da mono a "stereo controfase"

I Beveridge ci riescono (non obiettarmi nulla :), so

fantastica che io abbia mai ascoltato e forse la sua precisione e il fatto che sia a emissione lineare aiuta il cervello a ricostruire la sensazione di distanza. Un tributo a quella meraviglia lo dovevo fare).

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Archaeopteryx
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Cool Edit... ;(

Ce l'hanno praticamente tutti i software di audio editing, se ho capito quello che intendi. Non e' il trigger sul record? Stabilisci una soglia di livello audio al di sopra della quale l'applicazione registra, o si ferma, a piacere.

Di sicuro ce l'hanno Wavelab e Audacity. Lo chiamano in vari modi, Autostart Recording, Sound Activated Recording, Trigger Recording, Sync Recording...

sandro

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sandro

Ma hanno a disposizione della loro ignoranza, un segnale bilanciato, appunto. :D Che e' quello che serve a te per farlo apposta! ;)

Comunque, non ho capito perche' non puoi fare tutto questo in post, una volta avute le tracce sull'hdd...le "controfasi" all'interno delle applicazioni audio.

sandro

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sandro

Io rilancio l'idea dei due trasformatorini 1:1 :D

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May he roast in piss.
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Archaeopteryx

Il 12/12/2019 19.05, Archaeopteryx ha scritto:

Il mio ascolto principale e' una coppia di elettrostatiche ibride, quindi conosco bene la ruffianita' del "pannello radiante", del monitor che sfrutta le riflessioni ambientali, essendo dipolare. Bellissime. Ma non "scientificamente ortodosse".

Che significa, questo? Che quello che hai sentito non e' una "ricostruzione", un risultato voluto e ricercato, ma un prodotto acustico casuale.

A meno che tu non abbia ascoltato una esecuzione live eppoi la stessa riprodotta, e quindi riscontrato che ogni sorgente sonora si ritrovasse nello stesso identico posto sul panorama come durante l'esecuzione live, non sei in grado (leggi: il tuo sistema orecchio-SNC non ti permette di farlo) di fare una affermazione come quella riportata.

Disponendo di due soli speakers, non vi e' modo di "spostare" tecnicamente l'immagine del punto di emissione sonora di un certo strumento, in avanti o indietro, rispetto all'ipotetico fronte sonoro orizzontale che si prospetta innanzi l'ascoltatore. Ne' vi e' modo di spostare tale punto di emissione in altezza. Non vi sono controlli o comandi su mixer o tools esterni, per fare queste operazioni, dunque il fatto non esiste.

Se tu senti qualche suono originare da un certo punto diverso dal piano orizzontale che ti giace davanti, l'effetto e' per il contributo ambientale, e non e' minimamente controllabile. Non puo' quindi essere contemplato all'interno di in una disciplina con basi matematiche, che in qualche modo regolano le strategia di ripresa stereofonica che devono funzionare in ogni ambito.

Gli speakers bipolari ci campano, con questa roba... :P

sandro

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sandro

si proprio quello in sound forge dov'e'?

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Unilì

sandro ha spiegato il 12/12/2019 :

perche' confondi la causa con l'effetto

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Unilì

Nel suo scritto precedente, uniposta ha sostenuto :

perche' non si puo', a meno che uno dei due audacity non sia in una virtual machine Se hai due audacity aperti puoi registrare con uno per volta

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Unilì

Lo ho scritto in un altro post il motivo

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Unilì

Non lo conosco bene, l'ho visto solo superficialmente tempo fa...ho usato Audition, ora e' un bek po' di tempo che uso suite Steinberg, Wavelab per l'editing sterofonico e all'occasione Nuendo per il multi.

sandro

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sandro
14:09 ven13dic2019

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_-

=

^^ * ..E' vero, su un normale computer vien disattivata la registrazione provando a iniziarla sulla seconda sessione. ..O anche su un secondo audacity, sia installato che portable. Serve un sistema appositamente attrezzato:

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-_ // ..E quindi niente... non insisto con altre soluzioni

picciotto disabile mandato dalla mafia a costo zero)

(e i mongolini fanno l'applausino) -_

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uniposta

Prova a dare un'occhiata al tool "rec" distribuito con il software "sox". Permette di registrare con il vox come serve a te, e credo anche specificare il device ad ogni invocazione.

