diac??

Hai ragione, questo e` quanto intende la comunita` elettronica.

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Franco

Um diesen Satz zu verstehen, muß man der deutschen Sprache mächtig sein.
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Franco
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"Franco" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@hotmail.com...

Legge di ohm. Applicala e vedi cos'è realmente.

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Stefano

"Franco" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@hotmail.com...

Per quanto riguarda la resistenza negativa quanto ho scritto è molto esplicito e dovrebbe essere sufficiente.

Per quanto riguarda un componente attivo la definizione l'ho già data ed è quella presente in un qualunque testo di elettrotecnica.

Per quanto riguarda la resistenza *differenziale* negativa è un termine che si può usare correttamente in questo caso (della caratteristica del diac) in quanto si riferisce a variazioni attorno al punto di lavoro e non certo alla caratteristica di una resistenza negativa (che è un componente attivo).

Ciao.

Stefano

Reply to
Stefano

Questa e` la tua definizione. Ma non e` quella usata dalla comunita` elettronica. Fra elettrotecnica ed elettronica ci sono differenze di utilizzo dei termini. Ripeto, calzolari-graffi, elementi di elettronica, se ben ricordo verso la fine del volume.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

è

Non è la mia definizione è quella ufficiale universalmente nota (tra l'altro l'ho copiata pari pari da uno dei libri dov'era contenuta). Non confondere gergo con definizioni precise.

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Stefano

Conosco un pochino la legge di ohm, e per lo piu` riesco ad applicarla.

Sono pero` convinto che tu non sappia che cosa gli elettronici intendano per elementi attivi e passivi. Se sei un elettrotecnico va bene la definizione che hai dato, ma gli elettronici usano una definizione diversa. Prova a convincere i milioni di elettronici in giro per il mondo a usare le tue definizioni.

Stai preparando elettrotecnica?

Sono altresi` abbastanza certo che non andrai a documentarti (vero che non sei andato a vedere i riferimenti bibliografici che ti avevo indicato per l'emc?), e che continuerai a ritenere una pila un elemento attivo e un transistore un elemento passivo.

Come gia` detto piu` volte, puoi avere le idee che vuoi, ma non puoi pretendere che tutti le accettino. Se poi dici qualcosa che secondo me (e secondo qualche altro milione di elettronici in giro per il mondo) e` sbagliato, lo faro` notare.

Ciao!

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Forse non mi sono spiegato. E` una definizione ELETTROTECNICA. Qui si stava parlando di *elettronica*, la quale ha le sue definizioni altrettanto degne di quelle dell'elettrotecnica. Non e` un gergo, e` semplicemente una diversa definizione. Capisco che tu abbia ragione e tutti gli elettronici torto, ma purtroppo il mondo e` cattivo e ignorante, e non segue quanto dici :-)

In elettronica un transistore, un mos, un diac ecc. ecc. sono elementi

*attivi*. E lo sono anche con la tua definizione elettrotecnica, ma secondo me non riesci a capirlo.
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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Quindi ti sarai accorto che non ha senso parlare di caratteristica di una resistenza negativa.

Non sono le "mie" definizioni, semplicemente ci tengo a distinguere il gergo e la consuetudine da quello che sono le definizioni rigorose. Ogni volta che si considera un transistor ti sarai certamente chiesto(magari molto tempo fa) perchè si tende a definirlo un componente attivo (per il suo impiego più comune ovviamente). Potrai pure considerare il gergo semplice e pratico ma non lo userei mai per dare una definizione di componente attivo o passivo.

Non ricordo quanti anni sono trascorsi da quando ho dato l'esame di elettrotecnica.

A dire il vero ho comperato il Paul... "Introduzione all compatibilità elettromagnetica" ed ho cominciato a leggere le dispense di Offelli (anche se l'esame non era previsto nel mio corso di studi ritengo sia un bene interessarsi all'argomento.)

Con me continueranno in un bel po' tra docenti universitari e ricercatori.

Spero non finisca come le unità di misura dei fasori.

Ciao.

Stefano

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Stefano

l'altro

Prendiamo un libro molto pragmatico ma certamente non prettamente "elettrotecnico":

"The art of electronics" pagina 61.

"Il transistor è l'esempio più importante di componente "attivo", un dispositivo che può amplificare, producendo un segnale d'uscita con più potenza rispetto a quella del segnale di ingresso. La potenza addizionale deriva da un generatore esterno."

Nota che nella traduzione che ho fatto *NON* ho aggiunto io le virgolette.

Perchè ci sono le virgolette? Perchè se togli il generatore esterno il componente in questione cessa di essere attivo secondo la definizione rigorosa di componente attivo.

Spero almeno sia chiaro quello che abbiamo detto.

Ciao.

Stefano

Reply to
Stefano

"Stefano" ha scritto nel messaggio news:XKwYb.14764$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it... [CUT]

Vorrei precisare che per le definizioni il testo utilizza il corsivo per evidenziare i termini più importanti.

Reply to
Stefano

Credo di essermi perso il tuo messaggio di spiegazione.

Ogni campo ha le sue definizioni rigorose. Applicare le definizioni di un campo in un altro e` un errore.

In elettronica un transistore e` un elemento attivo. Non e` questione di gergo o di consuetudine. E` che in elettronica lo si definisce cosi` (e rispetta la tua stessa definizione).

A me pare ovvio del perche' sia un elemento attivo.

Allora un transistore e` un elemento attivo o passivo? Secondo me e` attivo, e lo e` anche usando la definizione elettrotecnica che hai dato. Inoltre in ogni campo ci sono le proprie definizioni che sono giuste per definizione :-).

