Il PWM degli stop delle auto

Qualche anno fa, alla prima comparsa dei gruppi ottici posteriori a led c'erano le prime lamentele dell'effetto scia...io ricordo la Thesis (batmobile) che aveva questo effetto sgradevole

Come mai ancora oggi, che ne è passata di corrente nel drain, si vede 'sto sfarfallio? perché non portano il PWM a frequenze decenti per evitare la scia? Normative? Io non vedo problemi tecnici...

idee?

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte
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Probabilmente perché il regolatore PWM è centralizzato e i cavi che vanno ai LED sono parecchio lunghi. Già a poche decine di kHz l'induttanza e l'effetto pelle possono essere un problema. Dovrebbero raddrizzare e livellare, ma sarebbe una spesa enorme in relazione al costo dell'autovettura... :-P

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Gianluca
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LAB

PeSte:

Perché vai troppo forte rispetto alla macchina che ti precede. Anche se facessero un PWM a 10 kHz lo vedresti, ad una velocità differnziale adeguata.

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F. Bertolazzi

Il 26/01/2011 0.25, LAB ha scritto:

penso di si

ok

ecco, qui ti direi che non si deve andare a 10kHz, ma ne bastano per esempio 300Hz...se non ci fosse la risposta di Bertolazzi

@Bertolazzi Mica riesco a mettermelo in testa il tuo raionamento...la mia pigra mente (e l'ora in cui scrivo) fanno fatica. Nella mia ignoranza, l'unico modo è un battimento tra la distribuzione nello spazio dei lampeggi (velocità relativa e frequenza PWM) e la frequenza di campionamento dell'occhio (24fps). E' davvero così?

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

e la frequenza di campionamento

L'occhio non campiona. E` solo una specie di passabasso con qualche complicazione in piu`. Ad esempio quando si muove e` praticamente cieco.

Mettiti davanti a uno specchio e guardati l'occhio destro. Poi sposta lo sguardo sul sinistro. Non vedi la carrellata che va da un occhio all'altro, ma vedi che sparisce un'immagine e compare l'altra.

Piu` altre complicazioni di movimenti saccadici e altre amenita`.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

grazie per avermi aperto gli occhi ;-)

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

PeSte:

No di certo. Come fai a vedere se un LED è alimentato in continua o a impulsi? Lo muovi velocemente da destra a sinistra o, se non puoi, lo guardi spostando rapidamente gli occhi da destra a sinistra. Se vedi una striscia continua è alimentato in continua, se vedi più punti separati è a impulsi.

Per un amico avevo costruito un'insegna per la pizzeria posta su di un'arteria di circolazione dove le auto corrono abbastanza. Con 7 cluster di led è possibile visualizzare scritte di parecchie lettere.

Vedo che l'idea è stata utilizzata, ad esempio, anche da

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F. Bertolazzi

Il 26/01/2011 12.40, F. Bertolazzi ha scritto:

ho visto. Su questo tipo di applicazione, quella che trovo più originale è questa

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Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Un bel giorno F. Bertolazzi digitò:

Però deve esserci un limite in questo ragionamento, oltre il quale i punti sono talmente vicini da risultare uniti.

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Dando per buono il dato di 1000 gradi/s per un completo movimento di 90 gradi (che è sicuramente ottimistico), significa che puoi coprire l'intero campo visivo in 90 ms. A 10 kHz significa una scia di 900 punti, e visto che stiamo parlando di una fonte non particolarmente puntiforme credo che siano più che sufficienti per avvertirli come una striscia continua...

Per me pilotano a 200 Hz anziché a 10 kHz perché (come è naturale che sia per applicazioni da milioni di pezzi) sono dei pidocchiosi e per risparmiare un euro darebbero via anche loro madre, figuriamoci poter mettere un MOSFET o un driver un po' più lenti.

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emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

dalai lamah:

Francamente non capisco cosa tu intenda. Se l'occhio segue la sorgente i punti cadranno nella stessa zona della retina e quindi si "cannibalizzeranno" l'un l'altro per via della persistenza.

Dato che parlavamo degli stop di un'auto io consideravo l'occhio fermo (o quasi, come sai è quasi impossibile tenerlo fermo) e i LED in movimento.

Purtroppo credo di non aver più i sorgenti (erano per un PIC) e quindi non so dierti a che velocitàmultiplexassi i led dell'insegna per pizzeria.

Anzi, se qualcuno vuol fare i conti, il prototipo, sul piatto di un giradischi a 45 giri, faceva lettere di 5+1 pixel larghe circa 3 mm.

Senza contare le perdite di commutazione, che, per roba che deve resistere a temperature polari come tropicali, non sempre sono facili da dissipare.

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F. Bertolazzi

Il problema è principalmente per le luci di posizione, perché gli stop hanno un duty cycle più alto, quindi la luce è quasi continua.

L'occhio non segue le luci della macchina, dato che sicuramente ha qualcosa di più importante a cui stare attaccato...

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Gianluca
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LAB

LAB:

E come ci "sta attaccato", se non coi movimenti saccadici?

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F. Bertolazzi

Un bel giorno F. Bertolazzi digitò:

Forse ho capito male cosa intendevi, io rispondevo all'affermazione secondo la quale se la sorgente è pulsata, l'occhio la avvertirà come tale anche se è a 10 kHz.

Ci sono tre casi:

1) Occhio che fissa il fanale: in questo caso è pacifico che la fonte sembra essere continua anche a 200 Hz, i fotorecettori della fovea hanno una velocità di risposta inferiore.

2) Visione periferica, dove i fotorecettori sono più veloci. In questo caso i 200 Hz si avvertono, o almeno io se intravedo quei fanali con la "coda dell'occhio" avverto uno sfarfallamento.

3) Occhio o fonte che si muovono. Vale quanto ho detto prima; anche in questo caso mi sembra che a 200 Hz il fenomeno sia avvertibile; fate la prova muovendo la testa rapidamente davanti a una di queste luci tenendo fisso lo sguardo: la sensazione che la fonte "sfarfalli" è concreta. Evidentemente fotorecettori diversi vengono investiti da livelli diversi di luminosità e il cervello interpreta questo come uno sfarfallamento.
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emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

dalai lamah:

E dicevi, giustamente, che c'è un limite a questa affermazione. Ma il solo limite è la velocità relativa tra retina e LED, dato vuoi da movimenti saccadici, vuoi dalle velocità relative, vuoi dalla somma o differenza tra i due.

Tornando al prototipo di "insegna virtuale" che avevo realizzato con un PIC, possiamo dire che, mettendolo a 13 cm dal centro del piatto, a 45 RPM aveva una velocità di 816*45/60=612 mm/s.

Visto che la distanza tra un punto e l'altro era di un paio di mm (ora che ricordo i LED erano messi a 100 mil uno dall'altro e la matrice era abbastanza "quadrata"), la frequenza di pilotaggio doveva essere di... beh, solo 300Hz. C'è però da dire che anche a 1kHz i punti sarebbero stati distinguibili.

612 mm/s sono 2,2 km/h. Quindi, con una differenza di velocità di 22 km/h, 10 kHz non bastano per avere una scia "continua". Salvo che tu non stia seguendo lo stop con lo sguardo, chiaramente.
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F. Bertolazzi

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