dB per ottava?

Salve a tutti, ho un dubbio: paralre di dB per decade so bene di cosa si tratta, ma quando si parla di dB per ottava, cosa s'intende?

In particolare, cos'è l'ottava e perché si usa al posto della decade?

Grazie a chi mi chiarirà questo dubbio.

Saluti.

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SBS
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SBS ha scritto:

Ti rimando qui perchè non vorrei ingolfarmi in un discorso di cui so poco. Ossia la musica.

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Giuliano

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JUL

SBS ha scritto:

Per la spiegazione di ottava ti ha già risposto Giuliano. Aggiungo solo che i dB/oct sono usati in campo audio (ad esempio quando si progettano filtri), specialmente nelle applicazioni musicali. Ovviamente i dB/dec e i dB/oct coincidono (con buona approssimazione) e un filtro con pendenza unitaria (una costante di tempo) attenua 20dB/dec o 6dB/oct.

log2(10)=3.32

6dB/oct * log2(10) = 19.93 ~ 20 dB/dec

Ciao

Pasu

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Pasu

Una decade e` un rapporto di frequenza 10:1. Un'ottava (termine preso in prestito dalla musica) e` un rapporto di frequenze 2:1.

20 dB/decade vuol dire che il rapporto delle frequenze e` uguale al rapporto delle ampiezze. 20 dB/decade corrispondono a 6 dB/ottava (c'e` una piccola differenza dovuta al fatto che 6 dB non e` proprio un fattore 2, ma poco ci manca).
--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"SBS" ha scritto nel messaggio news:472890cb$0$10621$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Ciao, premetto che, viste le altre risposte, forse stò per sparare una cagata pazzesca :-) Dunque, MI SEMBRA di ricordare che una ottava corrisponde ad un raddoppio o ad un dimezzamento della frequenza. Perciò se abbiamo, per esempio, con un filtro passabanda centrato a 1000 Hz con attenuazione di 6dB/oct, significa che la pendenza del filtro sarà tale da attenuare di 6 dB le frequenze di 500 e 2000 Hz; di 12 dB le frequenze di

250 e 4000 Hz e così via. I dB/dec funzionano allo stesso modo, solo che invece di raddoppiare o dimezzare la frequenza, si moltiplica o divide per 10. Perdonatemi :-)
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Alessandro1958

Franco ( snipped-for-privacy@hotmail.com) ha scritto:

::: In particolare, cos'è l'ottava e perché si usa al posto ::: della decade?

:: Una decade e` un rapporto di frequenza 10:1. Un'ottava (termine preso in :: prestito dalla musica) e` un rapporto di frequenze 2:1. :: :: 20 dB/decade vuol dire che il rapporto delle frequenze e` uguale al :: rapporto delle ampiezze. :: :: 20 dB/decade corrispondono a 6 dB/ottava (c'e` una piccola differenza :: dovuta al fatto che 6 dB non e` proprio un fattore 2, ma poco ci manca).

Grazie a tutti per le risposte, ora ho capito :-)

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SBS

Questa tua risposta mi sembra la più bella e comprensibile di tutte le altre risposte ed oltre tutto sono chiarissimi gli esempi che hai fatto. Complimenti! Un caro saluto a tutti. claudio.

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Lo zio

Lo zio ( snipped-for-privacy@tiscali.it) ha scritto:

:: Un caro saluto a tutti. :: claudio.

Per curiosità, tu sei lo zio di brescia?

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SBS

"SBS"

a volte chiarire un dubbio non fa che produrne altri...: il fatto che contiamo in "decadi" è da sempre dovuto al fatto che abbiamo dieci dita."L'ottava" è una legge universale della natura, che invece sembra averne sette di dita, "l'ottavo" non è altro che il primo di una nuova serie identica(come se dicessimo undicesimo di nuovo col dito), raddoppiata se sali, dimezzata se scendi...... per quanto riguarda "in frequenza".

Se leghi una corda tra due punti ad un metro di distanza..... e "suoni" .......avrai un'onda d'ampiezza diversa(dB!?) ma sarà impossibile variarne la frequenza......se dimezzi invece la distanza a mezzo metro, raddoppi la frequenza, più dimezzi e più raddoppi e il contrario...... in tutto questo ambaradan avrai avuto sempre e solo la stessa nota...... musicale. i musicisti predilogono gli intervalli di terza quinta settima ecc.... tutti dispari.....e su questi hanno costruito "gli accordi". (perché questi rapporti "suonano meglio" insieme) questo intervallo lo puoi ritrovare su tutte le tastiere musicali..... basta che guardi un tasto, e quello più omologo a circa un palmo di distanza, cioè nella stessa posizione. si vedrà lì anche che in realtà questo intervallo di otto, non è regolare si divide più propriamente in dodici parti circa uguali. Infine un pensiero non poteva che andare al grande violinista genovese che concluse il suo concerto con una corda sola........ e c'è anche un "samba su una nota so" ;) saluti a tutti..

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olonese

olonese ha scritto:

Eh no scusa! L'hai detto anche tu...

