radiomicrofoni FM DIY - chi ne ha fatto qualcuno?

Ciao a tutti, mi serve un parere da chi ha esperienze di autocostruzione radio.

Per un'associazione teatrale di cui faccio parte, vorrei costruire un po' di radiomicrofoni, e in giro ho trovato parecchi progetti e kit per dei piccoli microfoni in FM.

Ora, siccome credo me ne servano una ventina circa, mi domando se tante trasmittenti su una singola frequenza (il problema e' tutto li') possano funzionare piu' o meno bene. Almeno in linea di principio non mi viene in mente che possano verificarsi dei problemi particolarmente gravi, pero' un parere di qualcuno di piu' esperto fa bene, no?

Allora la domanda e': qualcuno di voi ha realizzato un progettino del genere? Come funziona? Un simile giochino, di tipo economico, ha abbastanza probabilita' di rimanere stabile in frequenza per piu' di due ore, oppure comincia a saltare la cavallina quasi subito?

Se qualcuno ha qualche parere da darmi, avra' la mia sempiterna gratitudine :-)

Mentore

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Mentore
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Purtroppo l'argomento è alquanto delicato. Se vuoi utilizzare dei radiomicrofoni "cinesi" (circa 12 Euro l'uno) puoi contare su solo due frequenze e con minima affidabilità, senza contare la qualità dei microfonini "lavalier" che vengono forniti con i "cinesi", l'abbondante fruscìo (non dispongono di sistema compander, cioè compressione in tx ed espansione in rx) e la facilità con cui possono verificarsi inneschi.

Se vuoi qualcosa di meglio ci sono i dB Technologies, italiani, che vanno molto bene ed hanno un ottimo rapporto prezzo/prestazioni. I più economici sono quelli VHF senza diversity, ma il diversity è vivamente raccomandabile per garantire un po' di affidabilità. Gli UHF vanno sicuramente meglio, anche perchè la banda è meno disturbata ed affollata. Comunque, in una sola banda non trovi più di 16 frequenze disponibili e si parla di qualcosa come 100...250 Euro ciascuno.

Ciao Gianluca

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LAB

Mentore ha scritto:

Di radiomicrofoni ne ho fatti un'infinità, ma se vuoi usarne più di uno contemporaneamente, devono essere su frequenze diverse. Se fossero sulla stessa frequenza non riceveresti niente. L'unica soluzione, anche se non economica, è quella di LAB.

Giuliano

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JUL

1) se i trasmettitori devono essere usati contemporaneamente, ognuno deve avere una frequenza diversa (ovviamente per ogni trasmettitore ci vuole un ricevitore) 2) le frequenze devono essere abbastanza distanziate e stabili altrimenti interferiscono 3) se non vuoi avere problemi di "buio" devi usare sistemi true diversity

4) avere tutte queste cose in semplici kit di montaggio =E8 quasi impossibile

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Manuel Fantoni

Calare dei microfoni panoramici sul palco...? ;-)

Ciao

Pasu

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Pasu
21:29 - Ven 04 Gen 2008, 11:33, Mentore ha scritto:

- Nel senso che escludi tutti gli altri, anche quelli che disgraziatamente avessero informazioni utili?

- Oltre al sistema usato per le radio (se un canale è occupato lo cambi), ci sarebbe quello degli interfono multicanale (tdm, time-division mode), ma serve un apparecchio che faccia da centralino e un sistema sempre sincronizzato (il segnale ruota a turno su tutti i trasmettitori/ricevitori e quindi il suono arriva "a fettine" e viene ricostruito da un circuito integratore

- Gli interfono di solito funzionano a onde convogliate e sfruttano la rete elettrica, chiedi se c'è qualcosa di simile anche senza fili. Quello degli interfono multicanale è un sistema abbastanza economico ma stabile e affidabile, ma richiede una rete sincronizzata e di solito un centralino

-*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Buona idea anche quella, onestamente non ci avevo pensato. Il problema e' che spesso lavoriamo su situazioni alquanto complesse, per non parlare del fatto che spesso ci troviamo distesi a terra in posizioni dallo scomodo allo sconcio :-)

Mentore

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Mentore

Beh è la soluzione classica usata in questi casi.

