E' una ricostruzione del cervello. La stereofonia conserva l'informazione sulla localizzazione Dx/Sn, ma la
spaziale Dx/Sn ha sufficienti informazioni, sono due fonti il cui livello relativo permette al cervello di ricostruire l'informazione. Ma dato un certo angolo nel
servirebbero almeno altre due coppie di diffusori che non giacciano sulla circonferenza con centro nell'ascoltatore e raggio pari alla distanza della coppia principale.
basato probabilmente su ricordi di musica dal vivo o rumori, da cui il cervello "produce" gli algoritmi di
importante lungo tutta l'evoluzione poter valutare la distanza oltre che la direzione, penso che li stiamo solo riciclando.
Che sia tutto un lavoro di ricostruzione puoi sentirlo da
ascoltabili solo in cuffia, che possono restituire la sensazione di movimento sul piano sagittale, ovvero senti
per la vista il SNC fa un complicatissimo lavoro che ci sfugge completamente almeno al momento e ci fa percepire
Poi, nel momento che si sente il lavoro di un grande
senso che il bravo ingegnere del suono "sa" almeno non razionalmente, come regolarsi. Lo stesso effetto si sente in modo meraviglioso nei vecchi dischi Sheffield che non passavano per il master, forse i massimi virtuosismi tecnologici nel campo della registrazione. Oggi non
sonora che per i puristi non dovrebbero avere. Ma conta la
personalmente resto ammirato e sono 30 e passa anni che mi emozionano come il primo ascolto.