Avrei bisogno di sapere, se qualcuno si ricorda o ha quasi sottomano, il nome o autore di un libro sull'elettronica di base anche scolastico che sia fatto indubbiamente bene e molto chiaro, quest'estate ho riprovato a riprendere in mano il mio di squola ma con scarsi risultati, l'ho sempre odiato, ci sono dei buchi teorico-pratici credo che non fanno andare avanti bene nella lettura e cosi' come un volta mi areno sempre. Sono stufo...
Grazie..
sQuola? Dimmi che l'hai fatto apposta!
Qui ho trovato utili dispense.
Di mio, ho munto a "Dispositivi e circuiti elettronici" (Vol, 1 & 2), Gasparini e Mirri. Fa una trattazione non banale ma accessibile.
Piccio.
Ho dato un'occhiata alle dispense ma non credo che facciano al suo caso. Probabilmente vanno bene a chi deve prendere il famoso pezzo di carta ma non servono a capire come costruire un circuito funzionante.
Io gli consiglierei il famoso Horiwitz The Art of Electronics, se conosce un po' l'inglese. In italiano alla fine non restano che i libri di Nuova Elettronica.
Comunque ti ringrazio da parte mia per il link al sito all'universit=E0 di Tor Vergata, nel quale ho fatto veloce giro turistico. E' emblematico di come funzioni il sistema universitario in generale e spiega perch=E8 ci siano in circolazione ingegneri che non sanno nemmeno disegnare un circuito con un transistor in saturazione.
In effetti, nella mia limitatezza, inquadrerei codeste dispense nella via di mezzo: poco fruibili se non si possiede una mediocre infarinatura e scarsine per chi abbia intenzione di passare direttamente alla pratica. In pratica, un interessante gradino per chi vuole andare oltre l'hobby.
La mia pi=F9 grande fortuna, infatti, =E8 stata quella di frequentare un corso serale extra-diploma di un paio di anni con due professori molto in gamba che a loro volta lavoravano in aziende elettroniche. Oltre ad una teoria (rimossa al 75% per vecchiezza... sigh!) importante, sono stati in grado di trasferire una conoscenza vissuta che nella pratica ha avuto solo benefici. Infatti, dopo formuloni che riempivano due lavagne per un semplice doppio carico a BJT, semplificavano le formule per via analitica riducendole ad un semplice Rc/Re in considerazione del fatto che i BJT che sarebbero stati utilizzati appartenevano al mondo reale e non a quello dei sogni e non ve ne sarebbe stato uno equipollente ad un altro.
Altro "gustoso" episodio: interrog=F2 un allievo e gli chiese come determinare il beta di un BJT. Il malcapitato riemp=EC la lavagna di formule e fu rimandato al posto con un voto poco simpatico. Motivo: "non facevi prima a guardare sul data-book?".
Ho frequentato l'ITIS agli inizi degli anni '80 e devo riconoscere che una buona percentuale di professori erano eccellenze (carattere a parte) ma con un denominatore comune: collaboravano con aziende del settore. Quando spiegavano avevano sempre qualcosa da dire, non erano mai banali e catturavano sempre l'attenzione anche se minimalisti. Tra le altre cose, i testi di elettrotecnica (ebbene s=EC, sono ufficialmente uno spelafili) erano considerati di livello universitario. Attualmente, chi frequenta lo stesso istituto mi racconta di una inquietante inversione di tendenza: molta incompetenza, tanta dottrina, pratica ormai assente, fancazzismo docente. Ho avuto modo poi di vedere i nuovi libri di testo: assomigliano a brochure variamente colorate ma senza un filo propedeutico, incasinate, incomplete e spesso anche sbagliate. Libri che si potrebbero comporrem col copia-incolla facendo qualche giro in rete. Chi ha qualche vecchio testo scolastico fa meglio a tenerselo ben stretto.
Piccio.
Si dovevo scrivere la Q maiusc. cosi' si capiva..
Grazie! Vedo se trovo il secondo visto che non mi va di stampare, ovvio.. Pero' leggendo il titolo non mi ispira un gran che', sembra una guida per il faidate, vorrei una trattazione tipo scolastico, cioe' completa, ma senza 'sti stramaledetti salti teorici che lasciano uno a piedi (a sQuola non stavo mai attento e non ho imparato un gran che').
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