antenna per trasmissione fm 88-108 MHz

buonasera a tutti,

vivo in una zona molto sperduta del nord italia (montuosa), dove la banda radio fm 88-108 MHz è praticamente vuota, se non fosse per i tre canali radiorai, un paio di radio commerciali ed una radio religiosa di un piccolo convento della zona, che ora ha cessato l'attività per via dell'età avanzata dei frati dello stesso che non gli consente più di portare avanti una programmazione dignitosa. l'emittente in questione trasmetteva con con una potenza limitata (50W).

a fronte di un relativamente piccolo contribuito mensile per le attività del monastero, mi è stata "passata" la concessione per la trasmissione su tale frequenza: sono infatti un appassionato, seppur molto poco competente.

ho quindi acquistato su eBay un trasmettitore da 40W, che mi è giunto in questi giorni, molto artigianale, con frequenza settabile con dip switch e finale regolabile (emissione minima 8W).

mi manca, quindi, l'antenna. dato che le mie risorse economiche sono praticamente ridotte allo zero (sono studente universitario), avrei voluto costruirla da me, oppure riciclare una vecchia antenna recuperata in un soffitto, usata per ricezione televisiva (sembra una yagi, ovvero è costituita da un sostegno orizzontale al quale sono fissate quattro aste ad esso perpendicolari)... data la mia completa ignoranza in materia.. come mi devo comportare? quali parametri devo rispettare per non danneggiare il trasmettitore e avere una resa decente? come antenna sarebbe meglio una direzionale (a quanto ho appreso la yagi lo è)..

vi ringrazio anticipatamente per il vostro prezioso contributo!!

alessandro

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lombardia2k
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l'emittente in questione

non è così limitata come pensi:)

più che direzionale, la yagi ha una ricettività direzionale dovuta a quelle aste perpendicolari (mi sembra di ricordare). in realtà di per se essa non è direzionale. Antenne direzionali come vuoi tu non è possibile averle, poichè il diagramma di radiazione della maggior parte delle antenne (cioè l'andamento "visivo" di come l'antenna irradia nello spazio la potenza che gli arriva) è di tipo toroidale, e ciò si traduce in una irradiazione di tipo omnidirezionale. le antenne direttive sono le parabole sostanzialmente, ma in quel caso per rendere effettivo il collegamento, trasmettitore e ricevitore devono essere assolutamente in visibilità ottica. esiste una tecnica per la quale si riesce a "direzionare" il segnale, facendolo sbattere sulla ionosfera (mi pare) in modo che esso vada a finire moooolti km più giù... però assolutamente non so dirti in che modo sia applicabile (perchè ho studiato poco:P ) e se sia fattibile con una modulazione FM... ti converrebbe comprare un dipolo a lambda/4, dimensionato per la potenza massima che può irradiare il tuo amplificatorino..maybe anche l'antenna yagi potrà avere il suo buon effetto, ma non saprei consigliarti!!

prego!anche se non ti sono stato di molto aiuto

stefano

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Stefano

"lombardia2k" wrote

la yagi e' un'antenna direttiva (e' un particolare tipo di allineamento di dipoli), e, a meno che tu non intenda illuminare solo una particolare zona, non mi sembra adatta per un servizio di diffusione... dipende comunque dalla zona dove e' situato il trasmettitore e dove e' la zona che il trasmettitore stesso deve servire. Se questa e' intorno, allora serve una omnidirezionale (un dipolo verticale, una ground-plane, una discone o simili), se invece la zona e' tutta compresa in una particolare direzione, allora puo' andar bene la direttiva. In ogni caso, sarebbe bene che non vi fossero ostacoli naturali fra trasmettitore e utenze, che potrebbero creare zone buie.

