Ciao Franco, premetto che mi inserisco nel thread solo a scopo didattico, poiché questo discorso che state facendo mi interessa in modo particolare. Alla fine di questo post, provo a dare una mia versione sul modo di funzionamento, e spero mi possiate correggere, laddove vi siano degli errori, o meglio, possiate correggere il mio ragionamento, così che questo non mi induca a sbagliare in analisi successive.
Franco ha scritto:
Qui ho dei dubbi. L'energia accumulata è 1/2Li^2, se si massimizza l'induttanza, l'energia accumulata in essa non aumenta? Inoltre credo che l'induttanza sia elevata per fornire una tensione più alta, poiché:
Vsec = -d(fi)/dt
fi = Li(t)
Vsec = -Ldi(t)/dt
maggiore è L maggiore è la tensione.
Immagazzinare per poi utilizzarla in seguito all'apertura di S1?
In un avvongimento/induttore, la carica in continua, non segue un'esponenziale come la carica del condensatore, avente costante di tempo L/R?
Qui è un pò difficile seguirti (non che tu scriva in modo complesso, anzi). Dunque, se guardiamo E=1/2Li^2 sembra che aumentando L, aumenti l'energia, e così è giusto. Ma se ho capito bene, tu parli di energia accumulata nell'unità di tempo, dunque siccome il transitorio di carica è molto breve, per accumulare molta energia (per poi utilizzarla sottoforma di corrente inversa all'apertura del circuito), bisogna ridurre L. Ho capito bene?
Dunque secondo il mio ragionamento, il circuito dovrebbe funzionare così (per praticità vostra, vi riscrivo il link dello schema postato da Michele Ancis):
Appena si preme S1, la corrente sale attraverso la rete R1-L#32 in modo esponenziale, e si accumula energia sottoforma di campo magnetico in tale induttore. Polarizzando Q1, inizia a scorrere in maniera esponenziale (quasi lineare, vista l'assenza di resistenza) una corrente in L#26 (primario del primo trafo). Sebbene il caricamento di L#26 sia brusco, dovrebbe essere in minima parte rallentato dal campo magnetico opposto di L#32. La salita restando pur sempre brusca, provoca lo scorrimento di una corrente in L#45, quest'ultimo avvolto in senso opposto a L#32. In seguito dunque al caricamento brusco di L#26, si crea un'extratensione sia in L#26 sia in L#45. Il diodo entra in conduzione (a causa del verso dell'avvolgimento) e carica C1 e C2. Quando questi sono carichi, si accende IL1, e tenere premuto S1 signfica solo lasciar scorrere corrente in Q1, scaricando la batteria inutilmente, poiché una volta che le correnti sono costanti, non viene fornito alcun contributo d'alta tensione o di carica dei condensatori. Rilasciando S1, i condensatori rimangono caricati, L#32 rimane carico, non potendosi scaricare attraverso L#26-Q1 perché aperto e la stessa maglia di L#32 è aperta. Appena si preme S2, C1 alimenta tramite R2, una rete RLC formata da R3-L#33-C2 e dunque fornisce un impulso sinusoidale smorzato a L#45. Da notare che quando C1 è in carica, il diodo è polarizzato e dunque la corrente scorre in L#45 da sopra a sotto, quindi il "negativo" per così dire, sta dove c'è il pallino, e dunque per questo l'elettrolitico C1 è orientato con il catodo verso l'alto. Se ho fatto bene i calcoli dovrebbero arrivare 16.4 kV sulla lampada allo xeno.
Datasheet del transistor:
----------------------------------- Part Number = 2SD1960 Description = Si NPN Lo-Pwr BJT V(BR)CEO (V) = 15 I(C) Abs.(A) Collector Current = 8.0 Absolute Max. Power Diss. (W) = 750m h(FE) Min. Static Current Gain = 250 @I(C) (A) (Test Condition) = 2.0 @V(CE) (V) (Test Condition) = 2.0 Package = TO-92
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Cosa ne pensate?
A presto
Artemis