potenze reattiva/apparente instantanee?

la potenza attiva istantanea di una qualsiasi linea elettrica =E8 data dalla formula p(t)=3Dv(t) x i(t). Ma qual =E8 la formula per calcolare la potenza reattiva istantanea e la potenza apparente istantanea, dato che per valori istantanei non ha senso parlare di fattore di potenza? Grazie.

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jamojamo
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... la potenza attiva è definita come valor medio della potenza istantanea... cosa intendi per potenza attiva istantanea??!?!?!

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Fremebondo

"jamojamo" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@e56g2000cwe.googlegroups.com... la potenza attiva istantanea di una qualsiasi linea elettrica è data dalla formula p(t)=v(t) x i(t). Ma qual è la formula per calcolare la potenza reattiva istantanea e la potenza apparente istantanea, dato che per valori istantanei non ha senso parlare di fattore di potenza? Grazie.

..potenza attiva devi ricavare il coseno dell'angolo tra i vettori V ed I e lo moltiplichi per X, mentre per la potenza reattiva prendi il seno...la potenza istantanea dovrebbe essere un dW/dt ..ma non puoi fare il discorso di fasori in tal caso...ora non saprei dirti perchè ho una birrozza e un paio di wiskey che mi offuscano la mente..cmq devi vedere un po la relazione temporale sul coseno..nel senso dovrebbe essere qualche derivata della potenza in funzione del tempo..ad esempio a= cos(omegat) derivi nel tempo..ecc...leggi altri consigli...!!!

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Stefano

Non esiste tale formula perché non ha senso parlare di potenza reattiva istantanea, devi sempre vedere la media in un periodo.

Ciao,

--
 Daniele Orlandi                                                        ???
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Daniele Orlandi

Daniele Orlandi ha scritto:

la

Io direi che partendo dalla formula generica:

p(wt)=3D v(wt)xi(wt)cosfi+jv(wt)xi(wt)senfi

isoli la parte immaginaria, e la potenza reattiva istantanea assume la forma:

p(wt)reattiva=3D v(wt)xi(wt)senfi

con fi angolo formato dai vettori v ed i.

Mi sono appena svegliato ma dovrebbe essere cos=EC.

ciao

ENzo

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KiKko78

Il problema è che stai facendo l'ipotesi che il circuito sia lineare e che continui ad essere lineare anche nel futuro. A regola non può neanche variare il regime di funzionamento, perché sarebbe un comportamento non lineare.

Ciao,

--
 Daniele Orlandi                                                        ???
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Daniele Orlandi

Daniele Orlandi ha scritto:

che

Ovviamente con w intendevo la fondamentale a 2pi50 rad/sec presente sulla linea elettrica SENZA distorisoni; se il circuito come dici tu non =E8 lineare, introdurr=E0 delle armoniche in linea allora la mia diventa:

ptot_reattiva=3D v(w1t)xi(w1t)senfi1+v(w2t)xi(w2t)senfi2+......+v(wnt)xi(wnt)senfin

cio=E8 il contributo delle potenze associate alle singole pulsazioni.

Non l'ho capita questa, cmq IMHO la formula pi=F9 generica =E8 quella su esposta.

ciao=20

ENzo

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KiKko78

Non so cosa sia questa, di sicuro non è la potenza istantanea :-)

Aloha.

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Yanez

Yanez ha scritto:

Sinceramente qualche dubbio m'=E8 venuto leggendo questo tuo post, effettivamente poteva essere un azzardo definire il vettore potenza. Invece no. Ho sfogliato al volo il primo libro che ho trovato (manuale Hoepli elettronica e tlc) e quello che ho scritto rappresenta la potenza complessa (istantanea in quanto la consideri anche in funzione di t), composta come vedi dalla potenza attiva nella parte reale, e da quella reattiva nella parte immaginaria. Che forse in questo caso non serve a molto. Penso invece che abbia senso parlare di potenza (attiva, reattiva e apparente come somma delle sue)) istantanea come prodotto di due funzioni dipendenti da t e da w, quali v(wt) e i(wt), dipende da quello che deve farne il nostro amico, anche se forse da un punto di vista fisico (e non matematico) non ha molto senso considerarla.

ciao

ENzo

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KiKko78

Manuale di elettronica che definisce la potenza complessa *in quel modo*? Mi pare veramente strano. Hai possibilità di fare uno scan della pagina e buttarlo su da qualche parte?

