realizzare pressostato elettronico , come ?

calasci giuseppe ha scritto:

Se ti va bene anche elettromeccanico, vai in un negozio di forniture per idraulici e chiedi un pressostato per autoclavi. Per far funzionare il tutto ti servir=E0 anche un palloncino a pressione, altrimenti avrai un continuo attacca stacca, e una valvola antiritorno all'ingresso del sistema.

In pratica ti devi fare una piccola autoclave. Non ti sembra abbastanza da 'genio'?

Tullio

il problema e che sono difficili da tarare finemente tranne il fantiniecosmi che costa 90? circa ,

eche poi si rompono spesso quelli normali , x questo cercavo uno schema da farlo tramite sensore pressione

calasci giuseppe ha scritto:

Lavoro nel settore e non mi risulta che si rompano spesso, anzi, e non mi risulta siano difficili da tarare finemente(se devi regolare la pressione di un'autoclave non vedo l'utilita' della regolazione di fino). Comunque adesso le caldaie montano spesso sensori di pressione elettronici,prova a chiedere al tuo manutentore della caldaia se tra le marche che segue lui ce n'=E8 una con il sensore.

mandi

Che tu possa indicare con grande risoluzione (finezza) il valore di pressione da imporre non vuole assolutamente dire che poi il sistema ti dar=E0 quel valore con quella precisione. La pressione idraulica =E8 un po' pi=F9 complicata da controllare che la tensione elettrica.

Se poi tu fossi cos=EC gentile da dire cosa vuoi fare esattamente (pare che tutti abbiano segreti di stato da mantenere) forse ti si potrebbe aiutare meglio. Magari ti basterebbe un regolatore di flusso a elettrovalvola, o addirittura un piccolo serbatoio rialzato alimentato da rubinetto a galleggiante.

??? Cambiato decine di polmoncini di pressione, mai visto un pressostato rotto (un paio li ho sotto controllo da 30 anni!)

O forse pensi che si rompano perch=E9 il motore comincia ad attaccare- staccare continuamente? In quel caso non =E8 il pressostato che non va, =E8 il neoprene del polmoncino che si =E8 sfondato.

Ciao

Tullio

Cerca una cosa che si chiama sensore HUBA. E' un circuito con cella di carico incorporata che ha un range di tensioni di uscita che va da 0,5V a 3,5V con pressioni relative all'aria che vanno da 0 a 4 bar. Ha già un case plastico con attacco a vite e integrato il circuito di condizionamento. Lo conosco abbastanza perché al lavoro me ne hanno fatto progettare uno compatibile. E' divertente guardare il circuito, sventrando irreparabilmente il sensore... una schedina di ceramica con componenti SMD normali e resistori serigrafati sulla ceramica stessa e tarati con il laser in fase di produzione! Mai visti prima... ci son rimasto di merda!!! Poi l'HUBA in particolare ha il trasduttore che è tutt'uno con la scheda: un ponte di winston saldato come quegli integrati senza case sotto la goccia di epossidica montati direttamente a PCB solo che in questo caso ha un affarino di plastica con una parte in gomma che sente la pressione. Davvero un bell'oggettino. Poi per il tuo problema di stabilizzare una pressione ci vuole un circuito a retroazione. Siccome la vedo dura ricavare un modello matematico, mi sa che ti tocca andare con il classico PID e regolarlo sul campo. Questo è solo il sensore... per tutto il resto passo la palla.

si vede che dalle mie parti vendono materiale scarso .