Ho bisogno di qualche chiarimento, sto facendo qualche semplice esperimento x controllare un motore DC tramite un 2N3055 pilotato attraverso un'onda quadra su cui posso variare il rapporto on-off.
La corrente assorbita dal motore a 12V è di circa 2A, ho messo un diodo, quello che avevo, un banale 1N4004 come antiricircolo sul motore, sull'oscilloscopio noto che c'è un picco di sovratensione di 10V allo spegnimento del transistor, questo picco ha una durata di una manciata di microsecondi, l'onda quadra è a circa 3 khz... questo breve impulso è dovuto al diodo non sufficentemente veloce? Se il transistor resiste a tale tensione inversa posso tollerarlo oppure bisogna comunque eliminarlo?
Quale mosfet potrei usare x questa applicazione al posto del BJT?... (sto solo facendo qualche esperimento...)
Come faccio a determinare quale sia la frequenza "ideale" da utilizzare per comandare in PWM un motore? Nel caso meglio frequenze alte (oltre 3-4 Khz) o basse (sotto il Khz)??
Diminuendo la frequenza diminuisce anche la dissipazione, perchè ci sono meno fronti nell'unità di tempo. Penso che un MOSFET sia meglio. Puoi usare un BUZ11, IRFZ34, IRLxxxx, insomma uno qualsiasi con una RdsON minore di 30 milliohm. Come diodi io uso i BYV96, e di solito sto sui 400-500Hz.
Giuliano
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"JUL" ha scritto nel messaggio news:erc1o6$r2n$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...
ok, quindi fammi capire se il motivo è quello che penso e mi pare di aver studiato a suo tempo... diversi anni fà! :-)
Durante i fronti hai dissipazione perchè l'interruzione di corrente non è istantanea e quindi durante le transizioni VxI diventa importante?
Sicuramente è meglio... io sto solo facendo qualche prova, ho cominciato con un BJT xchè avevo quello e xchè lo so usare abbastanza bene, i mosfet non li ho mai studiati nè usati... non ho nemmeno ben chiaro come si polarizza, ho cercato di capirlo su alcuni libri ma ci sono formule piuttosto complesse che non riesco a digerire :)
Nel caso del PWM non ci sono problemi di polarizzazione. Devi solo applicare al gate un'onda quadra di almeno 5-6V di ampiezza. Meglio se 10V. A frequenze di parecchi kHz è meglio avere un driver che riesca a caricare velocemente la capacità del gate, ma al disotto di un kHz bastano tre o quattro porte CMOS messe in parallelo per pilotare anche correnti di 20A e oltre.
Giuliano
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In effetti non avevo fatto caso all'assorbimento del motore. Pensavo molto meno. Un 4148 so che è per segnali ma se l'assorbimento era piccolo si poteva anche fare. Più che altro regge una corrente impulsiva molto più bassa del 400x
Usi un'oscillatore pilota a discreti, ne avevo fatto uno con quello schema ma non riuscivo ad ottenere un'onda quadra bella squadrata... forse sbagliavo io qualcosa.
Comunque ci sono alcune cose che vorrei capire meglio, c'è un condensatore da 47 uF in parallelo al mosfet, siamo a 125 hz, ho fatto due conti che mi dirai se hanno senso o no :) Ho calcolato la reattanza XC del condensatore a
125 hz e mi viene circa 27 ohm... quindi diciamo che al massimo (a seconda di quant'è simmetrica l'onda quadra) quel condensatore sarà attraversato da circa 444 mA durante il funzionamento... ok? :)
Lo scopo presumo sia quello di dare al motore una corrente che non sia troppo ad onda quadra ma di renderla più somigliante continua ad una corrente DC.
Il mio dubbio è a mos aperto il condensatore si carica, nel momento in cui il mos chiude il condensatore gli si scarica addosso e quindi viene attraversato da un'impulso al quale si somma la corrente del motore.
Immagino che quel condensatore andrà sostituito di volta in volta in funzione del motore... se assorbe un paio di A va bene da 47-68 uF, se ne assorbisse 20 ci metterai un condensatore da 1000 uF? A quel punto la corrente con cui si scaricherebbe sul MOS non sarebbe troppo alta rischiando di far danni?
Oppure quel condensatore ha tutt'altra funzione e mi sono fatto soltanto un film? :-)))
Ho provato a mettere un condensatore elettrolitico tra drain e source del MOS come nel tuo schema per vedere cosa succede... ne avevo uno da 100 uf e ho messo quello (senza saldarlo, solo attaccandocelo a mano x un'attimo) e appena l'ho messo ha cominciato a ronzare, sembrava una vespa :) Io qui vado a 5-600 hz...
