Trasformatore d'alimentazione in saturazione

Ciao a tutti

In un apparecchio che sto costruendo ho usato per l'alimentazione un piccolo trasformatore da circuito stampato che ho recuperato da una vecchia scheda, forse di un televisore. E' grigio, 30x30x32mm e ha due secondari a 9V che ho messo in parallelo.

raddrizzata per misurare, tramite un rapporto, la tensione di rete, ma dopo aver constatato che la tensione visualizzata sul display inspiegabilmente non variava al variare della tensione di rete, con

tosata, come un amplificatore a transitor in clipping! Non credevo che un trasformatore potesse arrivare a tanto...

Per risolvere il problema ho provato a misurare la tensione facendo scorrere un po' di corrente nel LED di un fotoaccoppiatore (dopo averla

sensibilissimo alle variazioni di temperatura, producendo variazioni di decine di volt nella tensione visualizzata se provo a riscaldare a raffreddare un po' la zona del fotoaccoppiatore stesso!

Ho pensato, allora, di provare a cambiare il traformatore di

Posso sperare che questo trasformatore non saturi?

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Grazie

Auguri a tutti di un buon anno nuovo Gianluca

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LAB
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LAB ha scritto:

nte

tori

iccolo

ho utilizzato anch'io un piccolo trasformatore per controllare la V di rete, con il primario a 220V. nel mio caso ho dovuto far scorrere una piccola corrente sul secondario a 9V,usando una R,altrimenti la forma d'onda non era sinusoidale ,ma abbastanza distorta...comunque funzionava bene solo sopra a 50V,sotto era poco lineare.

della BB oppure quelli dell'AD

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emilio

Il 30/12/21 18:41, emilio ha scritto:

Caricando con 100 ohm (circa 90mA), la tensione scende da 26,4 Vpp (10Vrms secondo il Rigol) a 24,4Vpp (9,2Vrms), ma i picchi rimangono piatti...

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LAB

Il 30/12/21 18:41, emilio ha scritto:

Una volta esistevano anche i trasformatori ferrorisonanti, per matenere costante la tensione al variare della tensione di rete e ridurre il calore prodotto dai regolatori. Per esempio, era usato nell'alimentatore dei mixer video Ampex, che era alto qualcosa come 4 o 5RU e pesantissimo. Questo trasformatore, seppure non ferrorisonante, potrebbe essere stato costruito per lavorare in saturazione per la stessa ragione.

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LAB

LAB ha scritto:

90mA mi sembrano tanti !!! quasi 1VA...hai provato con 10mA? altrimenti cerca un TV (non l'apparecchio televisivo...) ma il trasformatore di misura di tensione. ne esistono in versione classica con nucleo ferromagnetico e in versione a effetto Hall
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emilio

LAB ha scritto: > E' grigio, 30x30x32mm e ha due secondari a 9V che ho messo in > parallelo. Visto che non l'ha detto nessuno, lo dico io. Due secondari in parallelo?! E' peggio che mettere in parallelo due pile.

Comunque suggerisco una prova che non costa niente. Apri il parallelo e ripeti le misure che hai fatto. Facci sapere se cambia qualcosa.

--
Elio Fabri
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Elio Fabri

Elio Fabri ha scritto:

una

?

ensione.

+1...
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emilio

Il 30/12/2021 18.13, LAB ha scritto:

Capita, coi trasformatori piccoli.

Appunto...tanto, se poi devi raddrizzare...

sandro

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sandro

Il 30/12/2021 18:13, LAB ha scritto:

Prova semplice: abbassi l'alimentazione con un variac, se non ce l'hai va bene anche una R da qualche kohm, e abbassi

Il taglio della sinusoide rimane?

Facci sapere, buon anno :-)

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4EverYoung

Ecco, adesso pure il principio di indeterminazione di Heisenberg ci si mette... :)

Se collego la porta USB al computer (per aggiornare il programma o per inviare al computer i dati seriali), l'assorbimento aumenta, la tensione raddrizzata si abbassa un po' e la tensione di rete visualizzata si abbassa di 2V! Questo non me lo sarei mai aspettato...

scollegare il pin 16 di alimentazione e anche a collegarlo direttamente sulla presa USB, con il diodo Schottky in mezzo che non fa arrivare corrente dai 5V sul pin, i LED sul Nano continuano a fare quello che

aumenta l'assorbimento. Vedremo con il trasformatore nuovo...

proprio a dormire!

