Sui fornetti SMD

Ciao,

visto che ormai la totalità dei prototipi che realizzo sono in SMD (o hanno buona parte dei componenti in SMD) mi stavo informando sulla fattibilità di utilizzare un fornetto per saldare i componenti, anziché fare a manina come al solito.

Inizialmente mi stavo orientando sul fai-da-te leggendo thread in proposito, ma poi ho visto che ci sono in giro offerte come queste:

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o simili, che con meno di 250 euro ti porti a casa il tutto.

Le domande di rito sono:

- sono giocattoli o permettono un uso saltuario (es. 4-5 PCB al mese) senza problemi?

- quanto è critica la deposizione della crema saldante? Lavorerei senza maschere: l'idea sarebbe di depositare la crema sui pad, eventualmente in maniera continua lungo le file degli IC, posizionare i componenti e poi andare in forno. E' fattibile?

Altri consigli?

Per specificare meglio lo utilizzerei prevalentemente per circuiti con

0805/0603, SOIC, MSOP, SOT, TQFP e se capita qualche QFN o TSDSON.

Scopo del gioco è sia risparmiare un po' di tempo ma anche ottenere un circuito affidabile senza impazzire per un pin in corto oppure non saldato...

Ciao e grazie! Marco

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Marco Trapanese
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Ciao!

Inizialmente mi ero costrtuito un controller ed usavo un semplice fornetto, poi ho fatto la tua stessa scoperta ed ho acquistato il fornetto evidenziato da te, va bene solo devi avere cura di mettere lo stampato al centro altrimenti ci saranno componenti non saldati; quando lo ordini fatti mandare anche un paio di resitenze di ricambio perche' non durano molto ( le ho sotituite dopo circa 3 mesi con la media di utilizzo di un prototipo a settimana) al prezzo devi aggiungere circa un 30% di dogana, un pacco cosi' grande non puo' farla franca :-)

Per la solder cream ti consiglio, perche' mi sono trovato bene, di usare uno stencil artigianale non paragonabile assolutamente a quelli in acciaio, li faccio fare qui

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credimi per quel prezzo ne vale la pena ed avrai un lavoro quasi professionale, i tempi di consegna sono inferiori alla settimana

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Diego

Il 28/03/2011 21:59, Diego ha scritto:

Visto che l'hai utilizzato, mi confermi che sia come qualità sia come tempo necessario conviene il fornetto rispetto al saldatore+aria?

Ok!

Non ho mai capito cosa fanno pagare oltre all'iva...

Ah quindi dici che la lamina è necessaria? Speravo di potermela cavare depositando la solder cream direttamente sui pad, come faccio ad esempio quando saldo con l'aria calda. A quel punto mi conviene quasi farmela fare direttamente da eurocircuits, anche lì i costi sono molto contenuti.

Ciao e grazie per le informazioni! Marco

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Marco Trapanese

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio:

Confermo, e' tutta altra cosa

Con la lamina hai risultati garantiti, consumi poco stagno ed e' velocissimo ricoprire lo stampato

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Diego

Ciao,

come solder cream cosa utilizzi? Hai un link RS/Farnell/Mouser/Digikey? Hai mai provato col tuo fornetto a saldare schede con SMD da entrambi i lati?

Grazie CG

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CG Audio Laboratories

Il 29/03/2011 06:20, Diego ha scritto:

Chiarissimo. Quindi poi distribuisci la pasta come si fa "in realtà", ovvero con una spatolina, ho capito bene?

Ciao! Marco

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Marco Trapanese

Un bel giorno Marco Trapanese digitò:

[...]

Il mito del forno di reflow taumaturgico, che raddrizza tutte le storture inclusa la fame nel mondo! :)

La realtà è che a meno che non si tratti di SMD davvero banale (0805 e SOIC), se non usi una serigrafica (1000+ euro) e le relative maschere per la pasta salda (100+ euro ciascuna) puoi scordarti di ottenere un risultato privo di corti. E per i componenti a passo 0.5 mm non è infrequente che anche con attrezzature semiprofessionali si formino dei corti. Insomma, anche con attrezzature da qualche migliaio di euro devi comunque fare il controllo visivo (microscopio o visore, 1000+ euro) ed essere pronto a fare ritocchi con una stazione di rework (1000+ euro). Ridendo e scherzando il forno si tira dietro 3-4000 euro di altre attrezzature, senza le quali è quasi inutile... inoltre i forni a infrarossi sono molto più rognosi da tarare di quelli ad aria calda, perché il profilo di temperatura applicato a ciascun componente dipende pesantemente dalle sue dimensioni, dalla posizione e persino dal suo colore.

Se invece si tratta di SMD molto banale, allora il gioco può valere la candela.

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dalai lamah

"dalai lamah" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@40tude.net...

Cioè dici una cosa così?

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Magari per una piccola serie.

Per un prototipo penso che il modo migliore sia questo

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Io cmq conto di attrezzarmi per questo

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..

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Arkannen

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio:

Si uso una spatolina comunque trovi una ottima guida su

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ci sono anche dei video.

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Diego

"CG Audio Laboratories" ha scritto nel messaggio :

la solder cream che ho usato e' questa

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ho provato anche questa
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Ho provato a saldare su entrambe le facce, ho usato della colla in siringa per smd di colore rosso acquistata su ebay, poi ho scartato questa soluzione perche' c'era bisogno del dispenser per mettere piccole quantita', comunque ho avuto gli stessi risultati rifacendo facendo cuocere lo stampato due volte (1 per il lato Top 1 per il lato Bottom)

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Diego

"dalai lamah" ha scritto nel messaggio:

Personalmente con il fornetto cinese e maschera stencil in materiale plastico ho fatto due prototipi saldando il connettore del Telit Gm862, ho controllato con un microscopio e la saldatura sembrava perfetta, oltre al fatto che il prototipo funzionava pure.

