trasformatori amperometrici in linea oppure infilati?

Il giorno 3 Mar 2006 11:12:56 -0800, "nanofuc" ha scritto:

Se ci ragioni un attimo, capirai che è la stessa cosa. Nel caso il TA sia passante è come se tu avessi una mezza spira di primario, mentre quando devi misurare correnti più basse ti servono più spire e devi fare il collegamento in serie.

La tensione di isolamento è scritta nelle caratteristiche del TA, se è questo che intendi. Comunque i TA devono lavorare su una impedenza bassa, altrimenti perdono linearità

A seconda della corrente da misurare.

-- ciao Stefano

SB ha scritto:

Ricordo dei bei tempi di scuola: i T A devono sempre lavorare col secondario su carico (eventualmente metterlo in corto circuito) poprio per evitare che la tensione secondaria salga a valori pericolosi . Piero

ario,

_UNA_ spira. Le mezze spire non esistono (esistono spire parzialmente concatenate, ma non =E8 questo il caso).

Ciao.

lucky

Il giorno 4 Mar 2006 08:57:25 -0800, "lucky" ha scritto:

In effetti ci avevo pensato prima di scrivere mezza spira.

Ma allora se il filo invece che essere passante al centro facesse un giro intorno al toroide, realizzando quindi una spira intera di primario, si concatenerebbe lo stesso flusso di prima?

-- ciao Stefano

Se passa una sola volta nel "buco" conta sempre una spira, se passa due volte conta sempre 2 spire, e cos=EC via. In effetti tra passare all'estermo vicino o lontano dal nucleo quello che cambia =E8 solo un po' l'accoppiamento, ma in misura che non influenza la classe dello strumento. La spira, vicino o lontano si chiude, e quindi completa, sempre.

Ciao.

lucky