ciao a tutti, se ho un generatore di tensioneV con la sua resistenza interna R che alimenta un parallelo di induttanze L1, L2, quanto vale la corrente per t che tende all'infinito in L1 ad esempio? grazie a chi mi aiuta
"ROCCO" ha scritto nel messaggio news:WgODe.10687$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
suppongo che il generatore generi un fasore V, altrimenti è un po' difficile da risolvere... A t infinito si è esaurito il transitorio, puoi analizzare nel dominio complesso le impedenze presenti nella maglia. E' un probelma banale.
Se V è costante il problema è sicuramente mal posto, avendo infinite soluzioni.
-- simone.bern
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Il Thu, 21 Jul 2005 14:27:02 GMT, ROCCO ha scritto:
...Devi fare i conticini per bene o nel dominio del tempo, o con Laplace. In ogni caso, devi considerare un istante iniziale con condizioni note..Supponendo che gli induttori siano scarichi ed il gen cortocircuitato per t=0, a regime hai che la corrente nel parallelo vale V/R.
Questa corrente si distribuisce secondo la legge del partitore induttivo di corrente, ossia (in maniera analoga al partitore resistivo), ne circola di più nell'induttanza più piccola.
Come ho detto, la maniera di risolvere il circuito si può impostare o nel dominio del tempo o in quello di Laplace, a seconda del formalismo che ci piace di più.
Poi considerazioni di "ordine generale" ci portano a dire che la soluzione a regime è una costante e - data la relazione costitutiva delle induttanze
- la tensione ai loro capi non può che essere zero. Questo ti dà il valore della corrente che scorre nel parallelo.
Per sapere come questa corrente si distribuisca, non trovo altro modo che risolvere le equazioni differenziali...Il discorso per cui da
L1*di_L1/dt = L2*di_L2/dt
si possa passare al rapporto delle correnti, per me è un po' ostico...Non son mai stato forte in matematica e non vedo come dal rapporto tra derivate si possa passare al rapporto tra le funzioni...o forse si...ci devo pensare..mentre preparo la cena :-)
Il Thu, 21 Jul 2005 18:34:32 +0200, Daniele Orlandi ha scritto:
[cut]
E' giusto...almeno l'idea, che è la stessa che ho avuto girando il sugo :-D In realtà la condizione sulle derivate non basta, ma se ci aggiungiamo una condizione iniziale, ossia il passaggio per un punto, allora siamo a posto!
La corrente che passa in una induttanza (a parte la condizione iniziale) e` data dall'integrale della tensione nel tempo (i volt per secondo) diviso per L. Dato che sono in parallelo, hanno gli stessi volt per secondo e quindi la variazione di corrente e` inversamente proporzionale a L. Qual e` la dimensione del prodotto volt per secondi?
--
Franco
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(H. Heine)
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