Alimentatore 5V per auto

Devo alimentare una scheda da me costruita in auto utilizzando la batteria da 12V. A me serve la tensione di 5V (utilizzo integrati a 5V tra cui PIC) con una corrente massima di

1.5-2A (forse mi serve anche meno ma è meglio stare larghi).

Con un 7805 avrei una caduta di tensione di 7V e quindi una dissipazione di 7*2=14W, giusto? Mi sembra tantino... In linea teorica, alettando bene il 7805 potrebbe funzionare?

Volendo spostarmi sugli switching, sinceramente non ne ho mai fatto uno. Sapete consigliarmi qualche DC/DC step-down già fatto ed inscatolato da montare direttamente su PCB? Io ne ho visti qualcuno su RS ma magari mi date un consiglio su qualcuno in particolare. Naturalmente dovrebbe essere facilmente reperibile. Esistono degli alimentatori dedicati al mondo automotive? Magari con qualche accorgimento in più per l'ingresso che può subire grosse sovratensioni?

Oppure mi consigliate qualche semplice schema di un DC/DC per automotive? Ho paura che i classici circuiti vadano bene con una 12V proveniente da una normale batteria... poi si rompano non appena li alimento con la batteria dell'auto e metto in moto. Qualcuno ha mai sviluppato qualcosa del genere? Ho sentito parlare di zener di potenze per la sopressione delle sovratensioni (transzorb o TVS o qualcosa del genere) ma alla fine una soluzione semplice quale può essere?

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pozz
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Tra l'altro ho notato che questi alimentatori per PCB switching da 10W costano un sacco su RS... 60-70euro!!! Non esiste nulla di più economico? Esistono un sacco di carica-batterie e alimentatori per auto, possibile che non ce ne sia uno a 5V con 2A di corrente?

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pozz

il 7805 e' limitato ad 1 A , LM317 ( regolabile ) e' da 1.5 A ci sono altri regolatori per correnti superiori ma tendono a costare di piu'.

il parallelo dei regolatori e' generalmente sconsigliato

sui datasheet dei suddetti trovi alcune applicazioni per aumentare la corrente d'uscita utilizzando un transistor aggiuntivo

sei sicuro che ti serve tutta questa corrente a 5 Volt ?

ho schede a microcontoller ( cpu flash ram contorni vari ) che stanno ben sotto i 300 mA

no vedi sopra le protezioni intervengono o si brucia per eccesso di corrente erogata

comunque l'aletta ci vuole lo stesso anche ad 1 A

ci sono sempre i prestiti personali in banca :-)

se ne e' discusso molto nei post precendenti di come proteggere alimentatori dai 'disturbi' nelle automobili

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mmm

Il giorno Fri, 12 Aug 2005 10:11:42 +0200, mmm ha scritto:

Ti consilglio il LM338K:

formatting link

Ne abbiamo discusso più volte e non c'è mai stato nessuno che abbia convincentemente spiegato il perchè.

Secondo me è preferibile mettere i regolatori in parallelo piuttosto che mettere il transistor supplementare, e spiego il perchè.

1) La protezione in corrente è attiva e funzionante, mentre con il pnp 'in groppa' non c'è o si deve mettere un altro bjt. 2) La protezione termica resta per ogni 7805, mentre con il pnp 'in groppa' non c'è o si deve mettere un termistore o altro. 3) Lo spazio occupato è minimo e non ci sono componenti esterni da aggiungere.

A tutto questo aggiungo che io li ho cominciati a utilizzare in questo modo nei primi anni 80 (anche se per caso, come ho scritto in un altro post) e ci sono apparecchiature che funzionano ancora con due 7805 in parallelo dopo tanto tempo.

ciao Stefano

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SB

costa 'un occhio' ed e' abbastanza sprecato, e' un 5 A

il problema e' la suddivisione delle correnti tra i due regolatori certo nel 99% dei casi va! ma c'e' sempre il murphy in agguato

a quel punto bisogna sovradimensionare per 2 A magari conviene suddividere il carico su 3 o 4 regolatori

e forse e' meglio aggiungere delle resistenze di bilanciamento ( piccole

0.1 0.2 Ohm ) in serie alle uscite.

mettere

dipende da cosa ci devi fare , se vuoi un alimentatore da 'laboratorio' ci voule per forza la copnfigurazione a 2 PNP, se e' per un 'fisso' basta il singolo PNP

vedi sopra

per curiosita' hai misurato l'effettivo assorbimento e la suddivisione delle correnti sui due regolatori

ciao

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mmm

Il giorno Fri, 12 Aug 2005 11:10:36 +0200, mmm ha scritto:

Se gliene serve uno solo il costo è una cosa relativa, il 338K è comunque molto affidabile, quasi indistrutttibile.

no, non è questo il problema, non importa se la corrente la fornisce un regolatore solo, anzi nella maggioranza dei casi è così.

che se fai un corto brucia... ;-)

non

vedi sotto :-)

nei

In genere al di sotto di 1.2 A lavora un regolatore solo, ma ti ripeto che non è un problema, il regolatore a tensione più bassa limita la corrente quando è alla frutta o per corrente o per temperatura e allora interviene l'altro.

Nella pratica uno dei due 'aiuta' l'altro quando la corrente è superiore alla sua massima consentita o quando è troppo caldo, ho provato a monitorare la tensione in uscita al momento dell''intervento del secondo regolatore e ho visto un cambiamento di un centinaio di millivolts sull'uscita. Ma questo è un dato che dipende dalla tolleranza dei regolatori.

ciao Stefano

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SB

Hai ragione, forse mi sono fatto prendere la mano. Diciamo che dovrò alimentare: . due PIC . due opamp . un paio di integrati che non assorbono molto . due transceiver RS485 (MAX489 o qualcosa di simile) . display... e qui sono dolori. Solo la retroilluminazione mi costa un centinaio di milliampere.

Forse 2A è esagerato, probabilmente ce la faccio con un 7805. Ma dovrò alettarlo bene, giusto? A 1A il 7805 deve dissipare in calore una potenza di 7W!

Ammettendo di usare il 7805, come lo proteggo in auto? Ho cercato con google e c'è veramente tanto a tal proposito ma nessuna soluzione semplice e sicura.

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pozz

direi che in tutto non arrivi a 200 mA

aletta ma anche l'eventuale 'scatolo' se metallico va bene

scegli un circuito e buona fortuna in questo campo ognuno ha il suo ed e' fonte di eterne diatribe

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mmm

appunto se devi fare un alimentatore per uso esterno va protetto , ma per un alimentatore interno ad una apparecchiatura non ne vedo il bisogno perche' il corto e' una eventalita' __molto__ remota.

non

nei

è

alla

visto

appunto e non mi piace di avere un componente sotto sforzo ed uno che se ne sta a 'grattarsi la panza' ed in assoluto non e' una buona pratica far lavorare circuiti in questa condizione

al limite sarei per il bilanciamento con le resistenze d'uscita, ma a quel punto bisogna chiedersi se ne vale la pena

e di certo non mi metto a selezionare i 78xx per la tolleranza

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mmm

Il giorno Fri, 12 Aug 2005 15:24:03 +0200, mmm ha scritto:

Io preferisco avere un alimentatore protetto in I e T con un 7805, anche perchè rinuncierei a questa protezione in cambio di nessun vantaggio.

visto

Beh, puoi anche vedere l'insieme dei regolatori come uno solo che fornisce la tensione e corrente richiesta. Come poi smaltiscano tra loro il lavoro i regolatori è un problema loro, perchè se è vero che la protezione serve a farli lavorare in condizione di sicurezza, loro stanno entro i limiti previsti.

non ne vale la pena, anzi direi che non servono proprio e probabilmente peggiorano la regolazione.

Io mi sono accorto di avere due 7805 in parallelo su un circuito per un corto sullo stampato dopo anni di produzione, quindi non li selezionavamo di sicuro.

Comunque la cosa non mi ha mai dato problemi, quindi funziona e si può fare, anche se di solito preferisco mettere un regolatore adeguato magari switching piuttosto che due in parallelo.

Ma non farò MAI un regolatore con un pnp 'in groppa' al 7805.

ciao Stefano

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SB

pozz ha scritto:

Ciao, io ho pubblicato qui un post "Alimentatore per auto #1" prendi spunto da quello e' interessante, ciao. Puoi usare un alimentatore basato su un 2N3055, sul collettore l' entrata di tensione, sulla basa il "pilotaggio" ovvero la tensione che si vuole in uscita, a tal scopo si usa uno zener o meglio un 7805 o 78L05. Sull' emettitore prelevi l' uscita. All' entrata usa proprio un tranzorb, un filtro (tipo quelli all' alimentazione delle autoradio e nelle tv), un grosso elettrolitico da

10.000uF (meglio tre da 4700uF 25V, per un totale di ben 14.100uF) e un fusibile (appena all' entrata e subito dopo un diodo tipo BY399) prima del collettore del transistor metti un condensatore elettrolitico da 10uF 25V, uno poliestere da 100nF 50V, sull' emettitore un filtraggio da 1000uF o 2200uF 25V, un altro poliestere da 100nF 50V, sul 7805 puoi anche non mettere nessun filtraggio. Sull' uscita un altro fusibile, questa volta ritardato.