Per es. dalla manpage:

----------- rec -r 44100 -b 16 -e signed-integer -p \ silence 1 0.50 0.1% 1 10:00 0.1% | \ sox -p song.ogg silence 1 0.50 0.1% 1 2.0 0.1% : \ newfile : restart

records a stream of audio such as LP/cassette and splits in to multiple audio files at points with 2 seconds of silence. Also, it does not start recording until it detects audio is playing and stops after it sees 10 minutes of silence.

-----------

del vox, ma esistono altri programmini per unire file sonori multipli

infilarlo in una schedina da 15 euro e remotizzarlo come vuoi.

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asdf

i invocazione.

ambito player; sono programmi onnipotenti ^_^

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May he roast in piss.
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Archaeopteryx

sono generalmente pessimi eppure...

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Archaeopteryx
22:03 ven13dic2019

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_- - Gio 12 Dic 2019, 23:49, in risposta ad altro utente, sandro fra le varie ha scritto: =

^^

ambientale dell'esecuzione, e in particolare al senso di

=

ovvero una stanza, il suono viene tutto caricato da riflessioni vicine (quelle dei muri e dei mobili) che si aggiungono alla

viene sovrastato da una brutta sensazione di vicino.

mette le casse ai lati a basso volume e le usa come cuffie (sempre che la registrazione fosse stata fatta ammodo, altrimenti si ricorre a un processore sonoro di qualche tipo) (..e pazienza, se non s'avvicina alla situazione originaria manco di striscio) -_

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uniposta

Il 13/12/2019 21.29, Archaeopteryx ha scritto:

Infatti e' esattamente cosi'. E credo non vi sia una sola control room, di studio di registrazione o regia broadcast che sia, su tutto il pianeta, che usi monitor elettrostatici.

Ma chi se ne frega, sono belli da sentire...almeno quando non lavoro voglio farmi prendere in giro da quel che sento... :P

sandro

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sandro

Il 13/12/2019 22.03, uniposta ha scritto:

Mi riferisco all'affermazione di Archaeo, che credo intenda quello che anche tu scrivi.

Mi e' sostanzialmente chiaro, questo principio fisico. Gioco con macchine che creano artefatti riverberanti da piu' di un trentennio. Ma ha poco a che vedere con l'effetto di cui stiamo discutendo.

Archaeo sosteneva che vi sarebbero monitor audio in grado di "risolvere" la problematica di posizionare una emissione sonora sul panorama frontale, in modo tale che si potesse riconoscerne in qualche modo la "distanza" in senso sagittale rispetto ad altre, contemporaneamente suonanti.

Faccio esempio. Sia data sezione di archi, con violini di norma posizionati sulle prime file, e a seguire dietro tutti gli altri, viole, celli, e contrabbassi. Non e' possibile, ascoltando una registrazione di una esecuzione di tale piazzato orchestrale, "capire" che i violini stanno davanti, i celli dietro, i bassi dietro ancora. Non e' possibile, in fase di mixing, girare dei pirulini sulle macchine con cui si crea il suono, per fare questa operazione. Non e' la stereofonia il veicolo dell'informazione "2D", per capirci. La stereofonia e' sostanzialmente monodimensionale, e si sviluppa lungo una linea che giace di fronte a noi. Piu' o meno estesa in larghezza, in base all'impegno tecnologico che si adopera, ma sempre una linea e'. Gli strumenti giacciono tutti su quella linea, non si spostano ne' su un piano orizzontale (distanza), ne' su un piano verticale (altezza).

E' possibile allontanarsi dalla linea del panorama stereofonico e muoversi sul piano orizzontale solo se si usano sistemi multicanale (e' proprio per questa esigenza, che sono nati...).

