trasformatore

No, manco quello. =C8 che scrivo a mano sul palmare (trovata wifi libera, connesso a scrocco ;-)

Mi sopravvaluti: quel che so o =E8 vecchio (opamp & elettronica analogica) o troppo specialistico.

Sai che botta di vita! Specie con tutta la passera che c'=E8 in giro per di qui! :-((

Ciao

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Tullio Mariani
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Imprecavo contro il nuovissimo ordinamento quando "Malese" ha detto :

buttala e fatti un mezzo serio... ...poi però dimmi dove l'hai buttata :)

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N1 under...
zx-6r '04 Cocci & Dolori
CRe 250 '99 Almost Glue
XS 400 "90" Nescafè Racer
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N1

Malese ha scritto:

Non rispondo esaurientemente alla tua domanda ... Però come prima cosa, la frequenza in uscita dal generatore di una vespa è ben più alta di quella che dici te ... Il piatto del volano ha due avvolgimenti, al minimo il motore gira a 1500 giri al minuto, che sono

25 giri al secondo, quindi 25 Hertz, al massimo, il motore gira intorno ai 6000/7000 giri, che sono intorno o poco più di 100 Hz .... Io andrei con il duplicatore a diodo / condensatore ... Tra l'altro l'ho già visto impiegare proprio su una vespa per andare a ricaricare una batteria da 12 volt, 7 Ah ... Hai il vantaggio di poco peso, poco ingombro ed uscita in continua !

Luca

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Luca - IW1QIF

a

Con questi dati, concordo con te. I condensatori assumono valori pi=F9 umani, anche se restano altini, a occhiometro direi diecimila- ventimila micro ciascuno per un ripple decente a regime medio.

Ciao

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Tullio Mariani

2Hz sono troppo pochi. La frequenza minima a cui puoi far lavorare il trasformatore (ammesso che la tensione sia sinusoidale con valore efficace di 6V) e` data da questa proporzione: 110V/6V=50Hz/Fminima da cui la Fminima per non saturare e` circa 2.7Hz.

Se, come ti hanno fatto notare, la frequenza minima e` decisamente piu` alta, direi che non ci siano problemi.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

UEILA`! Bentornato! Come ti avevo gia` detto, vado in pensione io al posto tuo (con tutte le cose che ho da fare) e tu continui a lavorare al mio posto, facciamo un affare in due :)

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Grazie a tutti!!! Anche se adesso sono piu` confuso di prima .. :P C'e` un'unica soluzione: provo tutti e due, e vedo qual e` meglio... sperando di non saltare in aria... Grazie ancora!

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Malese

Tullio Mariani ha scritto:

Anche se ci fosse un po' di ripple, per ricaricare una batteria, non dovrebbe dare nessun problema .... L'importante è che ci sia la corrente sufficiente per farlo !

Luca

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Luca - IW1QIF

Franco:

Preso nota. Grazie.

Un solo dubbio: se il trasformatore è, diciamo, da 100W, il rame degli avvolgimenti sarà dimensionato per 0,5 e 1A, che, a 6V, corrispondono a 6W. Mi sfugge qualcosa?

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F. Bertolazzi

Ci si potebbe anche stare, a una cndizione: tu con la mia pensione, io col tuo stipendio ;-)

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Se ricordo bene alcune vecchie vespe, il problema non dovrebbe esere caricare la batteria.. ;-)

Ciao

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Tullio Mariani

=C8 vero, abbassando contemporanamente frequenza e tensione a ochiometro dovrebbe tornare. Ma le correnti potrebbero essere pi=F9 alte di quelle originariamete previste?

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Tanto tempo, allepoca dei cinquantini "moddati" ho avuto il tuo stesso problema. Non so come sia il generatore della vespa ma teoricamente ci dovrebbero essere 2 avvolgimenti, di cui uno per l'accensione e uno per la corrente di servizio. Basta che svolgi la bobina di servizio e ne conti le spire, la riavvolgi con filo più fino (saprà consigliarti l'elettromeccanico che ti vende il filo per il diametro da usare) e il doppio delle spire di prima.....anzi stai abbondante che per caricare un batteria da 12 volt ci vogliono 14,4 volt stabilizzati. Per far bene misura bene il voltaggio che hai ora a disposizione sotto carico e agisci di conseguenza nel ricalcolo delle spire. La nuova bobina così ottenuta non mandarla a massa con un polo ma fai uscire entrambe i fili che poi provvederai a raddrizzare (con diodi veloci perderai meno frazioni di volt) e stabilizzi con condensatore. Di seguito aggiungi uno stabilizzatore regolato a 14,4 volt. Il mio minarelli 50cc lo modificai così per avere 12 volt e batteria e non ho mai avuto problemi. Ovviamente non aspettarti di utilizzare grossi carichi, ma una autoradio all'epoca fungeva bene (anche se con un po di effetto candela sull'audio). Buon lavoro.

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tittopower

Tullio Mariani ha scritto:

Se con questo vuoi dire che le vvecchie vespe non hanno la batteria, lo so perfettamente !! Quello che intendevo io, è che il circuito duplicatore di tensione viene solitamente usato proprio per ricaricare una batteria applicata come 'modifica' alla vespa !

Luca

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Luca - IW1QIF

Scriveva tittopower sabato, 03/01/2009:

dipende se ha la vespa con accensione a puntine o eletronica. In quest'ultimo caso la cosa è diversa.

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Callegher Marco
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EmmeCi85

Ok, così va meglio :-) Ciao

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C'era una volta un Uomo Inutile...
http://digilander.libero.it/jorges/
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Jorges

Perche non fare il duplicatore con le batterie? Due batterie da 6V, una caricata dalla semionda positiva e l'altra dalla negativa, si preleva tensione dagli estremi. Niente condensatori.

Mandi

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cabernet berto

Jorges:

Invidioso e cattivo! ;-)

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F. Bertolazzi

"Tullio Mariani"

sì però non avendo né pensione né stipendio né alcunché, ma la soddisfazione(mia) di avergli insegnato io!! a spegnere il forno te la sei persa!! s'era perso e chiedeva spiegazioni!;)

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rawmode

No, e` giusto. La corrente rimane sempre quella, dipende dalle perdite nel rame che puoi ammettere.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

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