Sempre sui cavi audio...

Vabbe'...Ma sta volta almeno e' una domanda "seria".

Perche' in tutti i collegamenti a bassa potenza si usano cavi schermati? Mi e' sempre stato detto che la schermatura blocca le interferenze...E ci sto... Ma solo questo. Ma...Potreste darmi una spiegazione piu' formale meno qualitativa di com'e' che vengono bloccate le interferenze, come funzionano etc?

E...Sempre collegato a questo. In campo audio raccomandano a volte di staccare la massa da uno dei capi del cavo quando altrimenti si rischierebbe di avere un segnale portato a massa da due punti diversi per evitare i "loop di massa". Ora...Mi spiegereste pure questi di preciso cosa sono, come mai raccolgono interferenze etc?

Grazie!

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Luca85
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Luca85 ha scritto:

La schermatura e' in materiale conduttore. In un materiale conduttore tutti i punti sono allo stesso potenziale. Ne consegue che il campo elettrico e' nullo.

--> la schermatura scherma (chi l'avrebbe mai detto... ;-)) il campo elettrico

Semplificando: puo' succere che gli chassis di due apparecchi siano collegati a terra, ma si trovi a potenziali diversi. In questo caso si ha un flusso di corrente che genera un loop (chassis 1

---> schermatura ---> chassis 2 ---> terra ---> chassis 1). Dato che spesso questa corrente ha i 50 Hz di rete, lo scorrere nella calza genera un disturbo nel conduttore del segnale.

Ciao Boiler

--


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Boiler

Quando la frequenza è relativamente bassa...

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Stefano

perchè il segnale lo si elabora a bassa potenza (pre-amplificatore) poi sarà compito dell'amplificatore pilotare il trasduttore (es: casse acustiche) che hanno una bassa impedenza di ingresso per cui conviene non introdurre disturbi nello stadio PRE altrimenti poi te li porti dietro

fai bene

su questo argomento ci sono degli interi cosri universitari come quello di campi E/M, propagazione libera, antenne, ecc... e altrettanti testi... la spiegazione formale è complicata e passa per integrali, eq maxwell, laplace e company... è questo che intendi sapere?

non raccolgono interferenze, danno vita ad una corrente lungo il conduttore che dovrebbe servire da schermo perchè i suoi estremi sono a potenziali (leggermente) diversi... mentre invece il caso ideale vuole che lo schermo sia a potenziale nullo (quindi E=0) questo può portare a fenomeni di accoppiamento con il conduttore caldo e all'introduzione di disturbi

-ice-

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ice

"ice" < ha scritto nel messaggio

[cut]

Il fatto che il segnale prima delle varie amplificazioni sia debolissimo e quindi soggetto al massimo delle interferenze mi e' ben chiaro.

L'equazione di Laplace non mi e' particolarmente simpatica...anche se in ormai dovrei saperla ad occhi chiusi dato che tra 6 giorni esatti devo dare meccanica quantistica...E tutti i problemi partono dal risolvere il laplaciano... Ho ricordi delle lezioni di elettromagnestimo del fatto che diceva Boiler che all'interno su un conduttore il campo elettrico e' nullo...Ma dovrei riguardare bene le equazioni da dove saltava fuori e vedere se questo implica che non arrivano campi sul conduttore interno...

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Luca85

Stefano ha scritto:

Giusto. Comunque stavamo parlando di cavi audio, quindi 20-25 kHz al massimo.

Boiler

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Boiler

"Boiler" ha scritto nel messaggio

Uhm.... Metto questa tra le cose da studiare appena finisco gli esami...

Ah... Dovendo comprare una matassa di cavo piuttosto lunga...E una 50ina di jack...conoscete un negozio conveniente?

Su rs hanno dei prezzi che sono oltre il triplo di quanto pago nei negozi di musica, che sui componenti elettronici sciolti di solito rincarano abbastanza con le varie scuse del "jack che suona meglio" e cose simili

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Luca85

il discorso parte dal fatto che se il mezzo (sede del campo) è omogeneo è possibile ridurre le eq di maxwell (scritte nel dominio delle frequenze) a quelle di helmoltz da queste è possibile ricondursi poi a quelle di laplace a patto che l'unico modo in propagazione sia il TEM

per quel che riguarda il non penetrare all'interno di un conduttore elettrico (schermo) dovrei riguardare un po' gli appunti ma ricordo che la dimostrazione era simile a quella che si fa per sostenere che il campo si propaga nel dielettrico e non nel conduttore caldo

infatti dire che il mezzo sede del campo (il dielettrico in pratica) è omogeno significa assumere che il coduttore caldo sia un C.E.P. (e quindi anche phi=costante) se così non fosse (come non lo è in realtà) allora il campo penetra un po' nel conduttore caldo... in particolare penetra di uno spessore delta che è funzione del materiale e della frequenza (ovvio) questa intrusione comporta che il mezzo dove il campo si propaga non è più omogeneo ma disomogeneo (dielettrico e parte del conduttore caldo... 2 mezzi che hanno epsilon diverse)

ora noi siamo a frequenza audio (veramente bassissima) per cui delta è praticamente nullo e quindi posso affermare con certezza che all'interno del conduttore caldo (che ha diametro dell'ordine di 10e-4mt, cioè >> delta) il campo elettrico è nullo

