Da 5V e 2A a 500mA?

Non mi intendo molto di elettronica quindi scusatemi se dico cavolate. Ho un palmare + gps il quale si =E8 guastato ed ho sostituito con un altro. Problema: il gps non ha gli stessi valori di ricarica di input di quelli precedenti, pertanto non posso usare lo stesso connettore palm

+gps sdoppiato per auto, ma devo usarne uno per palm l'altro per gps.

Quello vecchio accettava come input: 5V +/- 10% a 2A (batteria a 3.7V

600mA). Quello attuale: 5V 500mA (batteria a 3.7V 680mA).

Teoricamente le batterie (da quello che s=F2 io) possono accettare in input valori di A maggiori e semplicemente si ricaricano pi=F9 velocemente. Purtroppo ho scritto al costruttore che mi ha risposto che l'amperaggio =E8 troppo alto e rischio di bruciare il circuito prima di arrivare alla batteria.

Pertanto, la mia domanda: da 5.0V a 2A, come faccio ad ottenere un 5.0V a 500mA? Inoltre, stesso problema con quello da tavolo (=E8 un 5,2V a 2A, come ottengo un 5V regolare a 500mA?)

Se potete dirmi esattamente i pezzi da compare e come sistemarli...resistenze credo...no? :-P E magari anche una guida o un libro per capirci qualcosa di pi=F9....

Grazie a tutti

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flyzone
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Teoricamente le batterie (da quello che sò io) possono accettare in input valori di A maggiori e semplicemente si ricaricano più velocemente. Purtroppo ho scritto al costruttore che mi ha risposto che l'amperaggio è troppo alto e rischio di bruciare il circuito prima di arrivare alla batteria.

rischi di rovinare la batteria e forse anche l'utilizzatore. il consiglio che ti do e di cercare il caricabatterie originale per evitare di fare danni.

Pertanto, la mia domanda: da 5.0V a 2A, come faccio ad ottenere un 5.0V a 500mA? Inoltre, stesso problema con quello da tavolo (è un 5,2V a 2A, come ottengo un 5V regolare a 500mA?)

ci sono piu metodi, la complessita aumenta con la precisione e l'efficienza che devi ottenere. nel tuo caso credo che non bastino resistenze o piccoli circuiti. potresti usare un amplificatore operazionale come limitatore di corrente, trovi i dettagli nei manuali o libri di elettronica analogica. magari qualcuno piu esperto di me trovera una soluzione migliore ;-)

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FOLEY

snipped-for-privacy@technologist.com wrote: [...]

Scusa, ma quello dell'alimentatore è un limite non una imposizione. Se l'alimentatore è in grado di erogare fino a 2A a 5V (senza abbattimento della tensione o senza bruciare) e gli colleghi un circuito che assorbe 20mA a 5V, l'alimentatore erogherà solo 20mA. Analogamente se colleghi l'alimentatore ad un dispositivo che assorbe massimo

500mA e l'alimentatore è in grado di erograre quella corrente o una corrente superiore, erogherà solamente 500mA.

Qui è differente, è la tensione ad essere differente. Dovresti mettere un limitatore di tensione (7805, ad esempio, ha come limite 1A

1,5A, il circuito richiede 500mA e l'alimentatore eroga fino a 2A, quindi andrebbe bene)

No! con le resistenze abbassi la tensione! Puoi, al limite per sentirti sicuro, mettere un fusibile da mezzo Ampére (rapido) sulla linea di alimentazione. Giusto nel caso che, se qualcosa non funziona nel nuovo dispositivo, non rischi di mandare tutto in fumo.

Ti consiglierei di leggere bene la legge di Ohm e di studiare un po' di elettrotecnica (Thevenin, Norton, Kirkoff) applicata a circuiti in continua. Mi sembra che ti manchino un po' le basi :-)

Prego.

