Salve a tutto il NG !!
Ho un problemino con l'analisi dello schema di uno stabilizzatore di tensione con circuito di start-up. Lo schema è questo:
Il funzionamento è il seguente:
la Vin rappresenta l'ingresso di tensione proveniente dal ponte a diodi e condensatore presenti a monte....quindi è una Vin che oscilla e che deve essere rettificata, ma che costituisce anche l'alimentazione dello stabilizzatore stesso. Appena si applica la Vin sul primo ramo a sinistra scorre una corrente attraverso la R1 che polarizza inversamente lo zener D1 (sto facendo un'analisi di massima....al momento non considero valori numerici). Supponiamo di polarizzare lo zener in modo da fornire una Vz alla base di Q1. Il Q1, in configurazione da emitter-follower, ripresenta tale tensione all'emettitore (scalata della tensione Vbe1) ai capi del partitore R2-R3. Quindi la Vb (=Vb2) sarà una parte della Vz : Q2 si accende e comincia a scorrere una corrente Ip richiesta dal ramo di specchio di corrente con Q4. La Ip che viene richiesta risponde alla relazione Ip=Is exp(Vbe2/Vt). Tale Ip va a polarizzare la sorgente S integrata, l'amplificatore Av e l'amplificatore di corrente Q8.
La tensione di uscita Vu comincia a salire per portarsi al valore stabilito dalla sorgente interna S e una parte della Vu viene partizionata dal partitore R5-R6 per essere portata indietro in controreazione all'amplificatore Av, il quale effettua una comparazione tra il valore di tensione della sorgente con quella di feedback Vfb. Il partitore R5-R6 viene dimensionato in modo tale che a regime si abbia una Vfb LEGGERMENTE MAGGIORE di Vb. Man mano che Vu sale, sale ovviamente anche Vfb e quindi sale la tensione ai capi del transistor Q3.
Il mio dubbio nasce qui. La coppia Q2-Q3 funziona in maniera X-OR? Cioè....o funziona Q2 o funziona Q3? Oppure quella è una cella differenziale vera e propria....cioè man mano che la Vfb sale entra corrente anche in Q3 e diminuisce quella in Q2....fino ad arrivare all'interdizione di Q2? Io credo che non funzioni come una cella differenziale, ma il mio prof l'ha spiegata così !! In sostanza....da quello che ho analizzato io (ma potrei sbagliarmi quindi chiedo il vostro aiuto), Q3 rimane interdetto (e quindi non scorre corrente nel suo collettore) fino a che la sua giunzione base-emettitore non è polarizzata direttamente....il che significa che Vfb deve arrivare alla tensione che ha Vb2. La tensione sull'emettitore di Q2 è bloccata dallo zener alla tensione (Vb - 0.7 V) e finchè la base di Q3 non raggiunge anche lui Vb, il Q3 (secondo me) è spento. Quando Vfb raggiunge Vb Q3 si accende....è a questo punto che entrambi sono accesi...o sbaglio? Il transitorio non si è ancora esaurito, perchè la Vfb deve salire ancora un po' per raggiungere il valore di regime e superare (di poco) la Vb. A questo punto Q3 prende il controllo e tutto il complesso (R1 - D1 - Q1 - R2 - R3 - Q2), detto di Start-Up, smette di funzionare, perchè Q2 risulta interdetto. Sostanzialmente ora la tensione Vfb (ovvero la Vu, più stabile di Vin) determina la corrente Ip di polarizzazione di S, Av e Q8. Non capisco però se Q2 e Q3 possano o meno funzionare contemporaneamente. Anche nell'istante in cui Q3 si accende, se ai suoi capi c'è la tensione Vbe3, il transistor dovrebbe far scorrere una corrente nel suo collettore pari proprio alla Ip (così come avveniva nel Q2) tramite la legge Ip = Is exp(Vbe3/Vt). E' possibile che ci sia un istante in cui entrambi i transistor richiedano nel proprio collettore una corrente Ip? Lo specchio Q4 deve fornire quindi una Ip doppia...almeno fino a che Q2 non si stacca.....
Boh.....c'è qualcosa che non mi torna. Scusate se il messaggio è lungo e noioso....ma il prof mi dà una versione che secondo me non è giusta, e in giro ho altre 10 versioni diverse.
Thanks a lot !!
Chuck