INA168: misurare corrente

Devo misurare una corrente costante unidirezionale che può assumere al massimo il valore di 80A, generati da una batteria 12V (qualcuno ha parlato di hifi car?). Il valore di questa corrente dovrà essere visualizzata su display, quindi in digitale.

Ho pensato al classico shunt dell'ordine dei milliohm, tipo 0.002ohm.

80*0.002=160mV. Potenza da smaltire sullo shunt: 12.8W. La tensione differenziale ai capi dello shunt viene amplficata dallo integrato INA168 e quindi convertita dall'ADC interno di un PIC. Penso di non poter utilizzare un normale amplificatore operazionale a singola alimentazione (LM358) poiché il modo comune del segnale differenziale è di 12V, mentre LM358 lo alimenterai dalla 5V stabilizzata creata proprio da questa 12V della batteria (spero di essermi spiegato).

Avete qualche altra soluzione migliore? Io ho due problemi con questa.

L'integrato INA168 (disponibile su RS) è solo SMD, package SOT23 (veramente piccolo). Gradirei, invece, lavorare con i DIP. Anche la linear fa qualcosa di simile, LT1787, ma anche questo ha solo package SMD. Conoscete qualche altro integrato che fa la stessa cosa ma che sia DIP?

Altro problema è la resistenza. Esistono resistenze così piccole? Io avevo pensato di costruirmela con un filo di qualche materiale sufficientemente lungo e spesso. Voi cosa mi consigliate? Forse la precisione della resistenza non interessa poiché potrei trimmerare dopo l'INA168 facendo una misura con una corrente nota di test. Che ne dite?

Immagino che 12W facciano salire abbastanza la temperatura di questa resistenza ed immagino che lo stesso valore di resistenza cambi al variare di questa temperatura, quindi introducendo un errore nella misura. Come posso compensare questo errore? Potrei utilizzare la classica legge che lega la resistività di un materiale al variare della temperatura e cercare di compensare numericamente con apposito calcolo nel software del PIC, subito dopo la conversione A/D?

Volendo riuscire ad ottenere l'isolamente galvanico di questa misura, che metodo dovrei usare? Trasformatore di corrente? Effetto Hall? Come si traducono in pratica? Ovviamente mi interessa che il tutto sia anche facilmente reperibile, almeno su RS o qualcosa di simile.

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pozz
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caro pozz, la MAXIM ne fa a CATERVE di chip per la misura di correnti elevate. Se non riesci a trovarne riscrivi che ti aiuto. Buona ricerca.

PFMS

pozz wrote:

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PFMS

Sensore ad effetto hall, ce ne sono anche di quelli a singola alimentazione, sei isolato, non devi dissipare potenza... Costano un po' cari, ma se ne trovano anche alle fiere di elettronica. Li fa la LEM, la siemens...

(peraltro se e` un ampli di bf, l'assorbimento di 80A e` solo impulsivo, e la resistenza scalda mediamente di meno di 12W. Pero` se vuoi una buona precisione di misura, devi usare una resistenza a 4 fili).

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Franco

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Franco

pozz ha scritto:

Guarda su

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l'articolo 900936 e i suoi simili.

Ciao Boiler

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Boiler

In data Sun, 31 Jul 2005 08:05:13 GMT, pozz ha scritto:

Ho gia' fatto tante volte sistemi di misura di questo tipo e non ho mai usato resistenze "tipiche" perche' implicano connessioni ecc. Sulle auto la soluzione piu' semplice e' utilizzare il cavo di massa della batteria stessa. Ti connetti ai suoi capi (cioe' un terminale del tuo amply differenziale sul - della batteria, l'altro nel punto in cui il cavo o treccia di rame e' connesso al telaio). La misura risulta buona e stabile.

Ciao.Alberto.

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Alberto Rubinelli

Anche con le variazioni di temperatura? Circa 3 per mille di variazione di resistenza per ogni variazione di un celsius.

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Franco

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Franco

news:dci9r5$80v$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Mamma mia, sono delle semplici resistenze da 30euro!!!! Probabilmente non sono proprio delle semplice resistenze, però non voglio proprio spendere tanto solo per la resistenza di shunt. Quali potrebbero essere i vantaggi nell'usare queste resistenze, immagino a precisione altissima, piuttosto che delle semplici resistenze calibrando la misura con un trimmer e confrontando il risultato con una corrente di test nota?

Stavo pensando che, in auto, un trimmer può muoversi facilmente per le continue vibrazioni. Oppure no? Naturalmente la posizione corretta potrebbe essere bloccata con dello smalto... ma quanto regge?

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pozz

La precisione è indicata: 0.5%. Già è un problema trovare una resistenza da 20W con questa precisione.

Hai il vantaggio che non scaldano quasi niente, quindi la resistenza è costante.

Il fatto che costino così tanto sospetto che sia in relazione con il fatto che sono prodotte dalla Gossen.

Secondo me in condizioni normali regge bene.

Boiler

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Boiler

Franco ha scritto:

Beh, sarebbe il 3% per una differenza di 10°C. Forse è accettabile.

Ciao. Giuliano

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JUL

Intendi qualcosa del genere?