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Diego

Un bel giorno Arkannen digitò:

Esatto! Quella è una serigrafica manuale (dove la racla, ossia la spatola che spalma la pasta, la tiri tu) e costa attorno ai 1000 euro. Le aziende di montaggio "normali" usano le versioni pneumatiche, dove la movimentazione della racla è automatica e realizzata con pressione e velocità note, e oggetti del genere costano anche 2-3000 euro. Noi ne abbiamo una manuale (simile a quella del filmato) e la pressione che si esercita sulla racla, come pure il numero di passaggi, fa la differenza fra un buon montaggio e un cattivo montaggio. Con "buono" intendo 4-5 difetti per scheda, con cattivo intendo decine di difetti. E questo con attrezzature da migliaia di euro, appunto.

Eh, vale appunto quanto dicevo: per SMD molto elementari (come questi) la deposizione con la siringa (automatica o meno) può anche funzionare, ma qual è il vantaggio rispetto al montaggio manuale? Sia la probabilità di errore che il tempo sono nella migliore delle ipotesi uguali, più probabilmente sono peggiori.

Se la preoccupazione è soltanto quella "estetica", posso assicurarti che una scheda montata a mano opportunamente lavata non ha niente da invidiare a una scheda montata con questi sistemi simil-automatici. Poi se si vogliono ulteriormente uniformare le saldature, nessuno vieta di sottoporre le schede montate a mano a un ciclo in forno.

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dalai lamah

Il 29/03/2011 19:35, dalai lamah ha scritto:

:D

Se si trattasse si smd banale come 0805 e soic non ci penso minimamente a usare il fornetto. Impiego molto meno tempo a manina che non i relativi fratelli THT.

La cosa è da valutare attentamente. Fermo restando che acquisterei cineserie (altrimenti mi converrebbe farmi montare direttamente il prototipo dalle aziende che si occupano del montaggio) lo scopo era di evitare proprio la perdita di tempo nel "decortizzare" i pin degli integrati.

Ad esempio: oggi ho montato due schede con a bordo un ATXmega e un connettore compact-flash. Per saldarli ci ho messo si e no un minuto a testa, compreso il deposito della solder cream (da troglodita: un filo che attraversava tutti i pad), l'allineamento del componente e la passata di aria calda.

Poi sono stato più di 5 minuti per ciascuno con la trecciola di rame per togliere quei 3-4 pin in corto.

L'idea del forno era proprio per evitare lo stress di rimuovere i corti dagli MSOP e altri fine-pitch... ma se dici che comunque non ho questa garanzia tanto vale che continui come sto facendo ora!

Secondo me invece a quel punto non la vale proprio!

Grazie del contributo Marco

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Marco Trapanese

Un bel giorno Diego digitò:

E' ovvio che per due, tre o anche dieci componenti ti può andare bene, ma questi sono sistemi che se hanno un senso ce l'hanno per piccole produzioni, dove magari hai decine di componenti fine pitch e devi produrre decine o centinaia di schede. E' in quel momento che saltano fuori le magagne e capisci che non è tutto facile come sembra.

Per due pezzi non ha proprio senso usare sistemi del genere; nel tempo che ti saldo a mano due connettori del GM862 (dieci minuti), tu non avresti ancora chiuso l'ordine online dello stencil. :)

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dalai lamah

Un bel giorno Marco Trapanese digitò:

Esatto! Piuttosto potresti investire su un'onda saldante. ;-)

Quella garanzia non c'è mai nemmeno con le aziende di montaggio professionali, che infatti hanno sempre varie stazioni con microscopio e saldatore e sempre più spesso hanno anche quei sistemi di visione in grado di rilevare corti automaticamente [*]. D'altronde ti sarà capitato sicuramente di notare dei ritocchi sulle schede montate dai terzisti, specialmente sui componenti a passo 0.5. Se la produzione si protrae nel tempo alla lunga riescono praticamente ad annullare tutti i difetti agendo sugli N-mila parametri a loro disposizione, ma stiamo parlando di attrezzature che costano due o tre ordini di grandezza in più.

[*] Per inciso, quelli sì che sono una vera figata: oltre a rilevare i corti riescono a stimare la bontà delle saldature e a verificare non solo se sono montati tutti i componenti, ma anche se sono del valore corretto! Se avessi cinquantamila euro d'avanzo ne comprerei subito uno ;-)).

Beh, dipende. Se per dire devi produrre mille schede molto semplici nelle quali magari guadagni due o tre euro a scheda, è difficile giustificare l'acquisto di una serigrafica e magari di un forno "serio". In quel caso piuttosto di mettersi lì a saldare a mano mille schede, la soluzione con lo stencil plastico e il fornetto cinese può essere tentata.

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dalai lamah

Il 29/03/2011 21:17, dalai lamah ha scritto:

Eh eh, non mi piace per diversi motivi. E comunque non faccio così tanti montaggi in THT per cui non sarebbe un buon investimento.

Se è per questo è anche capitato che mi consegnassero delle schede con i pin in corto...

No, nel mio caso si tratta di montare qualche prototipo. Se devo montarne anche solo una decina le faccio fare a chi è del mestiere!

Direi quindi che per il momento posso continuare con l'attrezzatura che ho già.

Ciao! Marco

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Marco Trapanese

dalai lamah:

O un banale crogiolo come il mio.

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F. Bertolazzi

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