassione... beh buon per loro... si tengano pure i loro microscopici smd e le pinzette... io mi diverto di piu' cosi' :-)

Per luigi... io mi divertivo a fare la classica idrolisi dell'acqua... e poi incendiavo l'idrogeno per far prendere un accidente a chi mi stava intorno... scherzi da prete di gioventu' :-\

Reply to
Ubik3

Ubik3 ha scritto:

Piccola curiosit=E0: il microfono a carbone pu=F2 essere usato come elemento attivo, ed ha svolto questa funzione per le prime linee telefoniche a lunga distanza. Si usava un altoparlante che 'premeva' su un sistema a grani di carbone e ne modificava la resistenza. Giocando sulla corrente di alimentazione si poteva ottenere una sufficiente amplificazione di tensione. Il sistema aveva il difetto, tipico del microfono a carbone, che il riscaldamneto e conseguente dilatazione dei grani mandava tutto in tilt, per cui non si poteva eccedere con la amplificazione.

E' proprio in questo uso, quando vuoi fargli controllare tutta una corrente di catodo, che si rischia la situazione di cui sopra. Per=F2 =E8 ugualmente un giochino sfizioso.

Fregatene. Come dicevano nei western, gli uomini si dividono in due categorie: quelli che sono e quelli che hanno. Oppure, quelli che fanno e quelli che comprano. Tu forse esageri un po', ma meglio la tua esagerazione che quella opposta

io mettevo una bottiglietta rovesciata sull'elettrodo per raccogliere l'idrogeno, poi la spostavo a collo in gi=F9 su una candela accesa. Non sempre aspettavo che tutta l'aria (e relativo ossigeno) fosse uscita, per cui ho ancora la cicatrice di una scheggia di vetro sul polso sinistro.

Ciao

Tullio

Reply to
Tullio Mariani

Ubik3 ha scritto:

L'altro terminale è spesso la stessa membrana dato che è metallica, ma in caso di membrana non conduttrice basta mettere un'altro dischetto nel sacchetto. La funzione è solo di resistenza variabile dato che le vibrazioni fanno cambiare il contatto reciproco fra i granuli.

Puoi anche eliminare il trasformatore e funziona, pilotando direttamente l'altoparlante con la corrente modulata dal microfono.

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Reply to
pieffe

Il giorno 6 Sep 2006 04:14:30 -0700, "Tullio Mariani" ha scritto:

Tutto sommato erano meno pericolose (relativamente) le soluzioni di ipoclorito e soda caustica... :-)

Reply to
Luigi

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.