Il 22/08/2013 12:39, SB ha scritto:
"il can che provò la scottatura anche dell'acqua fredda si spaura"
eno
sole :-)
farò sapere ;-)
-- Mai mettersi a discutere con un idiota: - prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza; - chi ascolta potrebbe non capire la differenza.
Fatta la prova con i powerline alimentati in alternata a 115V. In locale (intendo con un paio di m di filo) funzionano benissimo (iperf mi da 81 Mbit/s) ma a 600 m circa non vanno purtroppo.
Torno a riflettere sul discorso 485.
-- Mai mettersi a discutere con un idiota: - prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza; - chi ascolta potrebbe non capire la differenza.
Il giorno Wed, 28 Aug 2013 17:41:33 +0200, Andromeda ha scritto:
Peccato, ci speravo.
Peri usare la RS485 bisogna implementare una protezione con i controfiocchi, che preveda sia la sovratensione sul driver che la via di fuga del sovraimpulso verso terra.
Se si potesse usare un trasformatore per l'isolamento la cosa sarebbe più semplice (es. la powerline), ma dal momento che i fili vanno direttamente sui driver la cosa si complica.
Si può pensare ad una prima protezione con uno scaricatore GAS MOV o una batteria di Tiristori verso terra, dei TVS come seconda protezione, resistenze e zener proprio sui driver come ultima.
E il layout della protezione è importante come se non di più dei componenti che ci metti.
Leggi questa appnote OnSemi (ex Motorola)
spiega un pò di cose, il compito è molto difficile, ma questo lo sai già.
-- ciao Stefano
Il 28/08/2013 18:23, SB ha scritto:
cchi, che
ulso
iù
te sui
una
istenze e
mponenti che
i già.
Ricercando ricercando ho trovato questo doc
in cui viene messo in risalto il TBU della Burns.
Le 2 evalboard di cui si parla a fine articolo sono disponibili (quasi al prezzo dei componenti) da alcuni dei soliti noti.
Penso di prendere 4 evalboard1 e vedere come va aggiungendo casomai un altro GTD direttamente sui morsetti di attestazione del cavo.
Ovviamente la connessione di terra mi diventa il return path e inserisco
delle resistenze da un centinaio di Ohm in serie tra la massa del circuito e la terra, fermo restando tutto l'optoisolamento.
Mi sfugge qualcos'altro ?
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Il giorno Tue, 03 Sep 2013 10:25:46 +0200, Andromeda ha scritto:
Interessante, è una protezione a 3 livelli come ti avevo consigliato, e oltretutto è già pronta.
Bene
Tutto ok, presta attenzione in particolare alla messa a terra del GND della schedina in modo che diventi un percorso preferenziale per l'energia indotta.
Se puoi mettti un paletto di terra collegato direttamente, in modo che qualunque cosa succeda la via preferita verso terra sia quella, per salvare i drivers ed eventualmente cambiare solo qualche scaricatore.
Io metterei 2 resistenze da 100 ohm anche in serie ai segnali Q e Q\ della RS485 per proteggere ulteriorrmente i drivers, sempre che alla velocità cui vuoi andare non diano problemi, ma mi aspetto di no.
-- ciao Stefano
Il 03/09/2013 11:02, SB ha scritto:
ella
dotta.
Come vedi dalle foto la schedina ha fori per "reofori normali" da componente TH. Pensavo di saldarci uno spezzone giallo-verde da 4mmq lungo meno di 1m. Ho le paline di terra molto vicine (in un caso collegate col 35 mmq, peccato che non ho sottomano uno strumento per la misurazione)
lla RS485
vuoi
Si può almeno tentare, anche se sul datasheet del driver (max3292) indica di mettere le res di terminazione anche lato driver (non solo receiver) e quindi rischierei di fare un partitore...
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Il giorno Tue, 03 Sep 2013 11:27:08 +0200, Andromeda ha scritto:
Io dicevo di metterle dopo la rete di polarizzazione direttamente sui drivers, ti metto la configurazione per RS485 che usiamo da anni e che non ha dato particolari problemi, ma siamo sempre in interni e con fili di qualche decina di metri e andiamo al massimo a 38400. Per collegamenti + lunghi si optoisola naturalmente
Le impedenze sullo schema sono delle BL01
e sono utili.
-- ciao Stefano
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