Comunque non puoi prendere un'antenna qualsiasi ed attaccarla al trasmettitore: devi rispettare le dimensioni (un dipolo deve essere lungo meta' lunghezza d'onda - se trasmettessi, per esempio, su 100MHz, la lunghezza del dipolo deve essere 150/100, un metro e mezzo meno una percentuale che varia con il diametro del conduttore usato) e l'impedenza dell'antenna stessa deve essere quella richiesta dal trasmettitore (50 ohm, suppongo...) - il dipolo dell'esempio sopra ha una impedenza caratteristica di 75 ohm, ma e' possibile fare variazioni al tema per ottenere i 50 ohm che probabilmente sono il carico richiesto dal trasmettitore in questione.

Se vuoi spendere il meno possibile, ci sono varie soluzioni, tutte fattibili anche con il filo dell'elettricista o col lo stesso cavo che normalmente va da trasmettitore ad antenna. A proposito di cavi, per collegare il trasmettitore all'antenna occorre usare un cavo di impedenza caratteristica uguale a quella del trasmettitore e dell'antenna - considerata la potenza e la frequenza, direi un RG213, specie se la lunghezza richiesta non fosse eccessiva. E' un cavo relativamente economico. (si potrebbe fare a meno del cavo ed usare due fili paralleli - anche filo di recupero da un trasformatore, da un motore, o filo da impianti elettrici, ma le cose si complicano per accoppiare questo tipo di linea al trasmettitore - meno all'antenna, se dovesse essere un dipolo).

Cerca di trovare da codeste parti qualche radioamatore che abbia l'Antenna Handbook della ARRL e fattelo prestare - o meglio ancora fagli la corte in modo che si metta lui al lavoro e ti scodelli l'antenna pronta. Inoltre un tale gentiluomo potrebbe anche disporre della strumentazione minima per la messa a punto del sistema.

ciao, Piero

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Gatto Murr

Anche se non sono un esperto di antenne ti posso dire che le antenne Yagi sono direttive. Antenne direttive che non siano paraboliche ne esistono, anche i dipoli lo sono. La propagazione ionosferica a cui accenni era (ed é) utilizzata non per "direzionare" il segnale ma per trasmettere in tutto il mondo senza ricorrere ai satelliti (era un fenomeno noto già a Marconi che infatti la sfruttava nei suoi celebri e spettacolari esperimenti), funziona solo in onde corte (come sanno bene i radioamatori che la sfruttano ancora!), a frequenze più elevate di circa 30 Mhz non si ottiene la riflessione ionosferica.

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Pierluigi Pollano

approfitto della discussione per chiedere una cosa a proposito della trasmissione ionosferica! Ma sbaglio o funzionava solo in determinate situazioni?

1) solo onde lunghe (come dicevi tu) 2) in particolari condizioni visto che la ionosfera è presente particolarmente la sera!

oppure il fatto che la ionosfera abbia carattere temporaneo (se non sbaglio c'era anche un periodo di 11 anni dovuto alle macchie solari) influisce poco sulla trasmissione? Io finora ho sempre creduto che in determinate ore si potesse fare e in altre no!

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Andrea

Onde corte, e anche la parte bassa delle VHF (5MHz abbastanza spesso,

100 MHz molti di rado. Ricordo di aver sentito una volta una stazione radio FM finlandese)

La ionosfera e` sempre presente, solo che cambia altezza e caratteristica a seconda dell'ora del giorno.

La propagazione ionosferica puo` essere utilizzata quasi sempre, basta guardare quali sono la minima e la massima frequenza utilizzabile in una certa date e ora, e su una determinata tratta.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Le antenne per ricezione televisiva le lascerei perdere, sia perche' la frequenza tipicamente e` diversa da quella che ti serve, sia perche' spesso hanno dei trasformatori fatti per lavorare con i bassi segnali che hai in ricezione, non le decine di watt di trasmissione.

Per il tuo problema userei una antenna collineare, vale a dire 4 dipoli verticali messi uno sopra l'altro a distanza opportuna e con alimentazione opportuna (vuole dire cavi coassiali, balun e power splitter, tutto autocostruibile in modo ragionebole).

