Step-up e tensione di feedback

Il 08/02/2011 16:33, PeSte ha scritto:

Scusa Stefano se ti chiedo ancora una cosa. Non sono riuscito a capire dal datasheet come individuare il punto in cui finiscono i burst ed inizia il PWM continuo.

Quindi non riesco a capire come ricalcolare i componenti affinché questo punto (ma come si chiamano di preciso le due "modalità"?) sia fuori dal range che mi serve (13.5-19V).

Grazie! Marco

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Marco Trapanese
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Il 15/02/2011 16.54, Marco Trapanese ha scritto:

[...]

come ti ho detto qui sopra, ridimensiona i componenti in modo che siano rispettati i limiti del componente a carico minimo, poi verifica che non ci siano limitazioni a carico massimo.

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 16/02/2011 06:54, PeSte ha scritto:

Ok, quello di cui non sono sicuro è quali sono i "limiti del componente a carico minimo". Solo il Tmin(on) Minimum On Time?

Sempre se hai ancora pazienza, mi aiuteresti a leggere il grafico a pag.

9 del DS "Duty Cycle vs Current Sense Voltage"? Non riesco a capire il significato dei vari tratti di curva e soprattutto perché non è in relazione alla tensione di uscita.

Grazie ancora Marco

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Marco Trapanese

Il 18/02/2011 8.40, Marco Trapanese ha scritto:

se chiedi al controller di scendere sotto il Tmin il PWM va a strappi

francamente non avevo mai posato l'occhio su questo grafico. Neanche ne capisco il significato :-(

Perché dovrebbe esserci il PWM in funzione dell'uscita?

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 18/02/2011 13:19, PeSte ha scritto:

Ok, sto provando a fare a manina i conti.

Perché il DC dipende dal rapporto tra l'uscita e l'ingresso (e quindi indirettamente dalla corrente, aggiungo io)

D = 1 - Vin/Vout (pag. 13 del DS)

Marco

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Marco Trapanese

Il 19/02/2011 14:25, Marco Trapanese ha scritto:

Dunque, ecco l'epilogo.

Da quello che ho visto, per la mia applicazione, non si riesce a mantenere fuori dal range di tensioni quella piccola "pausa". Ciò avviene perché al calare della tensione di uscita l'assorbimento del carico si riduce drasticamente, diventando praticamente trascurabile (pochissimi mA).

Quindi, se dimensionassi il DCDC per i valori minimi non riuscirei poi ad arrivare alla massima potenza (circa 20V, 2A) e viceversa.

Una possibile soluzione sarebbe quella di collegare in uscita un carico "fittizio" (es. un bjt come generatore di corrente costante) di circa

100 mA, eventualmente scollegabile tramite un mos al di sopra di una certa soglia.

Di fatto funziona, ma non è certo una soluzione sensata.

A questo punto ho risolto barando: anziché variare la tensione di uscita in maniera pressoché continua, vado a step così da minimizzare la "pausa". Tanto la regolazione della luminosità non deve essere così precisa.

Marco

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Marco Trapanese

Il 19/02/2011 14.25, Marco Trapanese ha scritto:

non vedo ancora il nesso con la tensione del sense, ma forse sono poco connesio io...

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 19/02/2011 16.51, Marco Trapanese ha scritto:

è un'idea

più che altro non va nella direzione della massimizzazione dell'efficienza

ok. Hai detto di avere i tuoi buoni motivi per variare la tensione, non voglio discutere. Voglio solo segnalare che nei driver che ho progettato (e quelli della concorrenza che ho annusato) sempre ho visto la retroazione di corrente (e mai di tensione) e quando c'è di mezzo un PWM si agisce sull'ENABLE del controller per correnti sotto 1A e si cortocircuita i led con uno o più mosfet per le correnti più elevate.

Ciao Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 19/02/2011 18:22, PeSte ha scritto:

Probabilmente (anzi sicuramente!) sbaglio io, ma mi sarei aspettato una relazione anche con la Vout proprio perché il DC è ad essa legata.

Comunque sto cercando di procurarmi un buon libro sui DCDC perché dovrò affrontare altri progetti meno banali e ne so ancora troppo poco.

Ciao Marco

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Marco Trapanese

Marco Trapanese:

Sono sempre le solite molle e masse, senSa manco le virgolette.

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F. Bertolazzi

PeSte:

Connesia ci sarà tua sorella, ed i softtueristi c'abbiamo sempre quel problema dell'ifelse, altro che il rolloff.

21 persone a cena, perdonatemi.
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F. Bertolazzi

Il 20/02/2011 5.42, F. Bertolazzi ha scritto:

PROOOOOOOOT.... ;-)

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

PeSte:

In effetti ho notato che i carciofi sono molto ma molto più efficaci dei fagioli. Non avrei mai detto.

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F. Bertolazzi

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