10 dita si conta fino a 10, 8 dita si conta fino ad 8, non 7! In realtà sarebbe più giusto dire:

-10 dita conto fino a 9 (da 0 a 9, 10 simboli), per fare 10 come vedi abbiamo bisogno di 2 cifre!

- 8 dita conto fino a 7 (da 0 a 7, 8 simboli).

- 2 dita conto fino ad 1 (0 o 1, come fanno i computer :-)

...

Questo lo dobbiamo a Pitagora, al quale piacevano molto i numeri e i rapporti tra numeri "semplici". Forse Tullio e Franco possono raccontarti di più...Ricordo una interessante conversazione avvenuta tanti anni fa, forse Zio Google può ancora ricordarsela... Poi dopo Pitagora qualcuno ha pensato di "temperare", usando 12 note "equispaziate" nell'ottava (una nota e la successiva hanno sempre lo stesso rapporto, quindi in realtà è il logaritmo della frequenza che è equispaziato...). Quel 12 ha forse qualche significato mistico o è stato scelto semplicemente perchè ha molti divisori, o forse le due cose coincidono...

Beh, forse l'esempio più celebre è "Aria sulla quarta corda" (o sulla corda di sol) di Bach... Ovvero la sigla di Quark! :o)

Saluti

Pasu

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Pasu

Non ho mica capito del tutto... certo che si puo' far variare la frequenza fondamentale di oscillazione, basta cambiare la tensione, o appesantire in qualche modo la corda. Altrimenti, come fare ad accordare una chitarra, un pianoforte o un violino?

Si, ma appunto ad ottave diverse.

In realt=E0, mi risulta che le consonanze naturali siano l'ottava, la quinta e la quarta (gli intervalli "giusti"). Le terze e le seste sono state considerate consonanti solo pi=F9 tardi. Le settime iniziano ad essere considerate dissonanti. La teoria di Helmholtz giustifica le consonanze e le dissonanze sulla base del numero di suoni armonici in comune. Ecco perch=E9 l'intervallo di ottava =E8 cosi' importante, seguito dalla quinta giusta e dalla quarta giusta (il rivolto della quinta giusta). Tuttavia, la sensazione di piacevolezza o di sgradevolezza di un accordo ha relativamente poco a che vedere con l'accordo stesso e moltissimo con l'educazione musicale e con la cultura. Senza contare che una musica costruita solo su intervalli consonanti di ottava, quarta e quinta risulterebbe probabilmente piuttosto noiosa. Nella pratica musicale corrente si utilizza un po' di tutto, anche uscendo ben al di fuori dell'armonia classica, fondata sulla predominanza del primo, quarto e quinto grado. Al di fuori della musica occidentale, si ritrovano divisioni dell'intervallo di ottava piuttosto varie e diverse dalla nostra classica, basata sui 12 semitoni e le tonalit=E0 maggiore e minore.

lt=E0

in

Rigorosamente uguali nella scala temperata ormai universalmente adottata. Meno uguali con altre costruzioni della scala, come la zarliniana. Ma oramai siamo tanto abituati a sentire la scala temperata che un pezzo suonato con la scala naturale sembra quasi strano... Discutendo con alcuni accordatori professionisti, mi ero divertito a scoprire che accordavano ad orecchio valutando la frequenza dei battimenti per esempio di una quinta giusta temperata rispetto ad una quinta giusta naturale, che risultava dalla serie degli armonici ed il rapporto 3/2.

Per ritornare in argomento elettronica, mi pare aver trovato indicazioni in dB/ottava pi=F9 spesso nella letteratura anglosassone, mentre i dB/decade ricorrono pi=F9 di frequente nella letteratura italiana e francese, anche se non sono mancate le eccezioni.

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Darwin

Pasu (utente_virgilio snipped-for-privacy@virgilio.it) ha scritto:

:: Eh no scusa! L'hai detto anche tu... :: 10 dita si conta fino a 10, 8 dita si conta fino ad 8, non 7! :: In realtà sarebbe più giusto dire: :: -10 dita conto fino a 9 (da 0 a 9, 10 simboli), per fare 10 come :: vedi abbiamo bisogno di 2 cifre! :: - 8 dita conto fino a 7 (da 0 a 7, 8 simboli). :: - 2 dita conto fino ad 1 (0 o 1, come fanno i computer :-)

LOL Sei forte.. va'! Comunque sono d'accordo :-)

Reply to
SBS

Darwin ( snipped-for-privacy@tiscali.it) ha scritto:

: Per ritornare in argomento elettronica, mi pare aver trovato : indicazioni in dB/ottava più spesso nella letteratura anglosassone, : mentre i dB/decade ricorrono più di frequente nella letteratura : italiana e francese, anche se non sono mancate le eccezioni.

Infatti: anche io ho ritrovato questa specie di consuetudine.

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SBS

"Darwin"

Non ho mica capito del tutto... certo che si puo' far variare la frequenza fondamentale di oscillazione, basta cambiare la tensione, o appesantire in qualche modo la corda. Altrimenti, come fare ad accordare una chitarra, un pianoforte o un violino?