La potenza complessa è il prodotto del fasore di tensione e del fasore di corrente coniugato. Il risultato è un numero (non una funzione del tempo) la cui parte reale è uguale alla potenza media e il cui coefficiente dell'immaginario Q si chiama potenza reattiva.

Peraltro è possibile associare a Q una particolare componente della potenza istantanea p(t), ma non nel modo che descrivi. E non si chiama potenza reattiva istantanea :-)

Aloha.

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Yanez

Yanez ha scritto:

Prova a guardare qui:

formatting link

Vengono definite le varie potenze a partire dai fasori, ma più in piccolo vengono date anche le definizioni di potenza attiva istantanea e reattiva istantanea. Può darsi (non ho voglia di farlo -_-) che sviluppando l'equazione di kikko78 si ottenga s(t)=p(t)+j*q(t)...in questo caso credo che si possa definire una potenza apparente istantanea... o_o

Ciao S.

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Stratox

Yanez ha scritto:

No al momento no. In realt=E0 ho verificato che si pu=F2 definire il "vettore potenza" composto come gi=E0 detto da parte reale (attiva) e immaginaria (reattiva). Era una mio azzardo cercare di trovare una dipendenza nel tempo delle varie potenze e definire i valori istantanei. Purtroppo al momento non ho a disposizione il manuale (sono lontano da casa almeno fino al week end), visto che tra l'altro =E8 fatto anche abbastanza bene.

Su questo non ci piove :P

Mi informer=F2 ulteriormente sulla questione;tu se eventualmente hai qualche formulaccia da proporci e che chiarisca meglio il problema noi siamo qui che aspettiamo ;-)

ciao

ENzo

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KiKko78

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Grazie! E' esattamente la scomposizione di p(t) cui accennavo, dove Q si può interpretare come l'ampiezza dell'oscillazione di potenza associata alla presenza di corrente in quadratura di fase con la tensione. Invece proprio non sapevo che tali componenti si potessero chiamare potenza attiva e reattiva istantanea. Buono, imparato qualcosa di nuovo :-)

Direi di no. Sostanzialmente lui scrive che la potenza complessa è uguale alla potenza istantanea moltiplicata per (cos(phi) + jsin(phi)). Mi sembra che non abbia molto senso :-) e che cozzi un tantino con le definizioni note.

Grazie ancora,

Aloha.

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Yanez

Si può far comparire Q in una espressione temporale della potenza, usando un po' di trigonometria. Si parte con lo scomporre la corrente i(t) nelle sue componenti in fase e in quadratura con la tensione:

i(t) = if(t) + iq(t)

Se v(t)=Vm*sin(wt) e i(t) = Im*sin(wt-phi) basta usare le formule di addizione:

i(t) = Im*cos(phi)*sin(wt) - Im*sin(phi)*cos(wt),

i chiaramente iq(t) = - Im*sin(phi)*cos(wt)

La potenza istantanea quindi è:

p(t) = v(t)*i(t) = v(t)*(if(t)+iq(t)) =

= v(t)*if(t) + v(t)*iq(t)

Il primo addendo è ciò che nel link di Statox chiamano potenza attiva istantanea, perchè è quello che si porta dietro l'intero valor medio di potenza. Il secondo addendo è uguale a:

v(t)*iq(t) = -Vm*sin(wt)*Im*sin(phi)*cos(wt) =

= - (VIsin(phi))*sin(2wt) = -Qsin(2wt)

, con Q=VIsin(phi).

E quindi si tratta di un'oscillazione di potenza con ampiezza Q e valor medio nullo.

Aloha.

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Yanez

Yanez ha scritto:

Non fa una piega. Ciao

S.

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Stratox

Yanez ha scritto:

E' il senso che volevo dare con la mia formula iniziale, che tra l'altro era stata scritta al volo senza stendere gi=F9 4 formule :P Chiedo venia! Mi pareva infatti strano, di primo acchitto e per linee del tutto generali, che non si potesse definire una potenza istantanea visto che altro non =E8 che il prodotto di due funzioni definibili e definite in t e w. Adesso invece =E8 chiaro che ci=F2 =E8 possibile :P

ciao

ENzo

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KiKko78

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