Leggo di diverse persone che in fase di ristrutturazione / adeguamento chiedono all'elettricista di predisporre dei punti (morsetti) di sense/command (isolati o a bassissima tensione di sicurezza) per leggere e/o comandare lo stato ad esempio dei punti luce, e rilasciare alla fine il certificato di conformita`.
Un primo esempio puo` essere questo schema
Apparentemente sembrerebbe un circuito SELV... (pulsante e lampada spia a sinistra sono solo indicativi per chiarezza, in realta` ci sarebbero opportuni optoisolatori e/o rele' ausiliari con contatti a bassa tensione).
MA... secondo me viene meno il requisito sulla separazione a causa della promiscuita` di terminazioni/giunti a bassissima tensione assieme a terminazioni/giunti a 230V, banalmente anche solo sulla morsettiera del rele' passo passo, il che "declasserebbe" tutto a circuito FELV con relative necessita` di protezione da contatti diretti/indiretti, come se si trattasse di conduttori collegati ai 230V.
Questo secondo schema potrebbe sembrare piu` "sicuro" perche' i conduttori attestati sui "morsetti utente" non si estendono per tutto l'impianto e non ricevono alimentazione da esso:
Si tratta infatti di un contatto e di una bobina a bassa tensione "puliti". Rimane pero` il fatto che le loro terminazioni non sono in una zona fisicamente separata da giunzioni/terminazioni a 230V (anche se per tutto il resto fosse rispettato il grado di isolamento/separazione necessario).
Se ho interpretato correttamente, e si tratta davvero di un circuito FELV, e` davvero certificabile un impianto fatto in quel modo? Cioe` l'elettricista potrebbe davvero lasciare nelle mani dell'utente quelle terminazioni (seppur racchiuse in un apposito quadretto dedicato solo a loro)?