Led

ciao a tutti del NG. Premetto che di elettronica ne so poco o nulla. Mi sono avvicinato al mondo dei led e vorrei capire meglio come fuzionano, ed in particolare il montaggio in serie con l'utilizzo di pacchi batteria di diverso voltaggio. Documentandomi con google su questo NG e sul web ho appreso le seguenti nozioni:

MONTAGGIO DI PIU' LED IN SERIE

- led da 5 mm

- voltaggio compreso tra i 3,4v e i 3,8v

- assorbimento 20 mA

- pacco batteria da 8,4v

- led da montare 10

Da quello che ho capito, visto che la batteria =E8 da 8,4v ed il led lavora tra 3,4 a 4,8, devo saldare tra il positivo del led ed il positivo della batteria una resistenza per abbassare la tensione del circuito, ad un valore compreso tra 3,4 ed i 3,8v. Il valore della resistenza viene calcolato nel seguente modo:

(V1-V2)/A=3Dresistenza

dove

V1 =E8 la tensione della batteria V2 =E8 la tensione del led (valore compreso tra 3,4 e 3,8V) A =E8 l'assorbimento

avremo

(8,4-3,5)/0,02=3D245 ohm

quindi dovrei utilizzare resistenze da 245 ohm per avere una tensione di 3,5v.

2=B0 caso utilizzando i medesimi led, ma con batteria avente tensione compresa nel range di lavoro dei led.

da quello che ho capito, utilizzando una batteria 3,6v, non avrei bisogno di inserire delle resistenze nel circuito, per=F2 mi chiedo: se non metto delle resistenze il led quanto assorbir=E0?? l'assorbimento sar=E0 sempre di 20 mA (valore fornito dalla casa costruttrice)?

Se dovessi mettere dei led in serie ad esempio 3 con batteria da 12v, la formula per calcolare la resistenza sarebbe la seguente?

(V-V1+V2+V3)/A

dove

V =E8 la tensione della batteria V1, v2 e V3 la tensione dei led

Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte e mi scuso per le eventuali C****** che ho scritto.

Ciao Paolo.

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fantamen
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snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

Uhhhhh... rischi il linciaggio ;-)

Piu' o meno... Proceduralmente è corretto, concettualmente no. I dati che tu hai a disposizione vanno interpretati come "il led va pilotato con 20 mA e avra su di sè una caduta di tensione compresa tra 3.4 e 3.8 V" e non come "il led va alimentato tra 3.4 e 3.8 V e assorbirà 20 mA".

Corretto.

Se ne metti in serie 10 come dici avrai però 34-38 V e quindi non puoi usare la batteria che ti sei preposto di impiegare.

Chiamala corrente e indicala con I.

Si fa, quando si lavora in maniera cheap-&-dirty, ma andrebbe evitato. Sempre mettere una resistenza il serie ai led, a meno che non siano pilotati in corrente.

Guarda il data-sheet. C'è un grafico detto caratteristica. Se lo alimenti da una batteria senza resistenza, imponi la tensione. Cerca l'intersezione tra la curva della carateristica e la retta corrispondente a quella tensione e troverai la corrente assorbita.

Ma non è così semplice. Non si riescono a produrre leds che sono perfettamente, precisamente al

100% uguali tra loro. Quella è una caratteristica tipica. La corrente effettivamente assorbita puo' variare leggermente, di un valore che è parimenti indicato nel datasheet.

Con un paio di parentesi in piu' o adattando i segni:

R = (V - V1 -V2 -V3)/I

Boiler

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Boiler
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Invece teoricamente è equivalente.

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Stefano

Se usi il teorema di sostituzione qualunque soluzione che faccia andare il led nel punto di lavoro voluto e` equivalente.

Se invece metti un generatore di tensione che regoli per avere 20 mA, in realta` stai chiudendo un anello di retroazione che alza l'impedenza del generatore di tensione facendolo diventare un generatore di corrente. In questo caso specificherei meglio cosa si intende per equivalente: potresti voler dire che i due generatori sono visti dal carico allo stesso modo (vero), oppure che mettere un generatore di tensione o di corrente e` lo stesso (non vero in generale).

