Mi piacerebbe tantissimo scovare gli schemi elettrici dei trasmettitori usati nelle sonde ( sputnik, lunar , mariner..)
Qualcuno ha qualche idea . link?
Grazie
Mi piacerebbe tantissimo scovare gli schemi elettrici dei trasmettitori usati nelle sonde ( sputnik, lunar , mariner..)
Qualcuno ha qualche idea . link?
Grazie
Il 18 Giu 2009, 21:31, "R.G." ha scritto:
Mai visti. Però dal punto di vista tecnologico non troveresti niente di interessante. Nello spazio l'importante è l'affidabilità e perciò si cerca di semplificare tutto all'estremo e impiegare tecnologie sperimentate a lungo. Immagino che i trasmettitori fossero semplici oscillatori liberi a valvola.
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Valvole a ghianda tipo 914 o 916, se ricordo bene e non confondo con i modelli Porsche dell'epoca.
R.G. ha scritto
se hai pazienza ricerco e passo allo scanner lo schema del TX dell'Explorer1 .. ma sarai piuttosto deluso :-)
-- Andrea I0ADY
Ne sarei felicissimo, ho trovato molte info sputnik, foto del tx. Ma niente schemi o foto dettagliate.
"Andrea I0ADY" ha scritto nel messaggio news:h1gg5n$28n$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
"R.G." wrote in news:KnR_l.50097$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it:
Dai un'occhiata sul sito della NASA relativo ai Technical Report:
Questi sono alcuni dei pdf che vengono fuori:
Transistorized vhf transmitter design for spacecraft applications (1964)
30W FM transmitter (1970)
Ionosphere Beacon transmitter (1961)
Mariner Mars (1964) telecommunication system
Apollo VHF ranging system (1968)
Ciao, AleX
Non ,i apre i link!!! :(
"AleX" ha scritto nel messaggio news:4a3c0c14$0$47543$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...
R.G. ha scritto:
I link sono spezzati su due righe, devi ricostruirli, se ci clicchi sopra prende solo la prima parte e non te lo apre... ciao
-- Paolo Squaratti "Colonnello, prova con questa... ...Indio, tu il gioco lo conosci..." Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
Ci ho provato subito , anche io me ne ero accorto..
"Paolone" ha scritto nel messaggio news:4a3c93fb$0$713$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...
"R.G." wrote in news:bi2%l.50435$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it:
Te li ho trasformati in tinyurl, comunque alcuni sono pdf abbastanza pesanti (15~20MB) , quindi ci vuole un po' ad aprirli
Transistorized vhf transmitter design for spacecraft applications (1964)
Ionosphere Beacon transmitter (1961)
Mariner Mars (1964) telecommunication system
Apollo VHF ranging system (1968)
Ciao, AleX
Adesso .. ok!
Sono delle meraviglie. Contunua ad incuriosirmi il materiale sovietico degli anni 50-60 .
"AleX" ha scritto nel messaggio news:4a3cd536$0$47538$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...
"R.G." wrote in news:r7a%l.50755$Ux.21676 @tornado.fastwebnet.it:
E se frughi nel motore di ricerca del sito che ti ho indicato ne trovi altre.
Ciao, AleX
Andrea I0ADY ha scritto
trovato !!
e', come promesso, lo schema del TX dati dell'Explorer 1, la potenza era di circa 60 mW (a bordo c'era un secondo TX beacon di ben ... 10 mW)
Explorer 1 fu il primo satellite artificiale USA, pesava 14 chilogrammi (di cui 9 fra strumenti e batterie) ed entro' in orbita il 31 gennaio 1958 compiendo circa 1400 orbite in 120 giorni prima dell'esaurimento delle batterie (al Ni-Cd !! :-)
Era stata appositamente scelta un'orbita con apogeo molto alto (circa dieci volte quella dello Spunik russo) per particolari ricerche scientifiche e fu cosi' che durante la missione vennero raccolti i dati che portarono alla fondamentale scoperta delle "fasce di Van Allen" (il professor James Van Allen era il progettista e costruttore delle apparecchiature di bordo) scoperta che fu uno dei maggiori successi dell'"anno geofisico internazionale"
l'Explorer venne lanciato circa 120 giorni dopo il russo Sputnik 1 (4 ottobre 1957) ma in realta' quello messo in orbita fu il terzo esemplare, due precedenti lanci nel 1957 erano falliti per esplosione del vettore sulla rampa o subito dopo il lancio, solo molti anni dopo si parlo' di sabotaggio ma i particolari, da quanto ricordo di aver letto molto tempo fa, erano vincolati da segreto, non so se i particolari siano stati resi noti successivamente
Veniamo ai dettagli del circuito, schema e notizie li prendo dal numero di maggio 1959 di Popular Electronics, poi lo vidi tempo dopo ripubblicato sulla rivista italiana Radiorama (quasi tutte le riviste di allora (e ancora oggi ...) vivevano scopiazzando le riviste americane e quasi sempre gli autori nostrani si attribuivano la paternita' degli schemi rubacchiati da quelle, chi allora aveva i calzoni corti come me e leggeva avidamente le poche riviste nostrane, quando poi gli capitarono fra le mani certe riviste USA ... ritrovava tutti quei progetti che aveva anmmirato ... e spesso li trovava ESATTI e FUNZIONANTI, non con gli assurdi errori introdotti dagli scopiazzatori :-) :-) )
La frequenza e' 108 MHz, la stessa di tutte le missioni spaziali americane per molti anni a venire La realizzazione fu decisa a stato solido per contenere pesi e ingombro (non erano passati ancora 10 anni dall'invenzione del transistor) piuttosto che a tubi come i satelliti russi.
Il TX usa tre PNP al Ge di tipo non commericle (una copia che ho visto funzionare non male fu realizzata da un famoso OM di Roma in quegli anni, sia pure su frequenza un po' piu' bassa, usando due transistori "drift" RCA
2N370 /371 e un OC 72)Il cristallo era sui 54 MHz (evidentemente overtone) e il secondo stadio funzionava da duplicatore e finale, il terzo transistore modulava, pilotato in base dalle sottoportanti ottenute dalle uscite dei diversi strumenti
I valori dei componenti non sono riportati ma, data la semplicita' del tutto, se lo si volesse riprodurre oggi non ci dovrebbero essere grosse difficolta' una volta fissate le frequenze e i dati essenziali dei transistori usati (ho una scatolina con una decina di transistori di quel tipo ed epoca, che potrebbero essere adatti :-) :-) c'e' nessuno che vuole provare?)
73-- Andrea I0ADY
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