Pulsante a tenuta

Salve,

sono a chiedervi un consiglio per realizzare un pulsante a tenuta, da inserire in un circuito che sto realizzando.

premuto il pulsante per l' accensione, lo devo

tramite programma.

Pensavo quindi di poter usare un pulsante, che una volta pigiato, mi mantenesse l'alimentazione per un determinato periodo deciso dal uC. Potrei gestire anche qualche pin se necessario

Avete idee, considerando che il tutto funziona a 3 volt ?

Grazie, Cristian

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Cristian
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Cristian ha scritto:

rtanto

ire

,

pic10f, hanno 6 pin in contenitore smd e consumano dei uA

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emilio

nulla? In pratica basta un solo impulso e poi il contatto viene mantenuto meccanicamente. Potrebbe bastare anche un passo passo. tipo :

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I transistor ti abbasseranno la tensione minimo di 0.5\0.7 v e i mosfet lavorano male a 3v.

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Franco Af

I mosfet, lo avrei almeno provato (francamente) ma non ne ho di disponibili a bassa Vgs.

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Cristian

periferica che mi manterrebbe alti i consumi (rapportando sempre il tutto al discorso batteria)

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Cristian

Il 15/04/2020 15:51, Cristian ha scritto:

Il bistabile che ti ho linkato lo devi vedere come un deviatore (doppio)

sapere in che posizione si trova.

girare una rotellina (tipo manopola del commutatore) e cambia contatto,

quale posizione ti trovi.

Prova i logic level.

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Franco Af

Cristian ha pensato forte :

Il pulsante alimenta il uC, che attivandosi attiva un transistor che

uC si spegne disattiva spegnendo il transistor.

piu semplice ed economico non c'e' :) (anche in termini di mw).

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Franz_aRTiglio

Cristian ha scritto:

dipende da che "periferica" usi : in CC un mosfet consuma dei nA e se sei

comunque se non "specifici" tutto il tuo sistema ,come si fa ad aiutarti?

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emilio

Franco Af ha spiegato il 15/04/2020 :

Che iop ricordi il tr al germanio abbassa di 0.2 con correnti esigue...

effettivamente...

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Franz_aRTiglio

Ciao, io ho fatto cosi' per il telecomando Wi-Fi della mia bobina di Tesla...

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Nel mio caso funziona a 5 V, perche' ho integrato un "sigaro" caricatore USB nel dispositivo, ma e' pieno di MOS che lavorano coi 3 V. Il circuito alimenta un ESP8266 (rettangolo al centro) e il pulsante serve sia per accendere, che poi come interfaccia. Da spento l'assorbimento e' nullo, se trascuriamo i leakage di MOS e interruttore... Il GPIO15 realizza la ritenuta e si spegne da software dopo un paio di minuti di inutilizzo. Il condensatore da 220 n serve a dare il tempo al chip di partire, senza bisogno di tener premuto il pulsante. Finche' e' acceso, il GPIO14 legge lo stato del pulsante. C'e' un partitore, perche' la logica e' a 3.3 V. Poi ovviamente l'ESP ha altri I/O che in questo schemino non si vedono. Foto del telecomando:

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Ciao,

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RoV - IW3IPD 
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RoV

Interessante come soluzione.

(Io avevo approntato qualcosa inizialmente, ma lavorando di transistor e

non poteva essere altrimenti ...)

ma torniamo alla tua soluzione e vediamo se ho capito la logica del funzionanmento:

interdetto. Premendo il pulsante, la tensione oltre a giungere su GPIO14 (*) arriva sulla base dell' npn che andando in saturazione consente la conduzione del fet, con conseguente accensione dell'ESP. Giusto ?

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Cristian

Si', giusto. Il 220 n si carica rapidamente (basta un tocco del pulsante) e gli altri resistori coinvolti sono di alto valore, cosi' contribuiscono al consumo in modo trascurabile durante in funzionamento. Il partitore su GPIO14, oltre a ridurre i 5 V, serve a limitare la corrente nel controllore in fase di accensione. GPIO15 alto tiene il micro acceso e i diodi non fanno rientrare il comando verso GPIO14.

Ciao,

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RoV

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