Per prove iniziali comincerei con un dipolo verticale, alimentato tramite balun. I balun li trovi nei negozi da radiamatori, oppure, con un minimo di casino, si possono costruire. Cerca il ARRL radio amateur handbook, che sopra c'e` quasi tutto.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

costruire antenne in vhf e molto semplice, nel tuo caso un dipolo verticale con adattatore d'impedenza di tipo gamma match, come linea di discesa un cavo da 52 ohm , visto la potenza e se la tratta non e troppo lunga puoi usare l'economico rg58 , altrimenti puoi ripiegare sul robusto rg213. per calcolare la lunghezza del dipolo: 72 / frequenza in mhz = un braccio del dipolo oppure 300 / frequenza in mhz = lunghezza d'onda visto che un dipolo si accorda bene a 1/2 d'onda ti puoi ricavare la lunghezza del dipolo cerca con google: dipolo verticale gamma match esistono dei buonissimi libri su le antenne. uno e il mitico ANTENNE di nerio neri e poi qualcosa piu terra terra ma valido con tanti esempi di costruzione , le antenne riceventi e trasmittenti di nuova elettronica. che se puoi e vuoi pui scaricarti , diciamo in maniera "alternativa " con emule.

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kfm

scusa se appunto questa cosa ma mi tentava troppo.... usi le formule come quelli di nuova elettronica, che sono di un'odiosità paurosa!! spiegagli le formule come devono essere fatte, non con numeri fissi "per tutti" (che poi non sono neanche tutti esattissimi) !!! scusa ancora ma basta e avanza nuova elettronica... buon lavoro ste

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Stefano

saranno odiose ma quando praticamente ti costruisci un antenna tornano utili. e poi se non sbaglio, ma potrei anche sbagliare, le stesse formule semplificate sono presenti su antenne di nerio neri , un buon libro in 2 volumi teorico , se vuoi formule piu scientifiche , e uno pratico di costruzioni e formule semplici che tornano utili quando trapano e seghetto alla mano ti costruisci un antenna. poi tanto la devi tarare , quindi quando mi costruisco un dipolo lo progetto in modo che le estremita siano fatte con un tubo coassiale di diametro piu piccolo in modo che si possa allungare o accorciare di qualche cm, naturalmente per la taratura un swr meter torna utile. non te la prendere ma le formule semplici nel caso di un dipolo funzionano

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kfm

..volevo dirtelo perchè quando ero io a non sapere nulla di progetto (non è che ora sia un chissachè, ma ho un po' di logica in più), odiavo a morte che una rivista mi desse calcoli fatti con numeri fissi "inventati", senza darmi modo di capire cosa facevo...è probabile che il tuo libro, prima di dare tali formule, spieghi come ci si arriva, e magari dia le formule vere... se uno però non spiega il perchè di quei calcoli, rende chi lo ascolta incapace di proseguire da solo, e dipendente da lui. Nulla di personale!! ciaociao ste

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Stefano

per carita ci mancherebbe! poi ognuno ha le sue opinioni , nessuno detiene verita assolute. ciao

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kfm

"kfm" wrote in news:dzTve.12994$ snipped-for-privacy@news.siol.net:

Io preferisco partire comunque dalla lunghezza d'onda, tener conto del fattore di accorciamento (quando occorre) ed operare di conseguenza: quindi lambda/4, lambda/2 etc. etc.

Ciao, AleX

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AleX

vi ringrazio a tutti! ho trovato su internet l' "antenna handbook" da voi citato oltre che ad una guida molto dettagliata di nuova elettronica per costruzione domestica di antenne!

quindi probabilmente partirò regolando il finale con una potenza di emissione molto ridotta, testando con un'antenna autocostruita la trasmissione, per poi valutare, in un futuro, qualche investimento.

grazie! alessandro

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lombardia2k

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