Beh... è diventato caldo, mi sa che se lo tenevo un pò scoppiava :)
Al carico (al momento sto provando con una lampadina alogena da 50W) invece di un'onda quadra c'era il fronte di salita retto, il fronte di discesa descriveva la carica del condensatore e la lampadina faceva più luce.
Che razza di condensatore bisogna metterci x reggere? :))) Probabilmente a
125 hz come nel tuo schema ciò non accade... ma i regolatori di velocità pensavo che di solito funzionassero a frequenze maggiori! Non si cerca di stare sopra i 20 khz x evitare che i motori fischino?
E ancora... quel condensatore non si può omettere?... A me non è che piaccia tanto ;) Che scopo ha?
Ciao Il concetto e' diverso. Non deve essere una onda quadra, ma un impulso di larghezza variabile (ruotando il potenziometro), che, comandando il mos, crea il PWM. Il condensatore serviva come protezione da sovratensioni oltre al diodo.Puoi anche non metterlo
Io non l'ho mai sentito ronzare !!! Forse hai fatto anche frequenze diverse. Prova a montare il circuito esattamente e sappimi dire.
"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
si.... cioè, deve essere un'onda quadra con duty-cycle variabile.... forse uso impropriamente il termine "onda quadra", cmq il concetto è quello credo...
ah.... cioè era la motivazione più "banale", io ho pensato subito a spiegazioni fantascentifiche :)
Ma tu con il tuo schema lavoravi a 125 hz!
Si, io ho provato a 5-600 hz, prima ho provato pure attorno a 3 khz! A 600 hz quel condensatore si caricava e scaricava 600 volte al secondo... dovevi sentirlo! Fai conto che bastava tenercelo una manciata di secondi per sentire chiaramente il riscaldamento! :)))) Mi son divertito a tenercelo un pò di più ed è diventato bello caldo e s'è pure un pò gonfiato, per poco esplode :)
domani faccio un pò di sperimentazione col tuo oscillatore a discreti, finora ho usato l'NE555...
Ciao Se fai il circuito diverso dallo schema, non puoi pretendere poi di avere lo stesso funzionamento !!! Dovresti dirmi come hai fatto a variare il duty vicle senza variare la frequenza , con 555. Fammi sapere
"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
ma nooo!!! :-)
Non ci siamo capiti... non ti sto lamentando che il tuo schema non va! Ho solo detto che col mio schema e miei componenti, ad una frequenza di 5-6 volte maggiore, quel condensatore li non ci può stare perchè in 10 secondi scoppia :) Ma era solo una mia considerazione a livello di curiosità...
se pò faa... ;)
L'NE555 ha l'ingresso 6 che fa il trigger, a questo ingresso c'è il condensatore verso massa e da qui parte un resistore R1 verso il pin 7 (che è quello che si occupa della scarica di C ad ogni ciclo), da qui parte un altro resistore R2 verso il positivo di alimentazione.
Il tempo di carica di C dipende da R1 + R2, quello di scarica solo da R1... fin qui ok credo.
In questo modo l'onda quadra non è simmetrica.
Se vuoi farla simmetrica devi mettere un diodo in parallelo ad R1, in modo che il tempo di carica dipenda solo da R2 e quello di scarica solo da R1.
A questo punto R1 ed R2 le ho sostituite con un potenziometro, mettendo però una resistenza da 500 ohm verso il positivo su un ramo del potenziometro altrimenti mi sa che alla prima commutazione del pin7 x scaricare C questo saltava...
Il tempo totale dell'onda è T1 + T2, che sono proporzionali alla posizione in cui si trova il potenziometro, però sommati danno sempre lo stesso tempo... in pratica la frequenza dipende dal valore del potenziometro e della resistenza che ho aggiunto in serie, e questa frequenza è fissa. Girando il potenziometro variano t1 e t2. Ovviamente è uno schemino buttato li.... devo perfezionarlo o cambiare sistema del tutto perchè mi serve di poterne prefissare l'escursione e di avere accensione fissa o spegnimento fisso del MOS agli estremi corsa del potenziometro.
Per provare un pò però funziona.
Appena ho 2 minuti provo il tuo schema, va a finire che ciò che serve a me lo faccio più velocemente e con affidabilità maggiore usando 2 stupidissimi bjt che non qualsivoglia operazionale o altro integrato...
Ciao Si e' un po' macchinoso, ma il principio e' simile a quello del mio astabile, col potenziometro che varia i due tempi senza variare la frequenza ,entro un buon campo.
Io , da vecchio hardwarista, uso i transitor di cui ho pieni i cassetti !!
Ti aspetto a pie' fermo !! Comunque uso quello schemetto per la mia avvolgitrice, per la pompa di un amico e altro, e non ho mai avuto problemi.
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