Luca

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Luca Pascali
*Quello vecchio accettava come input: 5V +/- 10% a 2A* detto meglio: richiedeva (il vecchio gps) in input 5V (con tolleranza massima del 10%) e assorbiva MASSIMO 2A

*Quello attuale: 5V 500mA* detto meglio: richiede (il nuovo gps) in input 5V e assorbe MASSIMO 500mA

*Teoricamente le batterie (da quello che sò io) possono accettare in input valori di A maggiori e semplicemente si ricaricano più velocemente* no... è un discorso troppo generico se una batteria la carichi con controllo in corrente, la batteria ad inizio carica richiede una corrente molto alta se non limiti la corrente stessa distruggi la batteria

*Purtroppo ho scritto al costruttore che mi ha risposto che l'amperaggio è troppo alto e rischio di bruciare il circuito prima di arrivare alla batteria.* spero proprio che il costruttore non ti abbia risposto parlando di amperaggio altrimenti siamo messi male :)

*da 5.0V a 2A, come faccio ad ottenere un 5.0V a 500mA?* non devi fare nulla... se il carico chiede solo 500mA allora l'alimentatore da 2A erogherà solo 500mA ci sono 2 accorgimenti che puoi tenere presenti:

- controlla la polarità del vecchio e del nuovo gps

- metti in serie un fusibile: se il carico (il gps) si guasta e inizia ad assorbire più di 500mA è ovvio che l'alimentatore fornirà tutta la corrente richiesta fino ai 2A... con un fusibile, invece, sei protetto

*Inoltre, stesso problema con quello da tavolo (è un 5,2V a 2A, come ottengo un 5V regolare a 500mA?)* come prima per la corrente non c'è problema... se chiedi meno del massimo consentito sei a posto (magari metti il fusibile per protezione) per la tensione purtroppo non è così semplice...

- il regolatore lineare andrebbe bene ma 0,2V (cioè 5,2V-5V) sono troppo pochi come drop-out per cui non funziona

- la resistenza non va bene perchè introduce una cdt proporzionale alla corrente che scorre (che non è costante)

cmq tieni conto che 0,2V rispetto a 5V sono il 4% per cui direi che non dovresti avere problemi lasciando tutto così com'è e mettendo un fusibile in serie per precauzione

-ice-

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ice

ua.

Visto il numero delle maglie forse basta Ohm...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Dipende da come hanno spiegato a te le leggi di Kirchhoff. Volendo generalizzare, appena hai a che fare con un componente elettrico con n poli (con n maggiore o *uguale* a 2) potresti applicare quella sulle correnti...

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Stefano

ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@p77g2000hsh.googlegroups.com...

questi valori per la batteria suggeriscono che si tratti di una batteria Ioni Litio ai Polimeri. A differenza di quelle al NiCd o NiMH, non sopportano cariche veloci spinte. Fai molta attenzione perchè può esplodere e distruggere l'apparato e far male anche a te. Informati ancora presso il costruttore.

Comunque con i valori che hai fornito il circuito di controllo della carica dovrebbe essere interno al dispositivo e quindi in teoria visto che la tensione resta uguale (5V) non dovresti avere problemi. L'assorbimento dipende dal carico e tu non puoi intervenire su di esso. Forse se spieghi meglio cosa colleghi e a cosa si può essere più precisi. Ma ti ripeto: fai attenzione perchè eventuali danni sarebbero molto gravi.

ciao Chance :O)

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ILikeToWatch

Stefano ha scritto:

Posto che me le abbiano spiegate (e le abbia studiate!), ti confesso che non le ricordo e quindi non vado molto oltre quello che ha "legiferato" il sig. Ohm... Comunque, nella scelta di un alimentatore, quanto asserito dal succitato mi sembra largamente sufficiente...

Saluti limitati.

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Tomaso Ferrando

Alle maglie (anche 1) si applica kirkoff.

Ohm si applica ai bipoli.

LP

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Luca Pascali

snipped-for-privacy@technologist.com ha scritto:

Se proprio ci tieni a calare quei 0.2V puoi mettere in serie un diodo schottky da 1-2A anche se non credo che serva , per la corrente, come ti hanno detto non ha importanza (il caricabatterie non =E8 dentro l'alimentatore ma dentro l'utilizzatore, al limite chiedi) , d'altronde se la pila =E8 da 3.7V i 5V sarebbero troppi comunque.

mandi

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bertolimarco2004

tinua.

