corrente indotta su base porta lampada cosa fare?

La dispersione avviene per l'accoppiamento capacitivo fra i conduttori e lo stelo metallico. La soluzione corretta, quindi, sarebbe collegare a terra lo stelo. Anche con un interruttore bipolare avresti dispersione quando la

posta uguale a 1), deduco che la condizione migliore si ha utilizzando due conduttori con il minimo indispensabile di isolante proprio centrati

d'aria possibile intorno ai conduttori.

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LAB
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Il 22/01/2015 01:34, AleX ha scritto:

intendevo il solo effetto induttivo

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blisca

rra

a

e lo

elettrica

viene

e

Ovviamente la dispersione in questi casi e' dovuta quasi totalmente all'effetto capacitivo. La soluzione piu' semplice e' collegare a terra la struttura metallica della lampada. Se per qualche motivo non si vuole avere il collegamento a terra (per esempio in ambienti critici) conviene usare per l'alimentazione un cavo schermato e collegare lo schermo a terra, logicamente mantenendolo isolato dal resto.

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dimonio99

e lo

elettrica

viene

e

Una prova interessante sarebbe quella di collegare la massa dello stelo ad un foglio di alluminio steso per terra (anche un metro) in modo da creare u n bypass.

no convinto).

Piccio.

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Piccio

Il 22/01/2015 11:10, LAB ha scritto:

la dispersione c'e' solo quando e' spenta la lampada ed una delle fasi e' interrotta e l'altra no

ed effettivamente ho notato che ci mette qualche secondo a "caricarsi"

e anche qualche secondo a scaricarsi quando accendo la lampadina, quindi il comportamento e' tipico dei condensatori.

intuisco piu' o meno quale possa essere il circuito equivalente

dovrei far passare il cavo all'interno del basamento in modo coassiale, cosa non fattibile al livello meccanico, essendo il basamento regolabile in altezza c'e' un tappo con un oring che fa da freno al perno regolabile e non si puo' forare

e cmq avrei anche il problema a far passare il cavo dal basamento alla lampada, dovrei rifare un pezzo della lampada...

io ho usato materiale di recupero di merce commerciale e non di apparecchi specifici per uso professionale come una delle lampade dei link del mio post principale.

Il cavo passa all'interno della lampada che prima stava sulla scrivania ed ora e' infilata nel basamento del ventilatore ed il filo elettrico e' esterno al basamento del ventilatore ed entra nella lampada a pantografo nel punto della sua base originaria.

Questo e' quanto, le soluzioni sono l'interruttore bipolare e il collegamento di massa, il secondo mi dara' delle rogne meccaniche, sta lampada deve essere smontabile infatti tra basamento e lampada non c'e' nessun vincolo meccanico, questo perche' passata la stagione umida io smonto il tutto e la metto da parte.

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ishka

condensatori verso lo stelo. Essendo i 230V bilanciati, la somma

Se arriva una fase sola, quello che passa rimane.

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LAB

Il 22/01/2015 18:21, LAB ha scritto:

di terra

ma sto stelo non potevi farlo di legno??

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blisca

"LAB" wrote in news:m9qh6n$f6k$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:

Ciao, AleX

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AleX

"LAB" wrote in news:m9qib7$kma$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:

accorto.

Ciao, AleX

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AleX

ishka wrote in news:m9r7vj$79o$ snipped-for-privacy@virtdiesel.mng.cu.mi.it:

e con il cercafase non la noti.

Stamani, mentre preparavo la colazione, ho fatto l'esperimento "bricco del latte" ;-)

Ho disegnato uno schemettino (mooolto semplificato), vedi sotto, considerando l'interruttore lontano dalla lampada.

struttura metallica, penso si possano ritenerle uguali, chiamiamole C semplicemente.

potenziale,la d.d.p. della struttura rispetto a terra ti viene

V=Vf*(C1+C2)(C0+C1+C2)= 2*C*Vf/(C0+2C)

V=(C1*Vf1+C2*Vf2)/(C0+C1+C2)= C*(Vf1+Vf2)/(C0+2*C)

127 .. (Vf1+Vf2=-Vf3, trifase simmetrico)

nel primo caso e 42V nel secondo.

interruttore chiuso.

l'impedenza di questo.

Ciao, AleX

[FIDOCAD] FJC B 0.5 MC 65 20 0 0 480 MC 80 65 0 0 480 MC 50 65 0 0 480 LI 55 60 65 50 0 LI 65 50 75 60 0 LI 65 50 65 40 0 LI 50 65 55 60 0 LI 75 60 80 65 0 MC 135 20 1 0 750 MC 180 25 0 0 115 LI 135 20 180 20 0 LI 180 20 180 25 0 LI 180 35 180 40 0 LI 180 40 125 40 0 LI 65 20 120 20 0 LI 80 85 105 85 0 LI 105 85 105 40 0 LI 105 40 125 40 0 LI 145 75 205 75 0 LI 145 75 135 75 0 FCJ 0 0 3 2 1 0 LI 215 75 205 75 0 FCJ 0 0 3 2 1 0 MC 170 50 1 0 170 MC 155 50 1 0 170 MC 165 85 1 0 170 LI 155 50 155 20 0 LI 170 50 170 40 0 LI 155 60 155 75 0 LI 170 60 170 75 0 LI 165 85 165 75 0 LI 165 95 165 100 0 MC 165 100 0 0 040 MC 65 60 0 0 040 LI 65 60 65 50 0 SA 65 50 0 SA 155 20 0 SA 170 40 0 SA 155 75 0 SA 170 75 0 SA 165 75 0 TY 145 50 4 3 0 0 0 * C1 TY 175 50 4 3 0 0 0 * C2 TY 170 85 4 3 0 0 0 * C0 TY 185 30 4 3 0 0 0 * carico TY 75 25 4 3 0 0 0 * Vf1 TY 85 65 4 3 0 0 0 * Vf2 TY 30 75 4 3 0 0 0 * Vf3 TY 175 70 4 3 0 0 0 * struttura metallica
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AleX

:

A parte l'avvolgimento primario realizzato con un doppino, il secondario dov'e'?

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ferrando

Il 23/01/2015 00:16, LAB ha scritto:

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blisca

blisca wrote in news:m9u30b$efq$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:

In passato c'era la distinzione "illuminazione" e "forza motrice" (per i

La distribuzione era monofase/trifase con 125V di tensione di fase (usata per l'"illuminazione") e il 220V, per la "forza motrice", di tensione concatenata (ricavato quindi da una coppia di fasi).

(la cosa era sensata se si pensa alla sezione dei fili, lo svantaggio era quello di avere tensioni diverse alle prese, altro che usare prese bipasso ;-) ).

con le proprie centrali elettriche e reti di distribuzione: era in uso anche un altro valore di tensione in uso, il 160/275. ("tensione consentita", si legge).

formatting link

(Non so se in quelle reti il 160/275 era usato alla maniera attuale del

220/380 o invece come il 125/220).

Con la normalizzazione a 220/380 (ora 230/400), nella maggioranza delle civili abitazioni hanno tolto una fase e la distinzione "luce" / "f.m.".

rimasta a 127/220 quindi per far avere a tutti gli utenti la tensione monofase normalizzata, usano quella concatenata.

rapida, non dovendo cambiare i trasformatori in cabina (che stiano usando gli stessi trasformatori di quarant'anni fa? ), a patto che l'utente non necessiti di alimentare motori a 380

La stessa cosa non aveva senso ovviamente farla sulle reti 160/275.

Ciao, AleX

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AleX

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