................................................. azz....e allora come farebbe a suonare la corda di un piano.. se la sua "frequenza" cambiasse!?:)si dovrebbe solo chiamare l'accordatore. appunto....voleva essere il tipico es. della corda....come un "sistema isolato". naturalmente....avrei potuto dire un diapason......ma poi mi sarebbe stato complicato parlare di mezzo-diapason....:)... a prop. di lunghezze di corde e frequenze, poi mi veniva in mente che questi concetti potessero andar bene o entrino in gioco... anche nei sistemi di antenne, ecc....

...............................

In realtà, mi risulta che le consonanze naturali siano l'ottava, la quinta e la quarta (gli intervalli "giusti"). Le terze e le seste sono

............

sì, io ho detto terza, quinta, settima,...(1-3-5).... perché da "musicista della domenica" so che questi tre "gradi", numeri, formano ogni accordo maggiore.....cioè l'attuale accordo maggiore. mentre, (lo dico ora:) 1-3(meno)-5....forma ogni accordo minore. nella nostra attuale scala che appunto si chiama scala bitonale.... cioe una maggiore una minore.......e a parte tutte le altre..... M.Davis e C.Parker negli anni '50 introdussero la scala "modale" che ancora credo non sia adottata nei conservatori, ma che praticamente introduce i modi(dorico, lidio, misolidio ecc. )cioè da ogni grado....° ne discendono altre sette scale o modi....ma questo più nel jazz e nell'improvvisazione; è molto funzionale su uno strumento come la chitarra....dove il suonatore, pratico, acquisisce alla fine una visione "grafica" di quello che sa e che deve fare..... !! (una cosa molto più difficilissima da spiegare che da sapere;)

Non ho quotato niente ma ti ringrazio per il bellissimo articolo che hai scritto, sono d'accordo con tutto, naturalmente.... cose che non avevo/non ho mai approfondito.... e che evidentemente in qualche modo, solo "uno del mestiere" può fare.....o sapere..

saluti gio..

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olonese

"Pasu"

eh no eh no, scusami tu, io ho detto sette dita!(si chiamano "le note",apposta!!:)........ non è colpa mia se poi hanno chiamato tutto il sistema "ottava"..... è la stessa "coerenza" di dire dei numeri...."sistema undecimale" ;)...... ma forse serve ad indicare che il sistema "ottavico" non è regolare come quello numerico.

............................

ecco, poi hanno pensato di "regolamentare" tutta la questione....

(una nota e la successiva hanno

questa ci metterò un po' a capirla.... ma sento che è giusta!:)

Quel 12 ha forse qualche

beh so che è un problema protrattosi lungo i secoli, quello di definire e poter "maneggiare" questo benedetto intervallo, similare a quello del calendario.....alla fine è uscito così, e così ce lo teniamo......compreso quel giorno sballato di febbraio ogni quattro anni....... e perché i pianeti erano 7? e perché i mesi sono 12?:)

cmq, è evidente che sono nuovo di questo group, e anche se vado rispondendo un po' a casaccio....e abbia delle conoscenze un po' strane, varie, confuse, e nessuna delle quali approfondita. ho avuto l'accortenza di non tralasciarne mai del tutto nessuna. per cui ora l'elettronica assume la priorità, sono stanco di essere "asino"........in questa materia......:) (a prop. di come Pitagora chiamava sempre i suoi discepoli!:).... è inutile dire che un posto come questo è una miniera.... anche solo a lurkare....

grazie saluti gio..

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olonese

Cambia eccome in base alla tensione della corda.

[CUT]

Sarebbe stato più preciso

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Stefano

"Stefano"

gulp....allora non ci capiamo:) non riesco a spiegarmi..!?... suono la chitarra da almeno vent'anni.... e non saprei accordarla? che se tiro troppo si spezza!?.... però quando è accordata deve restare lì.......! eh deve....deve.....se cambia qualcosa qualcosa non va..... almeno in via teorica..... Il grafico di una corda che suona è molto complesso... cioè abbastanza.......in realtà...... Ovvio che se tiri cambia, ma io dicevo appunto di tirare nulla fare nulla...."sistema isolato". la corda di un piano è un sistema isolato.... il suono è sempre quello, deve...... ogni tasto, una corda, .....una frequenza! poi ci sono le armoniche.....ecc.. ma la pappa è quella. il mio era solo un es. veloce per dire altro.. non del tutto appropriata, certo, cioè l'espressione che ho usato, lo riconosco..

ciao..

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olonese

Das Wohltemperierte Klavier.

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Andrea D'Amore

Ora ho capito dove volevi andare a parare...E in effetti non hai tutte le torte Il fatto è che le note non sono numeri ed i musicisti hanno una aritmetica tutta loro... All'ottava nota hai il raddoppio di frequenza, infatti 8-1 fa... 8!! Un intervallo di quinta è la distanza tra la fondamentale (la prima nota della scala) e la quinta. Infatti 5-1 fa...5!!

Ciao

Pasu

Reply to
Pasu

"Pasu" <

......

Splendido! è proprio così, io ancora mi ci sbatto la testa!! :)

Reply to
olonese

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