Per il 3D, ossia per aggiungere anche la possibilita' di stabilire la posizione in altezza (muoversi sul piano verticale), servono un mare di speakers, attorno al punto d'ascolto. Si chiama olofonia. E sara' bello sapere che in Italia c'e' gente che fa ricerca su questa strategia di registrazione, abbastanza avanti a mezzo mondo, se non tutto.

Questo non e' fisicamente possibile, almeno, non in un sistema di riproduzione stereofonico basato su due punti di emissione.

Dunque, la conclusione alla sua obiezione (che arrivava dopo una mia affermazione), e' che "quei" monitor che producono tale effetto in realta' non (ri)producono una condizione cercata volontariamente, ma realizzano, grazie al contributo ambientale nel quale sono immersi, un suono maggiormente "spaziale" (nel senso geometrico, non astronomico) rispetto ad altri. Un frutto del puro caso acustico...saputo gestire da alcuni costruttori di speaker dipolari, ma sempre sostanzialmente casuale.

Questo e' il lavoro di un collega del CRIT:

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Tanto per capire la complessita' del tema, dai solo un'occhiata alla Sonda Olofonica... :P

Conosco gente che crede agli UFO, e tu mi chiedi questo...? :D

Cosa vuoi che ti dica, che quel che senti e quel che vedi sono suoni e immagini del mondo, ricostruiti dal tuo SNC a cui sono arrivati grazie a stimoli nervosi dei tuoi "sensori", orecchio e occhio? E quindi matematicamente non "esatti" ma, soprattutto, malleabili sulla base di convinzioni, esperienze, modelli culturali...aggiungi tu il resto...?

sandro

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sandro
22:55 sab14dic2019

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_- - Ven 13 Dic 2019, 23:42, sandro ha scritto: =

^^ * "I Beveridge ci riescono"?... - ..No. Io ho scritto solo quello che ho scritto.

manco sapevo cosa fossero. ("Un tributo a quella meraviglia".) = _-

^^

che le macchine creano artefatti riverberanti?... = _-

^^ * ..Be'. Cuffie ed auricolari mi sembra vadano molto meglio, dal punto di vista della ricostruzione spaziale e del realismo

= _-

^^ *

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..Oooooohhhhh...... l'orgoglio nazzionale... e poi l'arai. ..Il centro ricerche dell'arai. = - ..La sonda H.O.A.?... E' occhiuta. - E se volasse, sarebbe un UFO.

= _-

^^ * Per esistere, esistono, ma non ha senso attribuirli automaticamente agli "aglieni". =

disastrato sia molto meglio usare le casse come cuffie = _-

^^

capire la posizione nella quale son cadute, ma tu per esperienza riesci subito a farti un'idea abbastanza precisa; e, se poi conosci

il rumore di qualcuno che si butta su un letto... o i movimenti delle dita di un musicista... e via, tante altre situazioni. Alla fine vien fuori un simpatico mix di probabile

e sapere dove si trova ogni cosa... Ma fino a che punto? -_

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uniposta

In data dicembre 2019 alle ore 18:29:49, sandro =

ha scritto:

ha =

=

k =

ale =

=

to.

=

i =

=

anno

ia =

i =

n =

% =

=

o =

no,non cambio idea,ho controllato la definizione di stereofonia e risult= a =

essere quello che sostenevo io,cos=EC come la stereoscopia =E8 la percez= ione =

del rilievo e della profondit=E0 osservando da due punti di vista. Se il 99% della produzione musicale =E8 come dici tu,allora il 99% della= =

riproduzione musicale non =E8 vera stereofonia, invece quella registrata in diretta,senza artefatti di =

registrazione,partendo da 2 microfoni =E8 vera sterofonia,e registrazion= i =

cos=EC ce ne sono(non binaurali,semplici microfoni),ho avuto occasione d= i =

sentirle,e con ottimi impianti pu=F2 essere realistica e impressionante

L'altezza verticale non l'ho mai percepita,ma la profondit=E0 si

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blisca

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