Buona notte a tutti!

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LAB

Il 01/01/22 00:45, LAB ha scritto:

e i picchi dai condensatori di livellamento

i piccoli trasformatori solitamente sono costruiti per resistere ai

1.5 volte inferiore a quella a vuoto (provato anni fa con diversi trasformatori incapsulati nuovi di varie marche)

assumerei come nominale una tensione di 6V e prenderei come massimo di corrente erogabile su carico resistivo quella che comporta una tensione in uscita di 6V

nell'impiego con ponte raddrizzatore e condensatori di livellamento (quindi carico non resistivo) si deve considerare una corrente massima circa 1.5-2 volte inferiore alla massima su carico resistivo (secondo

corrente avviene solo nei picchi di tensione

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Il 01/01/2022 00:45, LAB ha scritto:

Mah ...

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4EverYoung

la tensione di rete ed avere allo stesso tempo isolamento galvanico, ti conviene costruire tutto intorno ad un micro, ma veramente micro,

(tipo quelli a 6 piedini SOIC). L'ingresso lo mandi ad un partitore sulla 230, l'uscita al led di un fotoccoppiatore. L'alimentazione di

A quel punto scegli cosa far uscire dal fotoaccoppiatore in base a

infilarci del codice, puoi fargli arrivare i dati seriali contenenti la tensione di alimentazione letta dal primo micro, oppure un semplice

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asdf

Il giorno Sat, 1 Jan 2022 00:45:43 +0100 (GMT+01:00) LAB ha scritto:

Ma se e' un trasformatore doppio (ossia con una presa centrale) non serva il ponte, bastano due diodi. Il ponte ha senso se hai un avvolgimento unico (centrale n.c.). Il ponte e' buono?

io terrei il trasf. vecchio con un ponte nuovo

--
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Giacobino da Tradate

Il 01/01/2022 13:17, LAB ha scritto:

una resistenza. Se in uscita monti un ponte con condensatore a vuoto avrai Vtr x 1.41 continui, la corrente per tenere

bene. Il problema nasce quando colleghi un carico: nel ponte circola corrente solo quando la tensione a monte supera la

punta della sinusoide per ricaricare il C. Di conseguenza la caduta sul TR ce l'hai solo sulla punta

adattare il circuito che rileva la tensione e sei a posto. Diverso il discorso se ti interessa proprio la formad'onda, allora devi usare un TR a vuoto o con carico lineare, una R per intenderci. Spero di esserti stato d'aiuto. Buon anno a tutto il NG :-) Ciao

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4EverYoung

Il 31/12/2021 08:11, Elio Fabri ha scritto:

Prof.Fabri, la corrente che circola dipende dai parametri

accorto la sa valutare e si comporta di conseguenza. Se circolasse, a vuoto, ad es. una I pari all'1% della nominale probabilmente non succederebbe nulla di male. A carico le cadute di tensione possono compensare la

Concludendo, in teoria il suo ragionamento non fa una piega, ma poi bisogna quantificare per decidere.

Buon 2022.

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4EverYoung
4EverYoung ha scritto: > Prof.Fabri, la corrente che circola dipende dai parametri

a) io non so niente del tecnico in questione b) ho scarsissime informazioni sul trasformatore e sul carico. Quindi potevo solo segnalare un possibile problema, cui nessuno pareva aver dato peso. Ora che LAB ha fatto le prove, sembra risultare che il parallelo se fa

Nella tua spiegazione avrei dubbi che si possa assimilare il trasf. a una resistenza. Non ho idea di quanto sia il flusso disperso, che produrrebbe nel circuito equivalente un'induttanza in serie, complicando quindi la relazione tensione-corrente con un carico discontinuo.

tensioni che indica "rms", ma non ci dice che strumento usa. E' ben noto (ai tecnici competenti) che non tutti i voltmetri in

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Elio Fabri
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Elio Fabri

Il giorno Thu, 30 Dec 2021 18:13:35 +0100 LAB ha scritto:

Ma, in questi casi che li metti in parallelo (bah!), vanno messi "in fase" (il famoso pallino nello schema) o e' irrilevante?

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"Le Mondine" Fan Club
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Giacobino da Tradate

Il 1/1/22 17:04, Elio Fabri ha scritto:

UNI-T UT61E, 22000 counts True RMS multimeter. Da un sito a caso:

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LAB

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