Per le pile, userei 4 AA in serie ma scariche (1V) che mi avanzano dalla st ampantina a infrarossi e mi dispiace buttarle ancora cosi' cariche :-) Ma questa sara' la fase 2.
Per il rettificatore sincrono, si puo' fare, basta un operazionale che tien e sotto controllo la caduta della Rdson del mosfet, sul simulatore funziona , devo solo trovare un operazionale o comparatore che consumi poco.
veramente ci sono pile NiMH in formato parallelepipedo con tensioni
se il multimetro funziona con tensioni di 8.4-8.5V (se avesse un indicatore di batteria scarica basterebbe alimentarlo con un alimentatore stabilizzato a tensione regolabile per vedere a quale
regolatore LDO
potresti anche aggiungere uno spinotto per ricaricare la batteria direttamente senza toglierla dal multimetro
in ogni caso ci sono comparatori LT che consumano pochissimo, ma a questo punto tanto vale comprare un regolatore di quelli pensati per l'energy harvesting come quello che ho citato in altri messaggi
batteria ricaricabile (non ricaribile :-) ) e in questo caso non conviene scendere troppo con la tensione... al LDO converrebbe aggiungere un indicatore di batteria scarica
energy harvesting Se stai usando un tester stai cercando un guasto ergo ti stanno probabilmen te girando le balle, si potrebbe avvolgere un po' di spire per trarne energ ia :-)
No, non ne ho idea, pero' dal mio punto di vista ce n'e' rimasta dentro alm eno 2/3 :-) ma di chimica delle pile non ne so niente. Pero' sul web dicono che con il joule thief si fa accendere il led per molt issimo tempo, mi baso su questo.
nel circuito da me proposto il condensatore tra emettitore e
l'elettrolitico in parallelo all'uscita
quando la tensione di uscita supera Vzener+Vbe Q4 va in conduzione e attraverso Q1 scarica nuovamente il condensatore e si ripete il ciclo di cui sopra
per quanto riguarda l'altro circuito dubito possa funzionare in alcun mod o
Interessante, ti riferisci al grafico "Constant Power Performance" quella c on alle ascisse "Service (hours)"? Sembrerebbe non rimanga niente.
Pero' il grafico sopra con l'indicazione "Discharge (mW)" non sono convinto di averlo capito, forse se la tensione minima che posso utilizzare e' 0.9V ho quella curva e se la tensione minima e' 1.2V ho quell'altra?
Perche se cosi' fosse mi immagino un'altra curva posta a destra nel caso mi accontenti di 0.5V e di energia ce ne sarebbe ancora abbastanza.
Secondo me non funziona lo stesso, Durante la carica da 0V a Vz, Q4 non and ra' mai in conduzione quindi non scarichera' mai il condensatore e tutto fi nisce con il primo mezzo ciclo.
Riguardandolo non mi pare sballato. Allo start il 337 va in saturazione e accende il mje, nell'induttanza inizi a a salire la corrente, quando raggiunge Ib*hfe l'induttanza inverte la pol arita', ora per tutto il tempo che impiega a scaricarsi l'emettitore del 33
7 vede una V positiva quindi resta interdetto. Quando la tensione arriva a 0V il ciclo riparte. Lo zener con il 546 alla soglia rubano corrente di base al 337 che riduce l a corrente di base del mje e si creano rampe di corrente nell'induttore men o alte e si autoadatta all'assorbimento del carico.
No, facevo riferimento all'altro datasheet, comunque discutiamo pure di questo che immagino sia quello relativo al tuo caso.
Premesso che non ho familiarita' con questo argomento, io intendo che per ciascuna delle 2 curve il grafico determina la durata di tempo Dt necessaria perche' la tensione della pila scenda al valore indicato (1.2 V oppure 0.9 V) in funzione della potenza elettrica costante P erogata dalla pila, ad es. considerando la curva etichettata 0.9 V si legge che se P = 0.1 W allora Dt = 28 h, se P = 0.4 W allora Dt = 4 h ecc. ecc.
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