RS422 e RS485 in master/slave

Salve a tutti, sono un newbie in elettronica e ho un piccolo problema da risolvere. Ho creato un programma che, secondo il protocollo di comunicazione master/slave, interroga uno alla volta dei dispositivi progettati per essere interfacciati sia in RS232, sia in RS422 che in RS485. Ora ho bisogno di far comunicare il PC su cui gira il software logger con i dispositivi, fino a un massimo di 32. Ho letto che lo standard RS485 permette tranquillamente di gestire 32 dispositivi slave, mentre l'RS422 una decina. Per fare delle prove ho un convertitore RS232/RS422 e 5 dispositivi.

-Volendo fare una rete, quale configurazione consigliate, a stella o Daisy Chain?

-Ho bisogno di un Hub o posso semplicemente collegare i cavi in parallelo (per la stella) o usare dei raccordi (per il daisy chain)? I dispositivi dovrebbero andare sparsi in uno stabilimento ad una distanza media di 100m.

Spero di essere stato chiaro, grazie per l'attenzione. Francesco :)

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southpaw
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In data 2 Aug 2005 09:17:51 -0700, southpaw ha scritto:

Io ho usato sempre quella che tu chiami daisy chain, ma che non so se sia proprio il termine adatto. penso dipenda comunque dalla logistica dell'installazione.

cavi in parallelo e basta. piuttosto potrebbe essere necessario un ripetitore per alte distanze/velocita'.

ma 100+100+100 ecc oppure 100 e' la distanza massima dal centro stella ?

A che velocita' pensi di andare ?

Ciao.Alberto.

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Alberto Rubinelli

Ciao, posso approfittare? Grazie :)

Che configurazione è la Daisy Chain?

"Alberto Rubinelli" ha scritto nel messaggio news:opsuv3g3qjwn5aa2@pca104alberto...

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George-Domotico

Alberto Rubinelli ha scritto:

La configurazione daisy chain =E8 quella seriale a bus... oggi mi sono ubriacato su di un po' di materiale inglese e mi =E8 venuto naturale dirlo. Cmq intendevo collegamento seriale a bus unico :)

La velocit=E0 di default =E8 1.200 baud e al massimo pu=F2 andare a

19.200, non =E8 influente. La distanza =E8 100+100+100, il pc =E8 in un ufficio situato vicino al muro dello stabilimento. Quindi in ogni caso la soluzione sarebbe comperare un convertitore RS232-RS485, dimensionare il fine linea, e comperare i raccordi, giusto? Se volessi testarlo sul mio convertitore RS232-RS422, a occhio e croce quanti dispositivi potrei collegare?

Grazie per avermi risposto e delucidato :) Francesco

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southpaw

"southpaw" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@z14g2000cwz.googlegroups.com...

In genere con la RS485, si utilizza un collegamento in cascata (daisy chain), per questioni di adattamento di impedenza. Ho visto qualche rete cablata a stella, ma con il crescere delle velocità crescevano anche i problemi. Nelle mie applicazioni utilizzo un collegamento in cascata, con terminazione terminazione distribuita: su distanze complessive di circa 300m i dispositivi comunicano con il pc a 38K4. Essendo il bus differenziale, è ovviamente indispensabile che il cavo utilizzato sia twistato. Se le distanze sono considerevoli (RS485 può arrivare fino a 1200m, senza ripetitori) e i drivers sulle periferiche non sono optoisolati, c'è da fare attenzione che la ddp fra gli 0v delle alimentazioni non superi il valore imposto dalle caratteristiche dei drivers, in genere di 4-5V. Io in genere utilizzo convertitori RS232/RS485 optoisolati, per evitare che gli 0V del pc siano collegati alle periferiche. Ci sono inoltre convertitori e drivers da montare sulle periferiche che consentono di superare il limite delle 32 connessioni, arrivando fino a 200 ed oltre.

Hai provato a considerare l'utilizzo di moduli radio (radiomodem), tipo quelli aurel ? Fai oltre 300m in campo aperto, arrivi a 38k4 ed hai il controllo di collisione pacchetti integrato e trasparente. Li ho utilizzati dove qualche anno fa avrei dovuto mettere una 485: ho risparmiato una notevole quantità di tempo, lasciando anche la possibilità di aggiungere nuovi moduli senza dovere stendere un cavo. Attualmente anche l'uso dei radiomodem si sta spostando verso il moduli wi-fi, che sono però ancora un pò carucci ;-)

Ciao, Roberto

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Roberto

Roberto ha scritto:

=E0

one

za

fare

he

00

it=E0

Grazie mille, sei stato gentilissimo, prover=F2 a porre la questione dei moduli radio ai superiori anche se il costo di un cavo rispetto ai radiomodem peser=E0 tantissimo nella decisione :)

Ciao, Francesco

Reply to
southpaw

Il giorno 2 Aug 2005 09:17:51 -0700, "southpaw" ha scritto:

Con il daisy-chain si raggiungono lunghezze fino a + di 1000 metri. Potresti avere problemi di onda riflessa se non chiudi bene la linea con un resistore.

Una volta ho ricevuto una telefonata da un installatore in Francia che aveva messo il PC a 800 metri dalla prima macchina e diceva che a volte il PC non vedeva tutte le macchine. (andiamo a 9600 baud)

Abbiamo risolto (telefonicamente) variando la resistenza sul convertitore e sulla prima macchina, e credo che vada bene. (non ha più chiamato)

E non ti mettere troppi problemi, la RS485 va bene anche in ambienti abbastanza rumorosi, ma il protocollo e la gestione errori sono fondamentali.

Piuttosto è bene usare un convertitore optoisolato come ti hanno suggerito e potresti avere lo stesso dei problemi con Windows e la sua gestione del segnale RTS\ per il cambio direzione nei tasks.

Io uso un converter RS-232-RS485 dalla Intracom

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mod. ICC IO-A52 che inverte automaticamente la linea quando mancano dati in input, e che ha bisogno solo di GND, RXD e TXD e ha anche i leds per la visulaizzazione del funzionamento.

Mi ha risolto un sacco di problemi che avevo su programmi funzionanti in W95-98 che invece in W2000- Xp davano dei problemi.

ciao Stefano

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SB

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