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Effettivamente costicchiano (32euro...) Inoltre mi sembra che abbiano bisogno di un'alimentazione nell'intervallo

+12...+15V. Io ho solo +5V stabilizzati mentre la +12V della batteria non è per niente stabilizzata.

Per Siemens, hai qualche dettaglio in più?

Resistenza a 4 fili... scusa l'ignoranza... che cos'è? Perché 4 fili?

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pozz

"Alberto Rubinelli" ha scritto nel messaggio news:opsur1dh1dwn5aa2@pca104alberto...

Ma in questo caso misuro la corrente totale che genera la batteria, giusto? Io ho quattro carichi diversi e, per ognuno di questi, voglio misurare la corrente assorbita. Credo che sia necessario utilizzare una resistenza di shunt "sul lato positivo" dell'alimentazione e non sul "lato negativo". Cosa ne pensi?

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pozz

"pozz" ha scritto:

Provo a dire la mia, da profano quale sono :-): se metti lo shunt sul ramo negativo dell'alimentazione, puoi ridurre la tensione di modo comune, e amplificare il segnale fino a quanto necessario con il 358 in configurazione differenziale, che in ingresso accetta segnali di modo comune fino al livello della massa, e ha un range di segnale differenziale pari alla tensione di alimentazione. Come shunt potresti usare il cavo (negativo) stesso di alimentazione dell'autoradio, prendendo il segnale con due cavetti schermati agli estremi del cavo, un cavo di rame lungo 1 m di sezione 2.5 mm^2 ha una resistenza di 6 mohm, e attraversato da una corrente di 80 A sviluppa ai suoi capi una tensione di 0.5 V. Non so pero' quanto sarebbe valida questa soluzione dal punto di vista della captazione del rumore... Naturalmente in questo caso lo shunt avrebbe una resistenza non nota con precisione, e bisognerebbe tarare lo strumento per confronto con un altro amperometro.

Ciao

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Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

Direi quindi che utilizzerò uno shunt meno costoso anche se meno preciso. Diciamo che su 10A mi potrebbe bastare anche una precisione di mezzo Ampere.

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pozz

Su questo sono d'accordo, ma così misurerei la corrente totale generata dalla batteria e non quella di un singolo carico. Il problema della tensione di modo comune non si pone considerando il fatto che esistono integrati che "sopportano" un modo comune elevato (vedi l'INA168). L'unico problema di questi integrati è che sono solo SMD...

dell'autoradio,

Forse si può anche dimezzare la lunghezza del cavo ed arrivare a 250mV... tanto dopo c'è l'amplificazione del segnale. Naturalmente questo discorso va bene anche per il lato positivo dell'alimentazione...

Sicuramente non sarà molto bello, soprattutto per il fatto che le tensioni in gioco sono basse.

Sì, su questo sono d'accordo :)

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pozz

"pozz" ha scritto:

...

Mi spiego, intendevo il negativo dell'alimentazione del singolo carico, cioe' bisogna far partire dalla batteria un filo collegato al morsetto negativo (con relativo fusibile) per alimentare ogni singolo carico.

Appunto, se metti lo shunt sul ramo negativo invece puoi usare anche il (vetusto) 358 :-).

A proposito, mi ero dimenticato di dire che i valori sopra vanno bene se la corrente di 80 A e' solo impulsiva, e la corrente media decisamente inferiore, altrimenti un filo di *soli* 2.5 mm^2 si scalderebbe troppo.

Ciao

--
Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

In data Sun, 31 Jul 2005 12:27:22 GMT, Franco ha scritto:

La misura che vuole effettuare il nostro amico penso non abbia necessita' di questa precisione. Vediamo a cosa gli serve di preciso :)

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Alberto Rubinelli

In data Sun, 31 Jul 2005 14:54:17 +0200, JUL ha scritto:

Se ho ben capito vuole misurare gli assorbimenti del suo impianto car audio ... In ogni caso, si puo' anche linearizzare con un sensore di temperatura :)

Ciao.Alberto.

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Alberto Rubinelli

In data Sun, 31 Jul 2005 13:00:36 GMT, pozz ha scritto:

si esatto

Non lo avevo capito ... o non lo hai scritto o sono stordito io per il caldo ... o per l'eta' :)

In questo caso forse la soluzione potrebbe essere i sensori ad effetto hall: le resistenze non mi piacciono tanto.

Ma cominciamo a quantificare e mettere dei numeri : quanti sono questi carichi ? 4 ? sono amplificatori ?

quanto assorbe (nominale) ogni carico ?

ecc ecc

Ciao.Alberto.

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Alberto Rubinelli

pensavo a variazioni di temperatura dell'ordine dei 50C, ma anche in questo caso probabilmente va bene lo stesso vista l'applicazione :-).

Anche perche' il consumo potrebbe essere con caratteristiche impulsive (dipende se si mette prima o dopo il condensatore), e si tratterebbe di trasformare un segnale variabile in uno adatto alla misura. Se poi si fa la visualizzazione con una barra di led, ritiro tutto quanto ho detto e un pezzo di conduttore come resistenza di shunt va benissimo.

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Franco

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Franco

In effetti hai ragione, ritiro tutto quanto ho detto. Vedi anche la risposta a JUL.

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Franco

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Franco

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