dissaldatura smd

Alla fine mi sono preso una stazione ad aria calda poichè i componenti da recuperare sono sempre più in questo formato. Nessun problema per i passivi e quelli piccoli (ma bisognerebbe rilevare le caratteristiche prima e dopo). Però quando si tratta di recuperare componenti sensibili e che usano la board come dissipatore i tempi di riscaldamento si allungano paurosamente. Facciamo un esempio: REG103 - SOT223 per staccarlo ci impiego 40 sec a 250°, alla faccia dei 3 sec max. Sono io che non son buono o veramente non si riesce a fare di meglio? Ma sopratutto, posso fidarmi a riusare questi componenti che potrebbero essere cotti o è meglio evitare? Sono graditi consigli sulle regolazioni aria/temperatura ed esperienze vissute dell'uso di smd recuperati.

Ciao e grazie

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Alvin
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Dovresti preriscadare tutta la scheda a 130-150 gradi per qualche minuto. In questo modo diventa molto pi=F9 facile e indolore portare a 250-300 gradi la zona del componente.

Per mia esperienza, direi che i componenti pi=F9 facilmente danneggiabili dalla temperatura sono i condensatori poliesteri e simili. Seguono i condensatori elettrolitici e tantalio. Poi condensatori ceramici e resistori, ma pi=F9 per una corrosione della metallizzazione che per un vero danno del componente. I semiconduttori alla fine sono i pi=F9 robusti, ma attenzione ai contenitori plastici, possono scoppiare a causa delle piccole quantit=E0 di umidit=E0 assorbita.

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Dimonio Caron

Un bel giorno Alvin digitò:

250 gradi sono troppo pochi. Probabilmente dipende anche dalla stazione, ma con la mia (Weller) bisogna tenere la temperatura sopra ai 400 gradi, e bisogna accendere l'aria per qualche secondo prima di andare sul componente per permettere all'aria di scaldarsi effettivamente.

I SOT223 non sono niente, aspetta di dover dissaldare un QFP oppure un componente con il pad esposto sotto al pachage...

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Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

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20 anni fa riparavo schede PC Olivetti e gli SMD avevano gi=E0 fatto il loro ingresso prepotente. Penso di aver staccato per recupero non meno di 1000 chip dalle schede ed ho memoria di uno solo guastatosi per probabili shock termici. Usavamo un phon della BOSCH, quelli cattivi. Avevamo anche una stazione saldante Weller fantascentifica dal costo raccapricciante (decine di milioni di vecchie lire) ma ci voleva troppo tempo ed eravamo pi=F9 bravi con la clava.

Piccio.

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Piccio
20 anni fa riparavo schede PC Olivetti e gli SMD avevano già fatto il loro ingresso prepotente.

----- Ma dai!.. forse hai riparato tu il mio Olivetti Prodest PC1.. quella ciofega...

---- Penso di aver staccato per recupero non meno di 1000 chip dalle schede ed ho memoria di uno solo guastatosi per probabili shock termici. Usavamo un phon della BOSCH, quelli cattivi.

----- Vuoi dire pistola ad aria calda.. anche io ho difficolta', mettendola a 300 gradi ma con aria dimezzata (ho dovuto modificarla) ci vuole piu' che 40 secondi.. puo' andare a 600 ma l'aria viaggia cosi' poco che penso si cuocia la resistenza (praticamente l'ho modificata per andare a 110v, con un diodo..)

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Dav.p

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