lampade alogene e trasformatori

Devo alimentare dei faretti alogeni 12V 50W. Meglio un trasformatore elettronico (piccolo e leggero) o elettromeccanico (lamellare) ?

Ho provato un trasformatore elettronico ma impiega dai 5 ai 30 secondi prima di accendere la lampada. È una caratteristica comune a tutti i trasformatori elettronici? Oppure mi hanno dato un traformatore elettronico difettoso?

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Carlino
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Hal9000

purtroppo la lampada alogena, all'istante iniziale (avendo i filamenti freddi) ha un valore resistivo molto più basso di quello presente a regime di esercizio, e quindi l'assorbimento di corrente all'avvio è molto maggiore di Pnom/Vnom. Potrebbe essere invece che difettoso semplicemente nato per una potenza diversa da quella riportata in etichetta, oppure per un tipo di lampada a incandescenza di tipo non alogeno. In genere, sugli apparecchi per l'illuminazione viene riportato anche il tipo di lampada supportata. Qualora questo dato sia assente, potrebbe esserci il riferimento al tipo di attacco della lampada, che non è un dato certo per individuare una lampada, ma è molto utile per escluderne alcuni tipi.

saluti iw5dei

p.s. : Che marca sono, Tector per caso?

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IW5DEI

sul corpo del trasformatore è indicato il range di funzionamento: 20 - 60 W la lampada è da 50W

mi è stato venduto come trasformatore per lampade alogene. il venditore mi sembra molto serio è si è detto pronto a cambiarlo.

Sono di una marca cinese: gedi

Stavo pensando di farmeli sostituire con dei relco (italiani), elettronici. Oppure sono da preferire i tradizionali trasformatori elettromeccanici a lamelle? Cosa ne pensi?

73' :-)

IW0FLG

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Carlino

Non so come li fanno adesso (magari sono piu' rispettosi delle normative CE), i due elettronici che ho io in casa disturbano la radio dalle onde medie fino ai 40MHz circa del baby-monitor Chicco e avrei tanta voglia di cambiarli. Una volta ne ho smontato uno rotto (fatica, era tutto incatramato) e ho capito il perche' di tanto rumore: pilotava la lampada in onda quadra ad alta frequenza per risparmiare diodi e condensatori! Quelli a trasformatore, non solo sono piu' pesanti: se non li monti con cura possono ronzare. Ne ho uno per illuminare l'interno di un mobile e si fa sentire!

Ciao, RoV

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RoV

Già il fatto che abbiano dato un range di potenze ammesse lascia un po' di preoccupazione.

- Hai per caso provato ad accenderlo con un carico da 1W (ad esempio una resistenza) per far partire l'oscillatore e poi connettere i 50W desiderati in uscita?

- Come si comporta, se una volta che sei riuscito ad accendere la lampada, interrompi la tensione di rete per un tempo tale da non far raffreddare troppo la lampada (ad esempio 0.5÷2.0 sec.) ?

- Il comportamento è strano, in genere sono tutti autooscillanti, non dovrebbe esserci molta differenza tra un pezzo e l'altro, salvo che per queste anomalie più comuni: - Il nucleo del trasformatore finale (quello che ha i secondario direttamente collegato alla lampada) ha una crepa sulla ferrite (causato da incuria durante trasporto e/o stoccaggio) oppure un GAP non idoneo, ad esempio i due seminuclei a forma di "E" si sono allontanati perchè accoppiati con una resina troppo sensibile alla temperatura (essendo cinesi c'e' da aspettarsi di tutto).

- Se il trasformatore e' toroidale, allora le mie ipotesi non valgono più.

- Mi spiace (NON PER LE TUE TASCHE, ma per il piacere di capire il problema), che il rivenditore sia disposto a cambiartelo. Dunque avrai poco stimolo a risolvere il problema. Altrimenti avrebbe potuto essere interessante provare a ridurre di una o frazione di spira il secondario del trasformatore finale, oppure aggiungere una capacità da 1uF 400V in uscita al ponte raddrizzatore della tensione di rete. A meno che non sia resinato.

Beh! Dal punto di vista qualitativo, quello è indistruttibile ed ha anche un buon rendimento. Ma se ti sei proposto di utilizzare l'elettronico è per motivi di spazio, peso e ingombro, vero ? Per il resto, mi avvalgo della facoltà di non rispondere, dato che non conosco il tuo caso specifico.

Penso che se avessi lo spazio utilizzerei il buon vecchio trasf lamellare o toroidale. Anche se confesso di aver utilizzato più volte, per applicazioni esclusivamente domestiche, l'elettronico. Comunque mai per alimentare delle lampade. La praticità di questi alimentatori ti consente di creare un trasformatore con il secondario alla tensione che meglio desideri, con ago e filo e poche spire. Devi solo tenere in esame di utilizzare diodi veloci per raddrizzare e considerare che in uscita c'e' una portante modulata in AM con modulante 50Hz (detto tra colleghi) e quindi della componente 50Hz utilizzi molto di più la cresta del resto, è meglio essere previdenti di almeno il doppio sulla portata del trasformatore. (Che è sempre più piccolo e leggero di un trasf.lamellare). A livello domestico, con questo sistema ho il caricabatterie per auto e l'alimentatore del trapanino Dremel che avevo perso (e che una volta ultimato il lavoro ho ritrovato).

Saluti Iw5dei

P.S.: io in qualità di radioamatore mi ritengo pensionato (inattivo da 10 anni), le trasmissioni terminarono con l'acquisizione di un numero di mogli pari a uno, adesso sto solo utilizzando il vecchio nominativo su NG.

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IW5DEI

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