Ok, spiegazione un po' fumosa, non la capisco neanche piu` io :)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Veramente io avevo inteso semplicemente che nella due operazioni:

-regolare la tensione sul led per far si che scorrano 20 mA

-regolare la tensione tra 3,4 e 3,8V

sono equivalenti.

Non ho capito perché si dovrebbe alzare l'impedenza del generatore: dipende da come è ottenuto questo generatore.

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Stefano

Non lo sono, non ottieni lo stesso punto di lavoro.

Un generatore di tensione puo` essere trasformato in un generatore di corrente con una retroazione, e viceversa (ci possono essere casi teorici degeneri, ma nella realta` non esistono), e questi generatori hanno una impedenza di uscita diversa.

Comunque non considerare la risposta precedente, avevo capito diversamente, mi sembrava che andassi a cercare degli aspetti teorici da tetratricotomia teoretica :)

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Franco ha scritto:

Piu' estesamente:

Il datasheet ti garantisce che a 20 mA la caduta di tensione sul LED è compresa nell'intervallo dato. Non gratantisce viceversa che in tutto l'intervallo di tensione la corrente sia pari a 20 mA.

Se tu alimenti in tensione tra 3.4 V e 3.8 V avrai una corrente attraverso il LED *attorno* alle 20 mA. Potrebbero essere 18 mA, potrebbero essere 20 mA, potrebbero essere 21 mA.

Dato che la luminosità di un LED dipende dalla corrente che lo attraversa, la differenza tra i due approcci non è trascurabile.

Boiler

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Boiler

Mi sono espresso male, scusa. Sicuramente non lo ottieni, ma sono due approcci equivalenti nella fase di "progettazione". Anche perché quando consideri un led devi considerare entrambe le "coordinate" corrente e tensione. In altre parole a 20mA corrisponde un certo valore di tensione fisso, non un intervallo per un determinato LED in certe condizioni di temperatura. L'intervallo viene definito a causa della dispersione delle caratteristiche, ma nella progettazione non viene impiegato.

Nel caso più banale, per il calcolo della resistenza da mettere in serie al led per limitare la corrente, devi fissare sia la tensione che la corrente sul led.

No, al massimo interpretativi: che sono a mio avviso ancora più "rognosi"...

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Stefano

Si, sono d'accordo, tuttavia quando poi scegli un valore per la resistenza ed se a disposizione un generatore di tensione che alimenta il tutto, la corrente è difficile che sia 20mA. In altre parole dovresti proprio avere un generatore di corrente che alimenta il led affinché nella pratica valga questo ragionamento, cosa che in genere non si ha a parte casi particolari di utilizzo.

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Stefano

Vi ringrazio per le vostre risposte mi avete confermato quello che ho letto sul web. L'unico dubbio che mi rimane =E8 l'assorbimento del led. Da quello che ho capito leggendo i vostri post, le 20mA sono in funzione della caduta di tensione generata, pi=F9 precisamente utilizzando delle resistenze e facendo lavorare i led tra i 3,5 e 3,8v l'assorbimento sar=E0 + o - di 20 mA, mentre, se la caduta di tensione sara minore e ad esempio il led lavora sui 4V l'assorbimento sar=E0 superiore alle 20mA. Giusto ???. Ciao e grazie.

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fantamen

se lavora sui 4V la corrente si, sarà maggiore di 20 mA...

il problema della corrente come hai potuto leggere nel thread è che questa influisce sulla luminosità. Per cui, o ti doti di un generatore di corrente e fissi a 20mA questa, oppure se utilizzi una semplice batteria di tensione a vuoto Vi come alimentatore ed un resistore come limitatore di corrente, sei costretto ad approssimare la corrente che scorre sul diodo *ipotizzando* la caduta di tensionen Vd (ad esempio un valore medio tra 3,5V e 3,8V) e ipotizzando Id=20mA di corrente. Poi (trascurando la resistenza interna del generatore), applicando le leggi di Kirchhoff e di Ohm esce il valore di resistenza R=(Vi-Vd)/Id. Chiaramente in questo caso sei fortunato se hai

20mA esatti.

C'è da dire comunque che la caratteristica di un led di quella dimensione, in genere non è così ripida come quella di un diodo piu piccolino, per cui con quell'intervallo di tensione probabilmente la corrente (e quindi la luminosità) non si discosterà molto da quella nominale.

Ciao.

Reply to
Stefano

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