Sono ignorante, ma nel caso di un caricabatterie ed una batteria ad esso collegata, non saprei proprio da che parte partire per applicare Kirkoff: non riesco a vedere i nodi...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

I terminali stessi di ogni componente costituiscono nodi.

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Stefano

Piccolo esempio semplice: Quando colleghi una batteria ad una lampadina, hai 2 nodi.

In termini semplici, "Nodo" è dove un componente si collega con almeno un altro. Quindi quando colleghi la batteria alla lampadina, hai un nodo tra il polo positivo della battera e un terminale della lampadina, e uno tra il polo negativo della batteria e l'altro terminale della lampadina.

Nel caso di circuiti con una sola maglia, inoltre, si applica solo Kirkoff alle maglie, ossia "la somma delle tensioni sui componenti della maglia è zero". Volendo applicare Kirkoff ai nodi, otterresti solamente che nella maglia circola la stessa corrente in tutti i bipoli (perchè alla fine sono collegati "in serie")

Quindi hai una batteria (un generatore qualsiasi di tensione) ipotizziamo da 3 V e una lampadina che ha una resistenza di 2 Ohm.

Per la legge di Kirkoff alle maglie, sulla lampadina devono esserci 3V con il positivo verso il positivo della batteria (seguendo la maglia, i versi devono essere opposti e i valori uguali, per annullarsi). La corrente, uscente dal positivo dalla batteria secondo la convenzione dei generatori e entrante nel positivo della lampadina secondo la convenzione degli utilizzatori, viene dettata dalla lampadina. Anche qui, ipotizziamo che il generatore sia ideale (e quindi possa essere attraversato da una corrente qualsiasi). 3V su 2 Ohm, fanno 1.5A.

Nel mondo reale, se il generatore fosse limitato a 0.5A, non ce la farebbe, ma se il suo limite di corrente erogabile fosse di 2.5A (questo limite è imposto anche da resistenze interne al generatore reale), potrebbe tranquillamente erogare i 1.5A richiesti dalla lampadina.

Mettendone una che abbia una resistenza da 4 Ohm, la corrente nella lampadina, alimentata sempre a 3V, si dimezzerebbe, quindi 0.75 A

Per concludere: due bipoli collegati in modo da formare una maglia, applicato kirkoff per conoscere le tensioni e Ohm per conoscere le correnti.

Poi, con circuiti più complessi, l'analisi si potrebbe complicare un pochino, ma sempre considerando Thevenin e Norton, possiamo ridurre un bipolo qualsiasi (purchè abbia solo componenti lineari e ci troviamo in continua, per l'alternata ci sono altre considerazioni da fare), può essere ridotto ad un bipolo equivalente formato da un generatore di tensione ideale e una resistenza in serie (thevenin) o un generatore di corrente ideale e una resistenza in parallelo (norton).

Si può ridurre quindi ad un semplice circuito ad una maglia con 3 o 4 componenti e si fa un'analisi molto semplice. :-)

Nel metterla giù semplice, potrei avere introdotto delle piccole inesattezze. Nel caso me ne scuso e vi chiedo di correggermi.

Luca

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Luca Pascali

Stefano ha scritto:

Siamo sicuri che un nodo possa definirsi tale solo se vi convergono almeno tre rami?

Saluti

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Tomaso Ferrando

No, quelli sono i "morsetti" e, visto che si ragiona in termini di parametri concentrati nei singoli componenti (generatori, resistenze), non si considero i collegamenti "fisici" tra i vari componenti in quanto aventi resistenza nulla e quindi non influenti dal punto di vista delle studio del circuito e pertanto non si rappresentano. Si rappresentano solo i nodi reali e si identificano con il classico punto di connessione per indicare l'inetrconnessione fra i rami che vi convergono.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

un altro.

Siamo sicuri che un nodo possa definirsi tale solo se vi convergono almeno tre rami?

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

altro.

Assolutamente sì

Luca

Reply to
Luca Pascali

Luca Pascali ha scritto:

no un altro.

polo

lo

Allora dovresti rinfrescarMi la definizione di nodo... (Almeno per quanto riguarda Kirchhoff).

Grazie.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Non c'entra con i parametri concentrati, semplicemente se generalizzi le leggi di Kirchhoff devi considerare anche quelli nodi.

Reply to
Stefano

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