Tieni presente che se usassi trasmettitori rischieresti di perderteli muovendoti, soprattutto nelle posizioni sconce :-) E poi un microfono da bavero farebbe rumore strofinando sui vestiti. Non vorrai mica usare il microfono di Ambra?? :-o

Una griglia di un certo numero di microfoni, fissati all'altezza giusta. Anche se si vedono dalla sala pace...E comunque se la cosa è fatta bene non danno fastidio (all'occhio) più di tanto. O se avete della scenografia fissa potete usarla per nascondere i microfoni.

Ciao

Pasu

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Pasu

Certo! Poi ci sarebbe il CDMA e il frequency hopping :-D Gli interfoni li vuoi fare a filo? Sul palco?? Oppure vuoi fare degli oscillatori che si accendono e spengono in qualche microsecondo e sono anche stabili in frequenza? E il sincronismo come lo fai? Ogni microfono riceve e trasmette?

E ciau

Pasu

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Pasu
[.......]

- Se le postazioni sono fisse, basta la rete elettrica del teatro. Sono appena tornato da una sfacchinata e ho male, se sei ancora attivo non impegnarmi adesso in inutili battibecchi polemici, grazie -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Fisse?? :-o

No no figurati ;-) Chi io? :-)

Stammi bene

Pasu

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Pasu

Postazioni fisse??? Si parlava di radiomicrofoni... Altrimenti basterebbe mettere dei comunissimi microfoni a filo...

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LAB
1:53 - Mar 08 Gen 2008, 01:19, "LAB" ha scritto:

- minuscolo, tutto minuscolo

- Ma qualcuno ha suggerito microfoni penzolanti, e gli è stato risposto che andrebbe bene -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Orpo, ma ogni volta che posto parte un flame? :-)))

Comunque esplorero' l'idea dei panoramici (ambientali, eventualmente). Di mio ho gi=E0 tre microfoni, ma sono specializzati per solisti (un bel Sennheiser, un tranquillo Shure e un timido Samson) e forse posso razzolare qualcosa altrove, ma penso proprio che due o tre ambientali chiuderebbero il cerchio.

Grazie a tutti, come al solito siete una miniera, "colleghi" :-) Mentore

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Mentore

Come microfoni appesi sul palco potresti usare degli Shure PG81 (condensatore, necessitano di Phantom o pila; in quest'ultimo caso dovresti ogni volta spegnere i microfoni uno per uno) oppure dei Behringer C2 (circa

70 Euro la coppia al negozio, necessitano di Phantom 48V).

Tieni presente che la voce degli attori viene proiettata in avanti, quindi microfonando dall'alto avresti un suono un po' cupo e l'equalizzazione potrebbe darti problemi di innesco. Sarebbe meglio mettere i microfoni davanti al palco, in basso, oppure davanti al palco appesi in alto ma non verticali bensì puntati verso il palco.

Ciao Gianluca

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LAB

i
a
,
e

In effetti dovro' vedere un po' di soluzioni di questo tipo. Soprattutto perche' in molti casi non si lavora in teatro, ma in spazi aperti (MAGARI fossimo sempre in un teatro, non servirebbero i microfoni! :-) ).

Vedro' di cercare in giro due o tre Shure o Behringer, dopodiche' dovro' lavorare per la phantom... Ah, quanto lavoro :-)

Mentore

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Mentore

Mentore ha scritto:

Eheh sono io il flamista professionista :-D Ciao!

Pasu

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pasu

LAB ha scritto:

A seconda del budget che hai a disposizione potresti considerare anche dei normalissimi elettrete, magari autocostruiti. Se dovete spostarvi spesso o anche recitare all'aperto, eviterei costosi (e delicati) microfoni, soprattutto tenendo conto che la qualità sonora non è una priorità.

Se il microfono è omnidirezionale non dovrebbe avere problemi di colorazione, soprattutto dovendo riprendere voce... Ok, c'è la colorazione dovuta alla testa dell'attore, per questo quello che ho visto fare di solito è posizionare i microfoni sulla parte anteriore del palco, ma sempre dall'alto. A seconda della situazione c'è pericolo che i mic prendano calci e pugni (dagli attori) o che siano calpestati (dal pubblico).

Vedi sopra. Non guadagneresti molto orientandoli, ma in compenso renderesti l'installazione più complessa e meno discreta.

Ciao

Pasu

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Pasu

Mentore ha scritto:

Se hai bisogno di uno schemino per un preampli bilanciato con phantom (ingresso XLR e uscita linea) fai un fischio :-)

Ciao

Pasu

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Pasu

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