da schede varie (autoradio, PC, stampanti, radioregistratori ecc.) recupero *tonnellate* di diodi, piccoli, di vetro, di solito con una o più fasce colorate, che appaiono all'interno color rame, in trasparenza. E' possibile sapere le caratteristiche, anche approssimative. In genere, quando si tratta di circuiti a bassa tensione e corrente (5-12 V e 100-300 mA) è possibile utilizzare un qualunque diodo?
Dipende dalle esigenze del circuito, i tuoi diodi in genere dovrebbero corrispondere grossomodo alle caratteristiche degli 1N4148, prova a cercarti il datasheet. Possono pero' esserci anche dei diodi Schottky (piu' rari) oppure degli Zener che, se non hanno sigla o indicazione di tensione, vanno testati con un prova Zener.
Se sul multimetro hai la funzione provadiodi, devi leggere una caduta di
0,2/0,3 contro 0,6/0,7 di quelli al silicio. Altrimenti potresti collegali ad una pila e leggere la caduta di tensione, in questo caso un po' meno precisa ma sufficientemente indicativa.
con
Si usa un trasformatorino da un centinaio di V, si raddrizza e si filtra la tensione, si limita con un resistore la corrente applicabile al diodo e con un potenziometro si regola la tensione massima, in parallelo al diodo si connette un voltmetro elettronico, sarebbe utile anche un commutatore-invertitore per evitare di dover scambiare i puntali. La lettura di tensione non e' molto precisa dato che, per praticita', si usa una corrente unica per tutti i diodi, mentre gli Zener richiederebbero una corrente personalizzata, secondo la potenza dissipata dallo stesso.
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