I.

--
I.

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Intiglietta

mmm ha scritto:

Appunto. Secondo me 500mA basta e avanza, quindi puoi fare questo circuito : fusibile, filtraggio (bobbine), diodo in serie BY299, 2 condensatori

4700uF 25V, 1 poliestere 100nF 50V, il 7805, un elettrolitico da 1000uF e un poliestere 100nF 50V sull' uscita. Se poi ti serve quel' uscita leggi il mio primo post.

I.

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I.

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Intiglietta

SB ha scritto:

Costa molto.

Cominciamo una nuova discussione :p comunque non vedo perche' evitarlo...

mettere

Si puo' non usare il "pnp in groppa" ma usare un NPN come spiegato in un altro post.

non

Si mette una PTC, in modo che quando il caldo e' eccessivo piloti un rele' che stacchi l' alimentazione. (PTC da 80° penso vada bene)

aggiungere.

E si dissipa poco...

nei

CVD.

I.

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Intiglietta

mmm ha scritto:

O meglio dei diodi sull' uscita, un BY299 basta su ogni uscita. Cosi' la 'tensione' non ritorna 'indietro'.

Ci sono tanti modi per fare bene un alimentatore da laboratorio, proprio il piu' "scemo" dovevi andare a prendere :p

E' possibile che un singolo regolatore ce la facesse, ma per migliore dissipazione ne usassero due (IPOTIZZO).

I.

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I.

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Intiglietta

SB ha scritto:

Se ti fai un alimentatore da laboratorio "buono" ci metti anche una protezione a barriera, ti pare?

non è

alla

CVD leggi altro post.

visto

Appunto leggi sopra.

I.

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Intiglietta

mmm ha scritto:

Che significa secondo te e' la possibilita' che si verifichi un corto in un amplificatore, oppure in qualche altro aparecchio ? Secondo te perche' gli swiching hanno la protezione ? Appro' mi e' venuta una domanda che chiedo con un altro post...

Oppure con resistenze e diodi.

I.

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I.

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Intiglietta

pozz ha scritto:

Massimo 30mA ciascuno dicci che tipo di PIC sono.

Non consumano piu' di 5-10mA ciascuno.

Ovvero ?

Non consumano un ca**o :p un 10mA entrambi a naso...

Potresti mettere un 7805 separato per disply e retroillumiazione. Ma e' un LCD o un display a led ? Comunque, un LCD senza retroilluminazione non consuma molto, non piu' di 50-100mA. Ci stai benissimo in un 7805, massimo

400-500mA consumi...

Bobina di filtraggio, diodo di protezione, fusibile (prima di tutto), condensatori elettrolitici "grassi" (leggi altri post), poliestere per eliminare.

I.

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I.

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Intiglietta

SB ha scritto:

perchè

Corrente, tensione e temperatura.

Ma un NPN che viene pilotato da un 7805 (come riferimento) ?

I.

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I.

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Intiglietta

significa che se devo realizzare un alimentatore che risiede all'interno di un apparecchio non mi sto a preoccupare di un eventuale corto sulla alimentazione , dovuto ad un guasto dell'apparecchio stesso

almeno fin quando si parla di alimentatori piccoli ( 10 W nel caso specifico )

i diodi li trovo controproducenti dal mio punto di vista la strategia migliore e' far erogare ai 7805 in parallelo la corrente in maniera piu' bilanciata possibile e non farli lavorare in cascata

ma ripeto alla fine ognuno fa come vuole nel senso che i vari circuiti funzionano lo stesso .....

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mmm

Meglio preoccuparsi in qualche modo: un alimentatore con il carico in corto non deve riflettere il corto al suo ingresso, assorbendo correnti eccessive che possono danneggiare la sorgente primaria di alimentazione.

Le tre leggi di protezione degli alimentatori: non deve rompere il carico con sovratensioni, non deve sovraccaricare la sorgente in caso di guasto suo o del carico, deve cercare di proteggere se stesso :-)

--

Franco

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Franco

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