Problema con circuito in retroazione

Qualcuno potrebbe dare un'occhiata a questo circuito:

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Di che tipo di retroazione si tratta e perch=E8?

Io non so porprio come muovermi...

Ringrazio fin d'ora chi mi vorr=E0 aiutare!

Francesco

--=20 Per rispondermi in privato togliere i numeri!

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Francesco
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Francesco ha scritto:

il segnale di retroazione è prelevato in parallelo al carico e applicato in parallelo alla sorgente. Quindi...

Se ti può facilitare i ragionamenti fai finta che l'inseguitore di emettitore posto all'uscita non esista e considera la retroazione come applicata tra collettore e base del primo transistor...

Ciao Piercarlo

>
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Piercarlo

Francesco ha scritto:

France'....Prenditi un testo di elettronica, va' al capitolo "retroazione" e guarda che c'è scritto :) Ti assicuro che il problema che ti proponi di risolvere non è affatto difficile.

Buon lavoro,

M
--

Frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora
(Guglielmo Da Ockham)

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Michele Ancis

Scusate l'intromissione....ma a me sembra che si prelevi in corrente e si riporti in corrente attraverso la controreazione data dalla R2....quindi dovrebbe essere un parallelo - serie....quindi un amplificatore di corrente.

Correggetemi se sbaglio...

"Piercarlo" ha scritto nel messaggio news:f8aol1$69c$ snipped-for-privacy@nnrp-beta.newsland.it...

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(¯`·.?Chuck?.·?¯)

(¯`·.?Chuck?.·?¯) ha scritto:

Guarda, io ormai sono irrimediabilmente sulla via del rincoglionimento ma, per quel poco che so di queste cose, i termini "serie" e "parallelo" e combinazioni per distinguere i tipi di retroazione, sono comunque riferiti al carico e alla sorgente. Per l'uscita: se il segnale è prelevato proporzionalmente alla tensione presente sull'uscita (e sul carico) allora hai un prelievo in parallelo; se invece è proporzionale alla corrente presente sul carico hai un prelievo in serie. Per l'ingresso: se il segnale viene applicato in parallelo alla sorgente allora il segnale è retrocesso in corrente mentre se viene applicato in serie il segnale è retrocesso in tensione.

Questo è quanto mi ricordo. Se non ho cannato niente, il tipo di retroazione è parallelo-parallelo e quindi l'amplificatore dovrebbe essere di "tranresistenza" (perché chi decide la tensione di uscita è, in soldoni, la corrente del generatore di ingresso che scorre sulla resistenza di retroazione R2).

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Piercarlo

_cut_

ne"

Parto dal presupposto che sia una retroazione in parallelo, il problema=20 =E8 stabilire se =E8 in tensione o in corrente.

Per essere una retroazione in tensione annullando il carico la corrente=20 su R2 deve annullarsi . Se al posto di Io metto un corto non vedo nulla=20 che impedisca alla corrente su R2 di circolare!

Per essere una retroazione in corrente, con un carico infinito la=20 corrente, sempre su R2 dovrebbe annullarsi. Anche qui, non vedo un=20 motivo palese per cui la corrente si debba annullare, magari girer=E0 in =

senso opposto al caso di prima, per=F2 perch=E8 dovrebbe essere zero,

Come vedi per me il problema =E8 tuttaltro che facile da risolvere.

--=20 Per rispondermi in privato togliere i numeri!

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Francesco

Si...hai ragione....è un parallelo-parallelo....ho fatto confusione io.... Ho ritrovato uno schema simile sul mio libro di elettronica.

"Piercarlo" ha scritto nel messaggio

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(¯`·.?Chuck?.·?¯)

Piercarlo ha scritto:

ato=20

Quindi intendi un tensione-parallelo?

Partiamo dal presupposto che la retrazione sia in parallelo.

Dobbiamo stabilire se =E8 una retroazione in corrente o in tensione:

La retroazione in parallelo =E8 in tensione se, mettendo a zero il carico= ,=20 la corrente di retroazione, cio=E8 quella che passa su IR2 va a zero.

Se al posto di quel Io metto un corto verso massa come faccio a dire che =

sulla IR2 non passa corrente?

A questo punto verifico se per caso non sia una retroazione in corrente, =

ed anche qui applico la regoletta:

La retroazione in parallelo =E8 in corrente se, mettendo un carico=20 infinito, la corrente di retroazione, cio=E8 quella che passa su IR2 va a= =20 zero.

Ma se stacco Io perch=E8 mai su IR2 non dovrebbe passare corrente?

--=20 Per rispondermi in privato togliere i numeri!

