Riconoscere valvole + equivalenza

Ciao a tutti, per passare tempo vorrei costruire un amplificatore ibrido per cuffia.

Ho trovato alcuni schemi che usano le EL34.

Un mio amico mi ha regalato due EL36, sono equivalenti? Inoltre la coppia non è uguale, sono simili, ma qualcosa cambia all'interno, nella parte alta.

Una è senza scatola ed una in scatola Telefunken con scritto EL36, ma come posso essere sicuro?

SALUTI!

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Dott. Romeo
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Il 04/01/2011 0.36, Dott. Romeo ha scritto:

[EL34]

Un' occhiatina ai rispettivi DS/una ricerchina sullo Zio, no?

EL36 ->

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EL34 ->

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Qui' (

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) un sito con molte informazioni interessanti.

Cmq.: entrambe sono pentodi di potenza, la EL34 dissipa un po' di piu' e ha parametri migliori, ragion per cui e' possibile farci amplificatori un po' piu' potenti.

IMO, se non sei certo della provenienza (cioe' se non le hai viste funzionare), o sai per certo che siano nuove (e per le EL35 dubito molto), fossi in te le proverei visto che potrebbero essere esaurite/in corto, o semplicemente aver perduto il vuoto.

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Englishman

Nota d' ordine: il tuo messaggio, tralasciando l' annoiantissimo banner pubblicitario, manca di alcuni caratteri (probabilmente accentati in origine).

Allora: se per ibrido intendi stadio finale a valvole e stadi precedenti a stato solido, probabilmente le EL34/36 sono una esagerazione per lo scopo. Le cuffie moderne vengono pilotate abbastanza bene con pochissimi Volt (2-3 per la emissione massima), escluse le vecchie AKG e Sennheiser ad alta impedenza (600 Ohm). In pratica, o progetti il tuo amplificatore intorno ad una specifica cuffia o set di cuffie con sensbilita' e impedenze simili, o preparati ad adottare soluzione dall' "interessante" allo "strano" per adattare l' uscita alle diverse tipologie di cuffia esistenti.

Se, invece, intendi, finale a stato solido e stadi intermedi a valvole, le EL34/36 sono un "misuse", come dicono gli americani. Molto meglio dei triodi per segnale, come le sempreverdi ECC83/88.

Poi, come sempre, IYC.

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Englishman

Ciao, infatti.

Le cuffie sono delle recenti BeyerDynamics. Il proggetto che ho trovato in rete prevede le EL34 come driver e come finale un IRF510. I progetti sono più di uno... quello più semplice è questo con le EL34, ne ho anche altri con le ECC88. Saluti

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Dott. Romeo

Il 04/01/2011 17.05, Dott. Romeo ha scritto:

Modello?

Un link?

I link, che gli do una occhiata?

TIA.

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Englishman

Grazie per l'appoggio!!!

Allora: B.D. modello DT331.

I progetti sono più di qualcuno, sono ancora un po' indeciso... sto valutando quale fare, magari consigliami tu:

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Poi ne ho anche altri che nemmeno trovo, comunque più o meno sono simili.

Consigliami tu... a me mi piaccioni i primi 3 per la semplicità!

Che dici???

SALUTI

"Englishman" ha scritto nel messaggio news:j%KUo.21005$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

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Dott. Romeo

Il 04/01/2011 21.56, Dott. Romeo ha scritto:

La Beyerdynamic e i suoi prodotti sono essere "Un nome ed una garanzia" (DT150, DT48, DT990, 880 e 770)... ma a tutti capita di fare svarioni: ho trovato con difficolta' le specifiche tecniche, visto che questo modello e' stato presto sostituito (e leggendole si capisce perche') da un successivo.

In pratica: impedenza 40Ohm, sensibilita' 86dB/mW, max potenza 100mW. Un po' sordastra e non ci puoi tirare su piu' di tanto il volume.

BTW, il successore, ha rispettivamente 32, 95 e 100.

Per quello, che ci interessa, la DT331 ha bisogno di 0,313V per una uscita di 90dB, e 2V per la massima uscita (106dB) (ammesso che sia possibile e produttivo sovrapilotarla siamo a 6V per 116dB).

Questo per darti una idea dei valori di tensione in gioco.

Dico che:

1) non capiro' mai cosa spinge un progettista ad utilizzare un triodo sottoalimentato, in condizioni di forte non linearita' (*)

2) non capiro' mai cosa spinge ad utilizzare, come generatore di CC in serie al segnale, un 78xx non bypassato da opportuni condensatori (i

78xx hanno l' impedenza interna e tutti gli altri parametri che *crescono* con l' aumentare della frequenza gia' da 100 Hz, se mi ricordo bene).

3) non capiro' mai cosa spinga i progettisti ad utilizzare circuiti senza controreazione, che, tra le altre caratteristiche negative, necessitano di alimentazione fortemente stabilizzata in tutta la banda audio, spostando di fatto il problema dall' amplificatore all' alimentatore. Oppure non spostandolo, e ritrovarsi il generatore equivalente di rumore dell' alimentazione in serie al generatore del segnale utile in uscita.

4) in generale, non capiro' cosa spinge un progettista *oggi* a progettare a valvole, visto che IMO, a) la tecnica di corretta progettazione e ingegnerizzazione e' andata praticamente persa, b) quasi tutto quello che puo' essere realizzato in campo audio con le valvole puo' essere realizzato piu' facilmente con circuiti stato solido c) ovvero (al contrario) esistono solo pochissime applicazioni che richiedano obbligatoriamente l' utilizzo delle valvole *a parita' di fasce di costo* e ancor meno quelli che le richiedano obbligatoriamente (**). Se restringiamo il campo al solo audio, non me ne viene in mente neanche una (con l' eccezione degli amplificatori per strumenti musicali), ma posso sbagliare.

5) Saccarinis in fundo, non capisco cosa spinga una persona che non ha alcuna dimestichezza con le valvole e poca con l' elettronica in genere (absit iniuria verbis, ma e' quello che traspare dai tuoi post), a voler realizzare siffatti ampli invece che, p. es., questo:

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Pace e bene.

(*) Lo so che qualcuno potrebbe dire che lo fa apposta per generare distorsione di ordine pari, al che qualcuno' altro :-) potrebbe chiedergli a cosa serva, e cosi' via... Piu' semplicemente, io preferisco pensare che quando le distorsioni (tutte, eh? fate i bravi) sono sotto i 60dB siamo a posto.

(**) Ad esempio, amplificatori, con potenza superiore ai 100KW e frequenze superiori ai, diciamo, 100KHz, anche se, mi pare che GE abbia una tecnologia a stato solido (IGBT) per la conversione di energia a quelle frequenze e per quelle potenze.

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Englishman

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