Forse si nota :-)

Saggia decisione. Spero che sia piu` evidente perche' certe cose non si riescono a spiegare in un post.

Non io di certo :-). Riesci a farmi qualche nome di docente universitario di elettronica che consideri un transistore come elemento passivo?

Non ero riuscito a convincerti. Secondo me tu e qualche docente di elettrotecnica sbagliate, ma la cosa non e` fondamentale. Se sei felice cosi` va bene (lo stesso ovviamente vale anche per me).

--

Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

Ciao Nel mio regolatore con triac ho usato la lampadinetta al neon al posto del diac e va anche meglio !!!

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

una

Leggi bene allora.

gergo

Come ti ho dimostrato, lo stesso libro di elettronica lo metter tra virgolette proprio perchè si tratta di una consuetudine che non va confusa con la definizione rigorosa. Il transistor preso come unità isolata non è un componente attivo. Nel gergo elettronico, il transistor è un componente attivo nel senso che non è mai considerato da solo.

A me pare ovvio che non stai leggendo quanto ho scritto.

per

Usando la definizione che ho dato non è attivo a meno che tu non lo consideri collegato ad un generatore.

Semmai si nota che mi pongo il problema di evitare di generare confusione nei termini che utilizzo. Qua c'è gente che può pensare che un transistore sia un amplificatore anche senza collegarlo ad un generatore.

ricercatori.

Praticamente tutti quelli che conosco. A meno che tu non ti riferisca all'uso del termine derivato dalla consuetudine.

E' un bene vivere felici.

Ciao.

Stefano

Reply to
Stefano

Pestando alacremente sulla tastiera "Stefano" ebbe l'ardire di profferire:

E' abbastanza complicato usare un transistor senza collegarlo ad un generatore... In ogni caso la definizione corrente è proprio quella. Componenti attivi e passivi sono indicati in questo modo nella comunità elettronica di tutto il mondo... Che ci vuoi fare?

Solo chi non ne sa nulla può incorrere in questi errori. Ma a questo punto il suo problema è ben altro che non la semplice distinzione tra 'attivo' e 'passivo'.

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Due di Picche

"Due di Picche" ha scritto nel messaggio news:c106de$1c37vr$ snipped-for-privacy@ID-154211.news.uni-berlin.de...

Dire quello che ho detto fin'ora. E cioè che chiamarlo attivo deriva dalla consuetudine e non dal fatto che sia per definizione attivo. Lo stesso "art of electronics" indica fra virgolette (pag 61) la parola attivo proprio perchè la definizione non è assolutamente rigorosa.

transistore

Chi non ne sa nulla o chi si avvicina alla materia. Il suo problema(di chi vorrebbe capirne di più) alla fine diventa più difficile non utilizzando le definizioni rigorose. (tra l'altro nemmeno il millman-grabel "microelectronics" parla dei transistor chiamandoli componenti attivi....)

Ciao.

Stefano

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Stefano

Ma sei di Padova?

Guido.

Reply to
Guido Rizzo

"Guido Rizzo" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@posting.google.com...

Nel senso se ho studiato tempo fa a Padova allora la risposta è si. E tu?

Reply to
Stefano

Pestando alacremente sulla tastiera "Stefano" ebbe l'ardire di profferire:

E cosa cambia?

--
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Due di Picche

Ma non riesci a capire queste due cose?

1) La comunita` elettronica ha delle definizioni diverse da quelle elettrotecniche. Non e` che una sia giusta e l'altra sbagliata. Chiamare attivo il transistore non e` un gergo, e` la definizione della comunita` elettronica. Sono situazioni diverse. In medicina attivo non e` definito come in elettrotecnica, e non per questo i medici sbagliano. 2) Se usi la definizione elettrotecnica, anche i transistori, i diac, i mos, i diodi... sono elementi attivi. Solo che bisogna capire che cosa dice la definizione. Se non la si capisce, si considerano elementi attivi le batterie, gli alternatori e poca altra roba (e chissa` i trasformatori? Saranno attivi?).

Chi dovrebbe capirci qualcosa di piu` sei tu :-). Non puoi usare le definizione dell'elettrotecnica nell'elettronica, e ad esempio neppure nella radiofrequenza (dove ad esempio le leggi di kirchhoff sono sbagliate)....

Stai esportando un modello fuori dal suo campo di validita`: un ingegnere non dovrebbe fare errori del genere.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

rigorosa.

Ma possibile che ti senta così superiore da negare persino l'evidenza?

Ti ho già detto svariate volte che si tratta di distinguere quello che è consuetudine e quindi definizione non rigorosa da quello che è definizione rigorosa.

La "comunità elettronica" come la chiami tu se si permette di includere fra gli elementi attivi anche i transistor ed altri componenti elettronici lo fa perchè è comodo un tale utilizzo del termine visto l'impiego dei componenti in questione nella stragrande maggioranza dei circuiti.

Ti ho citato la definizione di Hayes e Horowitz dove si evidenzia quanto ho detto, cosa vuoi di più?

chi

attivi....)

Stai mischiando un bel po' di ambiti incorrelati per giustificare quanto hai detto. Qui non si tratta di modelli applicati male ma di definizioni pure che hanno come ambito sia l'elettrotecnica che l'elettronica.

Non è un modello, è una definizione perfettamente utilizzata in entrambi gli ambiti.

Un insegnante non dovrebbe permettersi di ignorare l'evidenza solo per terminare un post con la convinzione di essere nel giusto.

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Stefano

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