-ice-

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ice

Volevo dire anch'io la mia... Ok, giusto qualche considerazione, non troppo rigorosa, basata per lo più su ragionamenti miei (=> potrei dire un sacco di vaccate). Innanzitutto consiglierei di andare a ripescare il post di Franco di qualche settimana fa, nel quale, tra le altre cose, spiegava bene la differenza tra TERRA, MASSA e CHASSIS, (Parliamo di masse virtuali, 2 Gennaio)

Credo occorra fare una distinzione tra linea coassiale (un filo centrale e uno schermo) e linea bilanciata schermata (due fili ed uno schermo). Nel primo caso, Kirchhoff insegna, non c'è verso di staccare lo schermo da un lato e ottenere ancora qualcosa che funzioni in maniera sensata: semplicemente abbiamo interrotto il circuito! Quello che consigliano è di staccare la TERRA dallo schermo del cavo da uno dei due lati. Questo è necessario ad esempio nel caso le due apparecchiature siano entrambe sotto tensione di rete (e quindi necessitino di un collegamento a terra). Quello che bisogna fare in questo caso è però staccare lo schermo del cavo (il riferimento di tensione) dallo CHASSIS, il quale deve essere collegato comunque a terra. In questo modo le due apparecchiature sono ancora collegate da 2 fili (il minimo necessario per avere un circuito!) ma non c'è collegamento diretto tra le due messe a terra, quindi, come è già stato detto negli altri post, non c'è circolazione di corrente nel caso queste siano a potenziali differenti. Credo che l'effetto più dannoso di questa corrente sia il fatto di far cadere tensione lungo lo schermo (legge di Ohm alla mano...) e quindi spostare il riferimento. Il che non è bello, soprattutto se questa corrente è a 50Hz o se addirittura siamo interessati anche alla componente continua del segnale. Inoltre, il fatto di avere la terra collegata in due punti crea il famigerato "loop di massa", ossia una spira composta da terra-schermo del cavo-terra (quindi, a rigore, un "loop di terra"), in grado di intercettare eventuali campi magnetici, dando origine ancora una volta a correnti sul conduttore di schermo.

Un altro tipico caso dove si creano "loop di massa", si ha quando racchiudiamo il nostro bel circuitino audio in un contenitore metallico, fissando le ghiere (di metallo) dei connettori sullo chassis, il quale è già a massa (ad esempio tramite un altro connettore). Quindi la spira schermo1-connettore1-chassis-connettore2-schermo2-massa sul circuito stampato-schermo1. Quello che si fa di solito per interrompere l'anello è scollegare gli schermi dai rispettivi connettori (non molto bello...) oppure isolare le ghiere dei connettori dallo chassis (molto più bello perchè le masse sono collegate "a stella", con centro sul circuito stampato).

Se la linea è bilanciata invece abbiamo un segnale differenziale che viaggia su due fili PIÙ un terzo conduttore di schermo. Qui in teoria potremmo scollegare lo schermo da uno dei due lati, ma occorre fare i conti con il segnale di nodo comune...Ma questa è un'altra storia.

Un'altro modo per attenuare i disturbi su una linea è quello di intrecciare i fili. Infatti se i due fili non fossero intrecciati avremmo una grande spira (il cavo del segnale e la massa formano un circuito!), che concatena tanto flusso magnetico => tanto disturbo. Intracciando i due conduttori, non solo i due fili sono più vicini, ma ogni anello della treccia forma una mini spira, la cui corrente indotta è di segno opposto a quella della spira adiacente (supponendo il campo magnetico praticamente costante), perchè è ruotata rispetto ad essa di 180°.

Spero di avervi confuso per bene le idee. :-P

Pasu

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Pasu

Il giorno Wed, 7 Feb 2007 17:36:06 +0100, "Luca85" ha scritto:

Il fatto che RS sia cara è risaputo, ma può essere una soluzione accettabile quando altrove non trovi i componenti cercati... Nel tuo caso il cavetto schermato e i jack li puoi trovare nei negozi di materiale elettrico o elettronico. Acquistare materiale elettrico o elettronico in negozi di audio o musica spesso significa farsi spellare vivi ;-)

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Luigi C.

del cavo quando altrimenti si rischierebbe di avere un segnale portato a massa da due punti diversi per evitare i "loop di massa".

Tra gli apparati si può creare una spira composta da: apparato1 - masse dei cavi audio tra i due apparati - apparato2 - terra - terra - apparato1. Questa spira capta, per induzione, i campi magnetici dispersi, tra cui quelli prodotti dai trasformatori di alimentazione degli stessi apparati. La tensione indotta viene quindi a trovarsi in serie al segnale audio, sommandosi. Anche una piccola resistenza (se non si vuole scollegare completamente la massa dei cavi audio) è sufficiente per limitare notevolmente la corrente che scorre nell'anello, attenuando fortemente il segnale di disturbo che viene amplificato.

Ciao Gianluca

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(L. Wittgenstein)
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LAB

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