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Francesco

Francesco ha scritto:

In questo caso non è un presupposto; è un dato di fatto! :-)

Per stabilire se la retroazione è in tensione o in corrente (almeno quando hai lo schema del circuito sottomano; quando non ce l'hai è un'altra storia) basta guardare come l'uscita alimenta la rete di retroazione. Poi di *quanto* l'alimenta non ha, a questo fine, alcuna importanza. Nel tuo caso l'unico segnale d'uscita a cui può essere proporzionale il segnale di retroazione è la tensione di uscita perché la corrente di uscita qui la rete di retroazione non ha proprio alcun modo di "sentirla". Che poi il segnale di retroazione *in sè* abbia sia una corrente anziché una tensione proporzionale alla tensione di uscita, non cambia nulla della natura della retroazione in sè, che rimane sempre in tensione.

Ciò che cambia, naturalmente è l'uso che ne fai: nel caso il segnale retrocesso sia una tensione proporzionale alla tensione di uscita, esso verrà confrontato con la tensione della sorgente per ricavare il segnale differenza di errore; se invece il segnale retrocesso è una corrente proporzionale alla tensione di uscita, esso verrà confrontata con la corrente erogata dalla sorgente. Ci sarebbe da discutere poi quando è il caso di usare una o l'altra... ma credo che più che discuterne sia il caso di aprire un bel libro di testo e CON CALMA studiare e rifletterci sopra. Con calma significa anche: senza farsi prendere dal panico alle prime difficoltà di comprendonio... Non "berti" le parole una dietro l'altra: cerca di costruirti un'immagine di ciò che descrivono e riflettici sopra. Dopotutto l'immaginazione è il nostro "spice" incorporato: vale la pena di usarla... ;-)

Ciao Piercarlo

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Piercarlo

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Secondo la squola ammerigana... (tante belle nozioni a memoria, capire il problema a fondo è solo una perdita di tempo) Se non ricordo male è una reazione tipo parallelo-parallelo (viene letta una tensione, viene riportata una corrente) La tensione letta è quella di uscita, tra Vo e massa. In ingresso c'è un nodo, quindi viene riportata una corrente. E ora che ci fai?

Secondo la scuola europea (italiana?) Beh, innanzitutto si tratta di una retroazione...NEGATIVA. Forse scontato, ma fondamentale. Perchè? Perchè T1 amplifica ed inverte, T2 "insegue". Rf riporta una corrente (c'è un nodo all'ingresso!), che ha "segno opposto" rispetto a quella di ingresso. Quindi: si individua il punto dove avviene il confronto tra segnale di ingresso e retroazione. Questo ti fa capire un po' di più come vanno le cose. (Beh, in questo caso è facile...)

Si individua il ramo di retroazione. In questo caso è abbastanza ovvio che il blocco di retroazione è costituito dalla sola Rf.

Se il guadagno di anello G_loop (o guadagno ad anello aperto, blocco di andata x blocco di ritorno) fosse infinito, potresti calcolare il guadagno del circuito semplicemente come -1/B, ovvero l'inverso del trasferimento della retroazione, cambiato di segno, in questo caso -Rf (Puoi ricavare questa relazione dalle formule del generico schema a blocchi della retroazione).

Ragionando sul circuito, G_loop infinito vorrebbe dire che la retroazione è talmente brava che riesce a cancellare completamente il segnale di ingresso: il segnale errore è nullo. Quindi, in questo caso, poichè abbiamo il confronto su un nodo, la corrente di segnale entrante in T1 è nulla. Si dice che il nodo di ingresso è di massa virtuale, per sottolineare il fatto che non si sposta in tensione, qualunque sia il segnale di ingresso. Ne consegue che la corrente di segnale è Vs/Rs E BASTA. Questa, proprio perchè c'è un guadagno d'anello infinito e la corrente di segnale entrante in base deve essere nulla, passa tutta in Rf. Morale: il guadagno è -Rf (un guadagno tesione/corrente, l'ingresso è una corrente, l'uscita è una tensione) Oppure, se vuoi calcolare il trasferimento di tensione tra Vs e Vo:

Vo/Vs=-Rf*Is/Rs*Is=-Rf/Rs.

Per ottrenere il guadagno reale (sempre ragionando sullo schema a blocchi) si fa G= G_id/ (1-G_loop) (notare che G_loop è negativo perchè la retroazione è negativa!)

G_loop lo calcoli aprendo l'anello, ad esempio sulla retroazione, prima del nodo di confronto.

G_loop= G_T1*G_T2*(partizione tra Rf e resistenza vista sul punto tagliato, verso il nodo)=G_T1* (Rs//Rin)/( (Rs//Rin)+Rf )

Concludendo, ti confermo che l'esercizio è semplice, basta studiare su un libro valido.

In bocca al lupo per i tuoi studi

Pasu

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Pasu

_cut_

Temo, considerando le mie dispense, che il prof sia all'Americana!

Seguirò il tuo consiglio|

Crepi!

Francesco

P.S: Grazie a tutti quelli che sono intervenuti nel thread per aiutarmi!

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Francesco

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