Per chiarire, avrei un amplificatore RF ( ) che necessita di essere fissato su un certo dissipatore
Volendolo installare all'esterno in un contenitore stagno di alluminio non ventilato all'interno, potrebbe essere sufficiente montarlo aderente ad un blocco di alluminio di circa 140x200 da 20 mm di spessore (circa
1,5 Kg) a sua volta fissato al fondo del contenitore di alluminio?
Il 20/11/2020 16:22, Eremita Analogico ha scritto:
Quesito interessante direi..... Il trasferimento per irraggiamento non e' cosi' efficiente come si pensa.... Potresti migliorarlo utilizzando un blocco di rame di pari dimensioni e spessore..... Ma a questo punto faresti IMO meglio a sostituire direttamente il dissipatore dell'ampli.
Il 20/11/2020 16:22, Eremita Analogico ha scritto:
Penso che bisognerebbe conoscere la resistenza termica del blocco di alluminio per poter fare qualche ipotesi o calcolo di potenza dissipabile. Domanda interessante e quesito da approfondire! Fabio
Non ho mai usato i calcoli relativi, ma ci sono; a naso devi verificare
dissipare a sufficienza nell'ambiente il calore.
bene dentro la scatola, e poi dall'altra pare, quindi fuori dalla scatola, possibilmente con le stesse viti, il blocco di alluminio, con pasta termica quanto serve su tutte le superfici del "sandwich".
Il blocco messo dentro la scatola farebbe da volano termico riscaldando
... A meno che il fissaggio del blocco - come descritto dall'OP - sia solidale al contenitore nella parte bassa, ovvero la piu' fredda..... Potrei sbagliarmi....
la conduzione del calore avviene (ora si dice sia mediata da quasi-particelle ovvero i fononi) secondo la fisica classica per conduzione, convezione e irraggiamento (correggetemi se ho scritto
essere messa a stretto contatto con il dispositivo di potenza, ma poi, sempre tramite pasta termica (o pad isolante siliconico) deve essere fissata saldamente ad un dissipatore di grande superficie (alettato) per disperdere il calore nell'ambiente soprattutto per convezione
a questo punto o fai un'asola nel contenitore pari alla superficie del dissipatore o fissi questo al contenitore ancora con una bella dose di pasta termica...
ovviamente ogni strato aumenta la resistenza termica, ma dato che
l'efficienza dissipativa collegando ad esempio un transistor direttamente ad una piastra di rame o alluminio senza isolante elettrico (solo pasta termica) e poi fissare questa piastra di superficie superiore tramite un pad elettricamente isolante ad un dissipatore
l'isolante come dielettrico e le due superfici termicamente conduttive come armature
poi il tutto ovviamente dipende da quanta potenza devi dissipare
Anche, in particolare negli isolanti (es. limite il diamante), ma nei metalli principalmente per la presenza di portatori
buoni conduttori termici ED elettrici...
in tanti casi di interesse pratico, ma in generale si definisce che un sistema termodinamico abbia scambiato calore ogni volta che la sua energia interna sia
Ho sempre saputo che non va mai spalmata in abbondanza la pasta termica ma solamente un leggero strato. Infatti detta pasta serve solo per
soprattutto di piccola dimensione che riducono l'area di contatto. Teoricamente, se le due superfici metalliche a contatto fossero "perfettamente liscie" si potrebbe fare a meno della pasta. In pratica invece le superfici metalliche, specie l'alluminio, non sono mai
riempita, appunto, con la pasta. Guardare con microscopio per minerali una lastrina di alluminio ci si rende conto di quanta parte di alveoli
Il 20/11/2020 16:22, Eremita Analogico ha scritto:
Grazie per le varie risposte. Faccio alcune considerazioni che potrebbero aiutare a mettere meglio a fuoco la situazione.
ridurre al massimo gli ingombri. Poi va detto che per la specifica applicazione la produzione di calore
di riposo, oppure momenti di trasmissione di 10 secondi seguiti da 5 di pausa. Il tutto per 3-4 ore al massimo. Trasmissioni continue e senza pause non sono previste.
non so valutare nei dettagli la questione. Inoltre il tutto verrebbe fissato su un palo d'antenna in esterno, quindi lambito da almeno un po' di aria. Amplificatore-blocco di alluminio-contenitore di alluminio. In estate forse potrebbero esserci problemi.
Immagino quindi che il blocco metallico abbia uno scopo strutturale e tu non possa scavarlo, altrimenti potresti ricavarti le alette direttamente sul blocco metallico.
I dissipatori con un ingombro simile a quello di cui parli (140x200x20) hanno una resistenza termica molto bassa:
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Guardando il link che hai fornito vedo che l'oggetto eroga 25W con un'efficienza del 50%, il che significa che altri 25W li smaltisci in calore. A un dissipatore del genere 25W fanno il solletico, a maggior ragione considerando che parli di un duty cycle del 50% e quindi la potenza
Probabilmente anche il blocco di alluminio massiccio sarebbe sufficiente,
prova sperimentale: ti tagli il tuo blocco, ci monti sopra una resistenza
Certo la vernice bianca riflette. A parte questi commenti che mi ricordano quando mi arrampicavo sul tetto (bei tempi), sono comunque convinto che il blocco-dissipatore solidale con la parte
stufetta. Il delta T diventa troppo piccolo. Ciao Gab
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