Come risalire alla sigla completa di un diodo?
Non risco a trovare dati per comprarne un altro in sostituzione.
Allego una foto. Si trova in un amplificatore audio, vicino ai condensatori di alimentazione.
Il 14/08/2018 16:26, Windof ha scritto:
Toh....
10 millisecondi con Google. :-)
-- Ciao, Renato
Il 14/08/2018 18:52, Renato_VBI ha scritto:
Eh la fai facile ma stamattina ho chiesto a un negoziante e non ha
altre sigle e li vendono con scritte sopra altre cose?
Ho visto questo
che forse potrebbe andare bene ma sono in attesa di conferma dal venditore. Cosa ti sembra?
Il 14/08/2018 18:57, Windof ha scritto:
Saranno grafomani. Oppure e' lo stabilimento, il produttore, l'anno, ecc.
Se ha la stessa forma e' lui, e corrisponde con l'altro datasheet di google.
Mandi
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Il 14/08/2018 19:47, zio bapu ha scritto:
che ha sostituito il 6A2 mi pare di capire qualcosa del genere, comunque la scheda indica caratteristiche simili, forse superiori ma non uguali
Il 14/08/2018 18:57, Windof ha scritto:
Difficile dirlo considerato che non abbiamo dati relativi all'alimentazione dell'amplificatore audio di cui in argomento. Comunque, per non saper ne leggere ne scrivere, io opterei per lo stesso diodo ma a tensione relativamente superiore 6A4 invece che 6A2 (anche considerato che il prezzo unitario non dovrebbe differire).
-- Ciao, Renato
Il 14/08/2018 20:09, Renato_VBI ha scritto:
Grazie a tutti.
Ho ordinato il P600D che da quanto ho capito dovrebbe essere il successore del 6A2, cambia solo per avere una corrente di ritorno inferiore.
all'originale. Ho fatto lo stesso anche coi consensatori, sostituendoli con gli stessi originali e con la versione eventualmente aggiornata dello stesso
Si tratta di un ottimo amplificatore auto dei primi anni '90 e per quanto mi riguarda preferisco comprare e rivendere senza modifiche, sebbene ci siano appassionati che cambiano la componentistica magari ottenendo risultati migliori ma variando, seppur di poco, quello che era e dovrebbe esserne il suono. Sono scelte.
l'accensione all'amplificatore. E' un'uscita che ho misurato esser solo
amplificatore collegato allo stesso circuito remote, ovviamente a radio spenta. Quindi un problema non da poco. Non sono sicuro che dipenda da questo diodo ma mi sembra la spiegazione
cosa minima. Purtroppo alcuni condensatori hanno perso liquido e bagnato la scheda ma tutto funzionava anche prima di sostituirli. Non so se il liquido perso dai condensatori abbia creato qualche dispersione di corrente ma non sembrerebbe. Cosa dite?
Il 14/08/2018 22:58, Windof ha scritto:
Con i componenti elettronici tutto puo' essere. Pulisci bene il liquido uscito dai condensatori.
Mandi
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Il 15/08/2018 19:20, zio bapu ha scritto:
rimasto un alone che sembra dovuto alla penetrazione di liquido sotto alla plastica che ricopre la scheda. Queste sono due foto dove si vede.
Ho anche sostituito il diodo sospetto ma non ho avuto alcun cambiamento. Anche le misure de nuovo diodo non sono cambiate.
Ora non so cos'altro potrei fare per evitare questo ritorno di corrente dal contatto remote di accensione dell'amplificatore. Ho provato a collegare in serie un secondo diodo uguale a quello interno all'amplificatore e facendo questo il voltaggio misurato passa da 1.2V a
tutto tagliata. Come mai? Vorrei provare a lasciare questo ulteriore diodo sul cavetto del remote
Avete idee migliori?
Il 14/08/2018 22:58, Windof ha scritto:
Io seguirei il percorso sullo stampato di questo ingresso remote e tirerei giu' lo schema dei pochi componenti che si incontrano per capire se e' normale questa "uscita". E controllerei se il liquido ha corroso il piedino di qualche componente.
Al limite potresti collegare uno o due diodi in serie di tipo 1n4001-7 all'ingresso remote dell'altro amplificatore, quello che ti si accende, due diodi hanno una caduta di tensione di circa 1,2V quindi il suo remote ne vedrebbe 0V, quando il remote va alto a 12V(?) ne vedrebbe
10,8V ma tanto sembra che ne basti 1V.Il remote non dovrebbe essere un ingresso di potenza, ma solo un segnale, quindi quel diodo sospetto non centri nulla.
Mandi
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